EPISTOLARI AMOROSI

secondo me il film ha fuorviato la storia vera, che è certo più veritiera per come la racconta Margy qui sopra

più è piccola la presenza dell'altro che si sta annidando in te e più è profondo il suo essere e il suo operare un cambiamento psicologico oltre che fisico. Dall'inizio non si è più se stesse.

ritiro tutto, avete ragione ;-)

Ma Sibilla lo amava proprio perché era matto, se fosse stato uno normale non lo avrebbe nemmeno guardato. Lei era il gatto e lui il topo, lei la donna seduttiva e seduttrice, lui un farneticante poeta che diventa matto per la sifilide, ma diventa matto anche per la gelosia, per gli amanti di Sibilla, per quelli che lei gli confessa e quelli che lui suppone. Non è proprio il tipo di donna che subisce, no, non lo è. Sarà una reazione per quello che le è successo da giovane, sarà perché ha abbandonato il figlio al marito (ma come fa una donna a far questo...?) sarà... sarà... E non dire anche a me che sono lontana anni luce dalla realtà. Nessuno può conoscere la realtà di ciascuno di noi, e presumere di conoscerci....

amare uno che ti picchia, seppur per la malattia, non è amore e non si può chiedere a nessuno.. parla con le donne che sono picchiate ody.. si vede che sei lontana mille miglia dalla realtà.... conosco realtà di malattie devastanti (mentali) in cui la persona che si amava non è più la persona che si era sposata, il sacrificio? voi non sapete nemmeno cosa sia in questi casi... i malati bisogna curarli quando vanno fuori testa, l'amore serve a poco... e poi per questo concetto le donne che son o maltrattate dovrebbero subire solo perchè amano? non fanno bene invece a denunciare e a lasciare?

Certo che a me non è mai stata simpatica. E con Campana ha dimostrato proprio questa sua "incapacità di soffrire" che ha scandalizzato come espressione. Al di là della passionalità espressa nelle lettere, e meno romanticamente che nel film, non ha saputo amarlo nonostante la malattia. Non c'è una volta che io passi dall'ex-manicomio in cui Campana fu rinchiuso e che non pensi al suo dolore disperato e all'abbandono cui fu condannato da lei

E se avesse fatto tutto il possibile invece? non sapeva soffrire.. forse intendevi dire sopportare? credi che una scelta così drastica e dolorosa l'abbia potuta fare a cuor leggero? mah...

quando gli uomini commentano le scelte delle donne è facile che sbaglino..... non sapeva soffrire? mah.... poveri noi .

tempo addietro ho comprato il cofanetto con i CD contenenti i Canti Orfici di Dino Campana. Se li è presi mia figlia e ora non ti so dire chi li recita. Splendidi. La signora Sibilla non ha proprio un comportamento da madre, avendo , come scrive nel suo libro, abbandonatp alla fine la casa e il bambino. Non sa soffrire e non riesce a coinvolgere il marito in una dinamica affettiva più responsabile e consapevole. Ha qualcosa di buono, ma essendo il suo dramma agli inizi del movimento femminista, può essere compreso e giustificato . Grazie!

C'è stata da parte della Aleramo una fuga in avanti, da giovanissima. Essere poi una donna scomoda, un riferimento del'emancipazione femminile, forse le pesó molto, al un certo punto. Abbandonarsi a questo amore passionale, "malato", senza futuro, dové essere anche un modo per cercare di recuperare giovinezza, libertà, mancanza di responsabilità. Ha un senso anche definirsi "bambina".