Creato da: piccodgl il 29/04/2006
AFFERMANDO LA MARGINALITA' DELLA META; A PATTO CHE SI PERCORRA ONESTAMENTE LA STRADA.

 

 
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LA (B)ega nord

Post n°133 pubblicato il 19 Luglio 2007 da piccodgl

Il mio post è una risposta alle chiacchiere disinformate di un amico che per quanto non manchi di parlantina e di capacità oratoria; ha fatto una grossa confusione.
E siccome l'argomento mi tocca, è bene rispondere.
Il mio post parte dalla sua affermazione Tutti hanno diritto di parlare, anche la Lega. E se la Lega rappresenta una percentuale di italiani, il suo diritto di parola si trasforma in dovere di rappresentanza.
L'occasione è ghiotta...
Quello che molti non capiscono, non vogliono capire o fanno finta di non capire è che la situazione politica dell'Italia è piena di disastri; ma il disastro peggiore è il sistema proporzionale. Solo che quando qualcuno prova a sostenere questa tesi viene tacciato di essere un vergognoso despota che mira a non dare peso politico a tutte le parti in causa.
Non è così. In un paese politicamente stabile, possibilmente sia bipolare che bipartitico nella sostanza; con un adeguato ricambio politico ma soprattutto una coscienza politica ed etica profondamente radicata nelle persone; il proporzionale è certamente la più democratica delle soluzioni. Si sceglie una percentuale sopra la quale il votante è rappresentato, e via. Chiunque può mettere su un partito, se trova (non so) il 3% della popolazione disposta a votarlo. Gli eccessi del proporzionale sono noti a tutti...Ad esempio, il cazzo di partito pedofilo. E non commento.
Partiti come la Lega Nord sopravvivono solo grazie alle coalizioni itineranti (andate qui  per sapere come potete far valere la vostra opionine in merito); solo grazie a questo proporzionale che vuole accontentare tutti; solo grazie all'ignoranza e alla stupidità politica (detta così, non pare nemmeno un'offesa :-) di tanti che non sanno vedere più in là del loro naso.
In Italia non possiamo permetterci questo proporzionale. Non siamo nelle codizioni, punto e basta.
Dobbiamo governare cercando di dare stabilità al Paese e non passare al maggioritario è come non dare le cure necessarie ad un paziente che sta per diventare terminale. Con un maggioritario -magari non secco, corretto sarebbe l'ideale, un premio di maggioranza oppure qualche altra stampella elettorale- fatto per bene e questo nuovo bipolarismo che si affaccia all'orizzonte (crediamo davvero che tutto sia casuale? Il Partito Democratico che mette radici proprio mentre c'è la campagna referendaria e proprio dopo un anno di governo quando lo scontento delle persone è alle stelle? Ma facciamo due più due per cortesia...) manca solo il rafforzamento del premier; come in UK, e buona parte dei nostri problemi sarebbero risolti.
O quantomeno, saremmo sulla strada di risolverli perché avremmo creato nuovi paramentri per gestire la situazione.
Poi, rinsaldate le basi e dato un nuovo respiro al nostro sistema; le altre misure che sono ovviamente necessarie: dopo due legislature i politici a casa e vero ricambio sulle file della Camera e del Senato; e spazio ai giovani che si fanno il culo nelle sezioni di partito; tagli sugli stipendi dei politici che non è giusto abbiano tutti quei soldi; ma soprattutto sulle loro prerogative come il non pagare nulla da nessuna parte.
La situazione della politica italiana mi ricorda quella degli acquedotti della nostra penisola. Il trasporto d'acqua fa perdere almeno il 60% del prezioso liquido; ma nonostante l'evidenza invece che ammodernare tubature e condotti si dice alla gente di chiudere i rubinetti. Giusto. Ma quanto efficace? E quanto importante in proporzione sulla scala di priorità?
Anche in politica si fa così. Abbiamo una classe politica sostanzialmente incompetente, ipocrita e asservita che non è in grado di pensare all'etica del suo lavoro ma solo al girotondo di poltrone e all'indotto che può creare. Solo che nelle nostre tribune televisive (da Matrix a Ballarò, non c'è scampo) si discute di cose futili, in maniera futile, senza essere costruttivi ed evitando a tutti i costi di discernere sulla verità delle cose.
...Tutti hanno diritto di parlare; benché il loro diritto non leda quello degli altri e già qui la Lega pecca di brutto in quanto le sue stronzate feriscono in primo luogo categorie quali immigrati, meridionali, donne; ed in secondo luogo ogni persona con un minimo di cultura generale e cultura politica. Dopodichè il diritto di parola ha vari livelli: se io parlo con un amico di politica posso dire quello che voglio; se io fondo un partito che è di ispirazione xenofoba e straparlo facendo comizi ad ogni foce di fiume; il discorso cambia.
Ricordo volentieri a tutti che la nostra Costituzione è frutto del lavoro di grandi padri costituenti che l'hanno forgiata innanzitutto con lo scudo in mano per difendersi dai partiti antisistema (paura del fascismo). La Lega era, è e resterà oltre che un partito di ignoranti; anche un partito di omofobici, xenofobi, razzisti e presuntuosi. Metà di questi aggettivi sono antisistema. La Lega è antisistema.
Posto ciò, non è affatto detto che siccome la Lega ha una percentuale di elettorato debba stare lì; e qui si torna al discorso del proporzionale. Ma è veramente giusto dare potere di ricatto a partitini senza peso e senza dignità -in qualche caso- pur di costruire una coalizione che acchiappi più voti possibile? A me pare un'assurdità; e non credo di essere un despota nel dire che dobbiamo rimetterci un pò di rappresentanza; ma è il caso di rendere governabile questa Nazione.

PS: ovviamente, mutatis mutandi il discorso vale anche per i partitini di sinistra. Eccezion fatta per la mia personale opinione sulla Lega...Che non vale niente. Ma questa è una mia opinione. Spero di esserti stata d'aiuto caro Lorenzo a capire qualcosa...


 
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