« L'ITALIA SULLA COREA | Messaggio #256 » |
Google venderà la pubblicità...
Post n°255 pubblicato il 06 Novembre 2006 da GURU1960
Google venderà la pubblicità per i giornali. Non per i loro siti on line. Ma per le loro edizioni cartacee. Lo scrive il New York Times, ripreso dal confratello International Herald Tribune. Al momento si tratta di un test di tre mesi che viene avviato con un gruppo di cinquanta giornali quotidiani, compresi alcuni di grande nome, quali lo stesso New York Times, il Los Angeles Times, il Chicago Tribune, il Boston Globe. Google metterà la sua macchina pubblicitaria all’opera non in sostituzione della forza vendita delle testate, ma al servizio di coloro che si servono del suo sistema di inserimento pubblicitario, AdSense, basato su un meccanismo di asta, la cui trasparenza è stata sovente messa in discussione. Il funzionamento viene descritto in questo modo: l’utente che usa il sistema di Google selezionerà un gruppo di parole chiave sulle quale vuole fare il suo investimento e vedrà un elenco di giornali tra i quali potrà selezionare quelli dove intende apparire. A loro volta i giornali vedranno le offerte e decideranno quali accettare. Google sottolinea che questa iniziativa aiuta i giornali e non li danneggia. L’argomento è che coloro che raccolgono la pubblicità per conto dei grandi quotidiani non coprono di solito la piccola e media azienda che di solito corrisponde al “tipo” di inserzionista che si serve di Google. Quindi dall’accordo con il motore di ricerca i giornali riceveranno un reddito aggiuntivo a quello che già raccolgono attraverso la loro forza vendita. Fin qui l’argomento Google. Alcuni osservatori (la blogosfera americana in queste ore ribolle di analisi e commenti su questo accordo) si chiedono come saranno risolti i problemi relativi alla trasparenza del meccanismo Google, finora una zona grigia abbastanza densa nella sua nebbia. Poi ci sono i problemi di sincronizzazione tra le abitudini dei giornali e la prassi veloce della teconologia. I giornali americani cambiano spesso gli spazi pubblicitari in corsa, più volte durante la giornata, ci si chiede: e come fa l’inserzionista a sapere se il suo investimento darà o no luogo a un annuncio domani? Ma c’è molto altro. C’è il nocciolo della faccenda. Con questo passo Google mette l’ultimo tassello che mancava al suo mosaico di conquista delle fonti di reddito (e quindi di vita) dell’industria dei media mainstream. La conquista è ben lontana dall’essere completa, ma i varchi sono ben aperti. Google - dando per scontata la sua supremazia nella pubblciità on line - fa passi da gigante nella pubblciità radiofonica grazie alle acquisizioni di aziende tecnologiche specializzate, fatte appena l’anno scorso. Nella televisione ha messo un piede nella porta che nessuno scalzerà con l’acquisto di YouTube e ha detto con chiarezza che la pubblicità tv tradizionale è da spazzar via. Ora i giornali. L’approccio è dolce, soffice, silenzioso: collaborativo, proattivo, ottimista. Ma quando il lupo sarà sulla parte superiore del ruscello, troverà che chi beve a valle gli inquina l’acqua. Se ne può star certi. LA REPUBBLICA WEB |
AREA PERSONALE
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
IN VIAGGIO
MENU
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: GURU1960
|
|
Sesso: M Età: 50 Prov: SI |