Creato da dunkanspinelli il 25/02/2012

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il blog di Dunkan Spinelli

 

 

CARA VECCHIA EUROPA

Post n°4 pubblicato il 13 Marzo 2012 da dunkanspinelli
 

 

LA REALTA DELL'EUROPA


Storicamente l'Europa vede la nascita della sua struttura culturale a partire dall'impero romano, ed in seguito i semi culturali dell'impero hanno germogliato nei terreni incolti lasciati dalla sua caduta coinvolgendo e organizzando le energie dei popoli “selvatici”, che ormai avevano un riferimento, una struttura a cui prendere esempio.


In seguito le realtà germogliate nelle singolarità europee sono cresciute, e hanno voluto un pezzetto della loro madre Italia, creando un territorio piccolo e diviso, che riproduceva i grandi problemi della grossa struttura del vecchio impero.


Ormai divenuto una ammasso di grossi poteri feudali, che nella caduta infrastrutturale del vecchio impero lasciava ampia se non totale indipendenza alle realtà locali, l'impero rimaneva un gioco di potere, fatto di tasse ed interventi militari, in cui ancora agiva il fattore disgregante della chiesa che ad un certo punto si è trasformato in fattore omogeneizzante combattendo le differenze, e le autonomie locali fonti di anarchia.


Oggi il vero germe culturale dell'impero è cresciuto in una società grande e potente sotto tutti i punti di vista, ma ancora segnata dalla divisione conseguente la caduta infrastrutturale dell'impero, in cui poteri forti intervengono dall'esterno per portare discordia a proprio vantaggio.


L'Italia in questo gioco svolge sempre un ruolo marginale, forse l'antico rancore per la lunga sudditanza nell'impero ancora agisce, ma agisce anche l'antico divisione tra popoli con grande affezione per la propria lingua e cultura.


Questi comportamenti di origine antica dovrebbero essere tralasciati per il bene comune della nascita di un nuovo impero che possa competere con i poteri forti nati in tutto il mondo, l'Europa necessita di unità, di un potere politico reale, e di una amalgama culturale che possa realmente soverchiare le differenze che dividono invece di arricchire... e L'Italia in questo gioco riveste un importanza capitale, perché essa è l'anima dell'Europa, la sua essenza, ed i problemi che ora la mettono in ridicolo di fronte al suo grande specchio, con l'aggravarsi della crisi economica, e quindi il progressivo scarseggiare delle risorse, di certo non impedito dai poteri forti che ci circondano, saranno i problemi che corroderanno un domani la grande Europa.


Insomma per la nascita di un Europa grande e forte, democratica, multietnica e multiculturale è necessario un gran lavoro e non nelle condizioni ottimali, che tuttavia possono costituire un fattore motivante; bisogna amalgamare le lingue ed i saperi per creare un infrastruttura culturale che possa fornire quanto meno una rete di collegamento, un terreno comune di scambio di informazioni tra le strutture aggreganti la nazione europea. Ed in questo gioco non si sa che ruolo avrà l'Italia, ma di certo non potrà essere esclusa, perché essa è la culla della cultura se non d'Europa del Mondo, e senza di essa l'Europa non sarà mai se stessa, mancherà della sua origine e della sua anima, senza di essa all'Europa rimane solo il funzionalismo tedesco come fattore aggregante, ed abbiamo visto che ha già fallito in questo ruolo. 

 

 
 
 

POTERE DEL SERPENTE

Post n°3 pubblicato il 02 Marzo 2012 da dunkanspinelli
 

Questo è un articolo sullo yoga Kundalini scritto da un amico ...

magari lui esagera un pò ma ne consiglia la lettura solo ad un pubblico maturo maggiore di 18 anni



POTERE DEL SERPENTE


Questo è un breve saggio in cui parlerò in maniera essenziale di yoga kundalini, sarà un trattato semplice, verranno descritti i metodi privi di qualsiasi allegoria, in completo contrasto con la tradizione indiana darò una visione quanto più occidentale è possibile della disciplina, in modo tale da dare a ciascuno gli strumenti per valutare le tecniche e comprenderne il significato.





Si parlerà tra l'altro di argomenti rasenti il mondo scientifico, ma non accertati dalla scienza ufficiale, e verranno descritte procedure anche pericolose, o a carattere sessuale, che potrebbero offendere certe sensibilità, pertanto consigliamo la lettura solo ed esclusivamente ad un pubblico MAGGIORE DI 18 ANNI















Cosa è il serpente:

La Kundalini è il nome che nello yoga si da all'energia del corpo umano, il serpente è la sua metafora, il serpente è metafora di un flusso di energia bioplasmica, come la chiamano i russi nella moderna ricerca, qualcuno la chiama orgone, ma fondamentalmente è un plasma anche se scarsamente visibile ad occhio nudo, e come tale si comporta all'interno del corpo umano che è una sorta di lampada al plasma, o un cristallo se preferite. Qualcuno crede che i suoi effetti siano indifferentemente benefici, ma questo è falso, perché si tratta semplicemente di una forma energetica in grado di amplificare le capacità umane, ma apportando energia alle strutture può anche renderle instabili.

Qualcuno è convinto che quest'energia sia dotata di coscienza, ma credo sia più corretto dire che è in grado di ospitare la coscienza, in forma di programmi mentali come nei cristalli, che evidentemente sono scritti come in un computer ad un livello più sottile della materia.



Come si risveglia:

Il serpente si risveglia accendendo la lampada che è il corpo umano, il bulbo della lampada è nel bacino ed i flussi di plasma si muovono in tutto il corpo, normalmente essi costituiscono un debole reticolo, ma attraverso alcune tecniche sarà possibile stimolare il sistema per far si che si sviluppino flussi consistenti, i serpenti per l'appunto. L'energia necessaria al funzionamento della lampada viene dall'ambiente, o attraverso il cibo, o vengono catalizzate dagli arti come fossero elettrodi, spesso nella scienza antica l'homo viene rappresentato con le braccia alzate per prendere energia dal cielo che scorre dalle unghie verso il basso lungo le schiene fino alle gambe e poi a terra, e le gambe aperte per prendere energia dalla terra, che scorre verso l'alto dalle piante dei piedi agli addomi e poi ai torsi fino ad uscire dalle palme... l'uomo cosmico. Il flusso che si dipana dal bacino lungo la colonna vertebrale fino al cranio riveste un importanza particolare perché questo è l'asse di simmetria del corpo su cui si dispongono tutti i centri nervosi principali da cui si dipanano tutte le altre funzioni, toccando i vari centri il flusso va a stimolare varie forme di capacità extrasensoriali e ricordi ancestrali, il tutto è definibile ed osservabile anche nelle sue più piccole variazioni come stati di coscienza differenti. Quindi il serpente per essere svegliato necessita che si attivi una massiccia produzione di energia a livello del bacino, e poi tale flusso si dipanerà spontaneamente nel resto del corpo. Un osservazione importante ai fini operativi è comprendere che il flusso più importante ha una direzione ben precisa, dalla terra al cielo, e questo significa che è dalla terra che parte il risveglio per dirigersi verso il mondo dei pensieri, praticare pensando che il proprio mondo mentale ed ideale sia già corretto e perfettamente adeguato costituisce un ostacolo insormontabile, una pratica corretta prevede la costruzione del mondo ideale a partire dall'esperienza materiale, dalle sensazioni fisiche fino agli ideali spirituali.



Note tecniche:

Molto importante per capire in cosa effettivamente si svolge il lavoro è capire l'interconnessione delle funzioni meccaniche, energetiche e psichiche... la mente si struttura in maniera stratificata dal bacino verso il cranio e la stratificazione dei centri nervosi corrisponde alle età evolutive della persona dal concepimento fino all'età adulta, e quindi si può stabilire una corrispondenza tra la mobilità meccanica delle vertebre e la struttura caratteriale della persona, contemporaneamente dove la mobilità è limitata il flusso energetico è deviato, quindi i tre aspetti in realtà sono uno solo a livello puramente strutturale. Ai fini pratici se non si è dei professionisti dell'una o dell'altra disciplina, basta tener presente che stimolando un fattore si possono avere dei riscontri in aspetti apparentemente molto distanti, e quindi vale la raccomandazione di non meravigliarsi di fronte a sintomi apparentemente inspiegabili e magari di ricorrere al consiglio o al lavoro di qualche esperto nel campo per favorire il movimento in quella traccia che ci si è presentata.



Il sesso:

Il sesso riveste un importanza capitale nell'argomento perché la sua funzione risiede proprio nel bacino ed è un attività che concede un abbondante grado di volontarietà. Attraverso l'orgasmo l'energia bioplasmica viene resettata, permettendo repentini cambi di umore, in positivo ed in negativo, il tipo di cose che stimolano l'eccitazione sono legate all'attuale stato mentale della persona, ossia alle condizioni strutturali del corpo/mente/energia, in definitiva l'attività sessuale e soprattutto l'orgasmo sono contemporaneamente un attività che ci permette di entrare in contatto con stratificazioni profonde della mente, che smuove il sistema energetico e fisico sopito con onde vibratorie che investono tutto il corpo, e che in caso di necessità si rivela un utile valvola di sfogo.


Inutile dire che l'attività ideale sarebbe da svolgersi nelle condizioni più naturali possibili, essenziale è una buona e costante pratica individuale, problematica è quella con uno o più partner perché spesso pone problematiche relative a contraccettivi e protezioni che possono abbassare di molto la qualità dell'attività stessa, sicuramente anche avere dei partner che si conoscono e di cui ci si fida sarebbe meglio per una corretta pratica, e non disdegnare tecniche amatorie di per se contraccettive può essere piacevole e stimolante.


Persone il cui percorso evolutivo impone eccitazione solo in condizioni rischiose per la salute e la propria incolumità devono decidere necessariamente se procedere con la tecnica sessuale o magari approfondire prima altre tecniche meno rischiose e potenti ma comunque in grado di portare avanti il lavoro di autocoscienza; in ogni caso se l'attività diventa una forma compulsiva, e tende a diventare banale e priva di piacere, non è efficace e sarebbe meglio interromperla.


La regola fondamentale è seguire gli impulsi che ci da il bioplasma, che altro non sono che i nostri istinti naturali, e che sono di per se il lavoro più ergonomico possibile.



Lavorare con il caos:

Provate a prevedere il movimento di un flusso di plasma in una lampada, ha una sua logica, ma non esattamente una prevedibilità, se chiudiamo il contatto appoggiando un dito sulla lampada creiamo un flusso spesso e consistente ma i movimenti al suo interno diventano sempre più caotici all'aumentare dell'energia, ecco che abbiamo il perfetto esempio, per lavorare con il serpente è necessario lavorare nel caos, e quindi imparare a pensare nel caos e con il caos. Non possiamo fare sempre lo stesso numero e tipo di esercizi ginnici o meditativi, una routine va bene per un periodo, come metodo per smuovere qualcosa in un momento, ma una pratica rigida e strutturata ha il solo effetto di rendersi inutile nel tempo, per questo andremo ad aggiungere difficoltà, anche se solo concettuale, dicendo che non ci si può occupare di un solo tipo di fattori, ma è necessario diventare interdisciplinari occupandoci di tutto, dal corpo allo spirito nel senso più alto e religioso del termine. Pensare di attivare il serpente mantenendo lo stesso tipo di monitoraggio delle azioni a cui siamo abituati, magari considerandolo come una forma di controllo, è impossibile. Se desiderate realmente sfruttare l'energia del serpente, essa ha una vita propria diversa dalla coscienza “digitale” e percepirla come facente parte di voi stessi e della vostra volontà è necessario allo sviluppo di tale energia. Quando agisce è in grado di generare forza la dove serve, ma per sua natura non può essere costretta, va invece conosciuta e amata, ed essa lavorerà di sua spontanea volontà per il nostro benessere.



Il serpente è l'unico maestro:

Essendo proprio l'energia che muove la pratica più che il contrario, vale e varrà sempre il fatto che è proprio la percezione delle pulsioni a livello corporeo che può indirizzare correttamente le nostre scelte nel senso di mobilitare l'organismo e aumentare la portata del flusso bioplasmico, e quindi è necessario addestrarsi a percepire tali impulsi attraverso l'attenzione ed assecondarli anche nella loro apparente illogicità...

Il serpente ci fa sentire la realtà umana come un mondo di vapori emotivi, attrazioni e repulsioni, odori e sapori a volte inspiegabili, sensazioni fisiche intense, e visioni che si sovrappongono. Naturalmente vale sempre la regola che siamo esseri anche razionali e la ragione può indirizzare ad una pratica sana per la persona nel suo intero e aiutare a mediare istinti apparentemente inconciliabili con le abitudini sociali o la preservazione della propria ed altrui incolumità, attraverso azioni simboliche, simulazioni mentali, e reazioni attutite.

Azioni simboliche: sono quelle azioni che somigliano per associazioni ad altre, ad esempio possiamo strangolare un orsacchiotto invece del parente. Simulazioni mentali: possiamo immaginare di fare qualcosa invece di farlo realmente, grande importanza nella simulazione è rivestita dalla completezza sensoriale, ossia immaginare non solo una semplice immagine, ma anche odori sapori e sensazioni epidermiche.

Reazioni attutite: fare qualcosa che è l'azione che faremmo di impulso, ma in una forma più blanda, ad esempio invece di dare un pugno sul computer che non funziona lo do sul tavolo evitando che il primo non funzioni più.





Alcuni esercizi:


Risvegliare la base del flusso:

Contraendo e rilasciando ritmicamente il muscolo perineale attiviamo la zona da cui si dipana il serpente, l'esercizio in pratica crea un potenziale che poi si attiverà a scariche, talvolta improvvise e violente... è importante non eccedere per non saturare la zona, tanto oltre un certo potenziale, in un dato momento, non si può raccogliere.


Senti il movimento: l'attenzione ai movimenti, soprattutto quelli involontari degli organi interni quali il cuore con le relative espansioni delle onde ritmiche, o quelli del tubo digerente, danno la coscienza profonda del proprio corpo, ed aiutano la progressiva fusione della coscienza cerebrale con quella organica.


Senti la vibrazione: tutto i corpi vibrano incessantemente, concentrandosi è possibile sentire questo movimento, tale vibrazione è in risonanza diretta con il plasma organico, sentendola riconnettiamo la coscienza con i flussi di energia mentale che ci connettono al mondo e quindi può essere un incomparabile mezzo di analisi della realtà, sentendo la sensazione è possibile anche imparare a modularla e quindi possiamo emettere queste energie nella pranoterapia. Sentendo la vibrazione in zone particolari del corpo come i centri nervosi o gli organi si stimolano anche qualità emozionali profonde, ricordi, e naturalmente capacità “extrasensoriali” o sensi espansi come forse sarebbe più corretto dire.


Ascolta il silenzio: è come sentire la vibrazione, anche qui andiamo a sentire il “rumore di fondo” del sensore, un po' come il suono che esce dalle casse quando non c'è niente che suona, o il rumore di quando appoggiamo l'orecchio a una conchiglia. Questo rumore c'è sempre, e nel silenzio lo possiamo amplificare a dismisura, sentirne le qualità, i cambiamenti, le melodie e le voci.


Guarda il buio: anche qui cerchiamo lo stimolo sotteso, nel buio possiamo vedere una rete di luce, o qualcosa che gli assomiglia, ed in questa possiamo vedere schemi e immagini magari meravigliose. Con la pratica aiuta la visione diretta del bioplasma umano e non.


In fine raccomando di non usare gli esercizi come pura forma di ricerca di capacità espanse, ma di valutare una corretta pratica per l'evoluzione dell'essere. Molti e particolareggiati potrebbero essere gli esercizi da descrivere, ma qui in pratica ci sono le basi su cui costruire in maniera solida ed empirica una pratica efficace, senza compiere eccessivi balzi energetici, magari troppo forti per poter lasciare integra la coscienza del praticante, partendo da questi esercizi basilari si avrà invece la possibilità di comprendere come procedere naturalmente ed istintivamente guidati proprio dal serpente stesso. Quanto riguarda la componente meccanica che qui non approfondisco, è raccomandato muoversi, in maniera adeguata alle proprie percezioni, se queste sono confuse può essere utile alternare dei periodi di attività fisica intensa a periodi di riposo, qualsiasi forma di ginnastica completa andrebbe abbastanza bene, anche se sarebbe importante che fosse ricca di movimenti rotatori sia articolari che corporei, e stiracchiamenti muscolari perché questi stimolano il naturale movimento bioplasmico, sarebbe opportuno cambiare attività in base alle richieste del nostro corpo.



Il serpente ci trasforma:

Praticando gli esercizi, come nelle discipline mediche naturali, c'è l'acutizzarsi del sintomo, ossia si proveranno delle sensazioni spesso disagevoli acute, che sono conseguenza delle energie stantie liberate, avere a che fare con esse è imprescindibile da un lavoro di sviluppo corretto, anche perché il loro presentarsi spinge l'organismo al cambiamento. Per un ricambio cellulare completo occorrono circa sette anni, per accendere completamente il flusso del serpente occorre sperimentare con la propria mente tutta la stratificazione delle strutture psicologiche dalle origini della cultura fino all'età moderna, pensare di attivare nel proprio organismo processi di trasformazione che necessariamente richiedono di cambiare la struttura materiale e psichica in maniera profonda, richiede una determinazione ed una costanza notevoli, accompagnate dal realismo necessario ad affrontare correttamente il lavoro e soprattutto ad accettare la possibilità più che fondata di non raggiungere mai un risultato stabile anche se si inizia in giovane età. Tuttavia chi inizia difficilmente lascia la pratica a causa dell'assuefazione data dagli stati di esaltazione, e il bisogno innato di liberarsi e conoscere, lavorare con la Kundalini è come una vocazione, una volta iniziato non si smette mai.
















Conclusioni:

Questo lavoro va inquadrato nell'ottica del Sistema, e come tale va considerato, l'opera di Dante Serpi per me è e rimane un valido spunto, anche e soprattutto perché il suo livello di risveglio e armonia complessiva è nettamente superiore al mio anche se derivante da una pratica istintiva e non da lunghi anni di attento studio esoterico, ed è a tuttora forse l'unico individuo che conosca, che ritengo in grado di raggiungere la condizione di avatar. Quindi le sue idee sono e rimangono alla base di questo nuovo approccio al potere del serpente, e per quel che mi riguarda si può considerare -IL SISTEMA- un lavoro propedeutico, preparatorio, e integrante le nozioni qui riportate.


 

 

 
 
 

IMPARARE AD IMPARARE

Post n°2 pubblicato il 26 Febbraio 2012 da dunkanspinelli
 

 

IMPARARE AD IMPARARE


Ho fatto un sogno, che mi ha colpito per la profondità delle sue affermazioni: ero in una sala riunioni, con una commissione di insegnanti che mi ascoltava, ad un tratto una vecchia insegnante sprezzante mi sollecitava e incalzava a dirle quale era la formula dell'arcocoseno, io non la ricordavo, ero intimidito e frustrato da quella presenza, c'erano altri insegnanti intorno che non erano d'accordo con il suo modo di fare umiliante ma non sapevano che fare o dire. Poi mi rendo conto che i suo modo di fare non serviva in alcun modo al discorso che stavo facendo, ne a farmi ricordare la nozione per un qualche motivo pratico, anzi aveva lo scopo diametralmente opposto di interrompere le cose che stavo dicendo, allora mi avvicinai alla cattedra ed infuriato iniziai a parlarle, dall'emozione le parole mi uscivano balbettanti e incomprensibili, ma nonostante ciò tutti potevano capire, l'insegnante per prima. Le dissi che lei non era un insegnante, lei non insegnava proprio nulla, lei era li solo per frustrare, per sfogare l'inutilità di una vita spesa sui libri lontana da ogni gioia. Era una scimmia in gabbia, ed io che mugugnavo di fronte a lei al confronto ero un dio, un dio che vive sulla cima di miliardi di piramidi della conoscenza, un dio che se ha necessità di sapere come fare qualcosa lo può leggere su di un libro, e non ha la necessità di conservare nel suo cervello dati superflui al suo benessere.


Troppo spesso si dimentica il fine per cui una cosa viene fatta, e si finisce per dimenticare di usare se stessi, le proprie emozioni, ma anche la logica, per creare piuttosto che per distruggere.


Molti insegnanti (ed interi sistemi di insegnamento) si concentrano su nozioni che facilmente cadranno nel dimenticatoio una volta appurata la loro inutilità, il lavoro sul metodo di studio, e sulla motivazione all'apprendimento troppo spesso non ha il ruolo centrale che gli spetta.


La cultura moderna fatta di moli di sapere immense non può più concentrarsi sul nozionismo sterile, ma deve necessariamente evolvere in un apprendere ad apprendere, un metodo per capire e muoversi nei dati, trovare le informazioni necessarie dove e quando servono, al momento giusto. Ogni individuo poi troverà delle nozioni di cui avrà bisogno per tutta la vita, ma questo sarà un processo spontaneo che emergerà dalle sue proprie attività ed interessi.


Il problema non è tanto la malvagità dell'insegnante, in parte imprescindibile, ma il modo in cui questa viene usata, il metodo con cui viene espressa: non per motivare ma per banale sfogo di frustrazione.


Gli insegnanti che tuttora ricordo con amore sono persone che hanno saputo entrare in relazione come esseri umani, che hanno saputo dosare la propria benevolenza e la propria malvagità ad arte per spronarmi e invogliarmi, accompagnandomi in un viaggio di amore per l'apprendimento, in cui ho potuto confrontarmi ed avere appoggio; ed in sprazzi di foga rabbiosa di sapere, in cui necessitavo di conoscere per poter affermare con fierezza.


Nel mezzo è la verità, che lo vogliamo o no, e chi non si tiene nel mezzo, chi è convinto di poter solo creare finisce con il distruggere.



Imparare ad imparare.

 

 
 
 

IL SISTEMA

Post n°1 pubblicato il 25 Febbraio 2012 da dunkanspinelli
 

 

IL SISTEMA

 

Cosa è il sistema:


Il sistema è un approccio all'homo in quanto specie e animale culturale, un modo di concepire lo sviluppo dell'essere in quanto singolo e membro di gruppi facenti capo a una specie, in definitiva un punto di vista sulla vita, un modo di vedere e fare le cose con al centro l'homo. Non un homo fantastico, offuscato dalle proiezioni della fantasia, dai desideri e le paure, ma un homo visto alla luce del pragmatismo, della scienza e delle sue ipotesi, che lo portano alla sua struttura naturale, ed al posto che esso occupa nell'universo, cioè proprio nella vita ordinaria di tutti i giorni, al lavoro, nello studio, con gli amici. Una vera e propria forma di realismo, che prende nome proprio dal classico capro espiatorio con la quale si giustifica l'insoddisfazione costante, caratteristica dell'epoca moderna: colpa del sistema.





L'homo come risorsa:


Quella della specie umana è la nostra realtà, l'unica realtà che possiamo realmente vivere, e sicuramente l'unica realtà in cui ci è possibile cercare soddisfazione.

Tener conto della natura animale, mammifera, ma anche razionale del genere homo è lo strumento imprescindibile di cui il sistema fa uso per definire i suoi mezzi, le sue strategie, i suoi obiettivi.


Il sistema non ha fede, ma non ne rifiuta nessuna, non ha razza se non quella umana, non ha limiti se non l'homo stesso.


Qualsiasi disciplina o dottrina che ne accetta l'idea può farne parte, contribuire alla sua ricchezza, e svilupparsi con esso.

Il sistema non parla di se:


Il sistema e chi ne fa parte sono mossi dalla ricerca di soddisfazione e non dalla speculazione intellettuale, non ha senso parlare di cosa è sistema e cosa non lo è come non esiste una teoria del sistema vera e propria, ma solo una pratica, e la pratica è un buon sistema se è efficace: se ci porta un passo più vicino alla soddisfazione completa dell'individuo e del gruppo. Tutti posso dire di far parte del sistema ma solo chi lo dimostra nei fatti, creando legami e scoprendo scopi comuni, ne fa effettivamente parte.


Il sistema non ha segni identificativi:

Il sistema a partire dalla volontà creativa del suo ideatore è concepito come un prodotto culturale libero da vincoli di fazione e quindi non può avere dei reali segni identificativi, ma se questi dovessero effettivamente essere, questi sarebbero il colore nero che indica la fusione materiale di tutti i colori che sono i simboli primordiali per eccellenza, e la stella a cinque punte che da sempre è simbolo elettivo della specie umana, in sostanza il sistema si identifica con la semplice volontà di bilanciare le faccende umane.


Il sistema è prendere e dare:


Il sistema funziona nello scambio, gli sciamani africani possono dare i loro servigi solo in cambio di qualcosa, ed i loro prodigi non funzionano se il pagamento non avviene. Quali che siano le vostre credenze chi viene da una cultura che considera il furto un azione da non fare, e lo scambio la normale modalità tra individui civili, deve dare qualcosa in cambio per poter prendere, per poter acquietare la coscienza, in questo caso trattandosi di un idea aperta tutti ne possono prendere, ma per poterne veramente beneficiare, vuoi per motivi psichici irrazionali, è necessario restituire qualcosa al Sistema, dandogli nuova linfa per svilupparsi e mettendo in gioco nuove forze da cui possono ramificarsi nuovi e intriganti filoni da cui un domani potremo trovarci ad attingere.


Storia del sistema:

Il sistema nasce dalla mente creativa del giovane Dante Serpi, e prende forma in un piccolo libro -IL SISTEMA- per l'appunto, che lui decide di cedere ad un gruppo di amici di varie età per spiegargli la sua visione del mondo. Ogni uno di loro ispirato dal testo ha iniziato a fantasticarci e ad usare lo stesso approccio nelle attività che già amava, ed a diffonderlo tra le proprie conoscenze, e così e nata l'idea di sistema come è qui presentata, un idea dall'apparenza evanescente, ma proprio per questo basata sull'umana capacità di intendersi con poche parole, magari nel silenzio, per facoltà istintiva e processi automatici.


Il sistema e la scienza:


Il sistema trae la sua forza dalla scienza, soprattutto quella psicologica ed etologica, ma tuttavia esso non è la scienza, e non riduce l'essere umano a un fenomeno da studiare, ma propone una ricerca di metodi pratici per farlo funzionare, per migliorare la qualità della vita percepita nel singolo e nella società, ed in tale ricerca non ha paura di confrontarsi con aspetti irrazionali e credenze tradizionali di cui la specie umana è ricca, e di cui tanto spesso la scienza moderna ormai riesce a dare ipotesi di funzionamento. Se un qualcosa funziona vuol dire che ha dietro un buon sistema, spesso punti di vista opposti nascondono vie intermedie perfettamente conciliabili all'atto pratico, e con pochi piccoli input al momento e al punto giusto può diventare semplice capirsi ed arrivare allo scopo, che poi è sempre la soddisfazione.



-IL SISTEMA- di Dante Serpi

è il libro da cui è iniziato il sistema, l'autore decise di scriverlo per spiegare la sua visione del mondo ad un gruppo di amici di tutte le età che si riunivano per discutere del mondo dai più disparati punti di vista. Nel suo libro Dante tenta in maniera intuitiva di risolvere il problema della soddisfazione umana, ricorrendo ad un approccio empirico ed aiutandosi con moderne concezioni scientifiche. Delinea la necessità di comprendere il proprio inconscio, unico riferimento per trovare la direzione per comprendere se stessi e gli altri dall'interno del proprio punto di vista: quello umano. Una visione egoistica che porta all'altruismo per necessità comune, la ricerca di una reale solidità nei rapporti umani e del benessere dell'individuo, conciliata in un processo di evoluzione continua di cui tutti sono protagonisti attivi.



 

 
 
 

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