Amici automobilisti, utenti della Colombo, si ricomincia. Dopo la lunga pausa pre-post elettorale, in cui il Comitato SOSTRAFFICOLOMBO non si è certamente rigirato i pollici, gli ingranaggi politici ricominciano a girare.
Avevamo lasciato il meccanismo ad un discreto livello di lubrificazione. I precedenti interlocutori politici avevano ben recepito il messaggio del Comitato: “Il problema della Colombo è grave, urgente ed inderogabile” e la passata Giunta aveva addirittura sposato infine alcune delle proposte di SOSTRAFFICOLOMBO.
L’aver avuto numerosi contatti con l’opposizione dell’epoca, inoltre, che in più di una occasione ci aveva spalleggiato nel portare avanti le nostre richieste ritenute giuste e necessarie ci pone in una condizione di privilegio. Da una parte la nuova Maggioranza, ex opposizione, che conosce ed approva le nostre rivendicazioni e dall’altra una Opposizione che, non ci fossero state le elezioni, forse avrebbe potuto impostare un piano, un programma per adeguare la Colombo ai nuovi flussi di traffico. Conclusione: a meno di clamorosi trasformismi o di biechi opportunismi politici, almeno sulla Colombo, l’arco politico intero dovrebbe manifestare un atteggiamento univocamente favorevole. Riportato in soldoni, questo si dovrebbe tradurre in un notevole risparmio dei tempi decisionali ed esecutivi.
Quello della Colombo non è e non sarà un problema di facile soluzione. Noi del Comitato scopriamo giorno per giorno come la burocrazia sia sempre meno al servizio dei cittadini. Proviamo ad illustrarvene il perché.
Dunque, la Colombo, almeno per i 25 km che partono dal litorale ed entrano all’Eur, ha diversi “proprietari”. Il XII Municipio per un terzo ed il XIII per il resto. A metà circa del percorso ha giurisdizione, per un bel tratto, anche il Presidente della Repubblica con la sua tenuta di Castel Porziano. E ancora, il Comune di Roma ha istituito il XIX Dipartimento che si occupa delle politiche per lo sviluppo ed il recupero delle periferie che, cita il sito del Comune, dovendo affrontare le problematiche delle periferie, aree deboli con problemi di tipo economico, sociale, di struttura urbana e abitativa, di mobilità, di qualità del vivere urbano, ha competenze sulla Colombo. Non è finita, abbiamo da poco saputo che il progetto di una Colombo funzionale con complanari, sottopassi e servizio pubblico, va ad interessare un altro Ente: l’ANAS che per competenze si occupa di studi, ricerche e sperimentazioni in materia di viabilità, traffico e circolazione sul territorio nazionale. L’Anas a sua volta risponde al Ministero dell'Economia e delle Finanze ed è anche sotto la vigilanza tecnica e operativa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. C’è naturalmente il Comune di Roma che ha deroghe, tra l’altro, sulla viabilità rilasciategli dalla Regione Lazio e per finire, ci saranno i vincoli ambientali, archeologici, architettonici e gli espropri dipendenti da vari altri Enti.
Il famoso UCAS (l’Ufficio Complicazioni Affari Semplici) è sempre in agguato. Come è semplice intuire non sarà impresa facile mettere d’accordo tutta questa folla di Amministratori. Ora capirete come e perché per risolvere i problema Colombo ci voglia uno sforzo di volontà politico notevole. Il rischio grosso inoltre è rappresentato dal fatto che tutti coloro che hanno “competenze” possano intervenire autonomamente con interventi più o meno tampone nella porzione di territorio di propria giurisdizione, vanificando quello che dovrebbe rappresentare l’obiettivo di tutto e di tutti: IL QUADRO D’INSIEME. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: i problemi della Colombo non si risolvono interrandone un tratto al tal incrocio o sopraelevandone un altro nell’incrocio successivo. Il problema Colombo si deve risolvere una volta per tutte e per tutti i 25 km interessati. Tutti gli enti si devono riunire intorno ad un tavolo lunghissimo, dispiegare la cartina topografica della Consolare in scala, possibilmente 1:1 e studiare tutti gli interventi atti a renderla una strada e non un incubo. Lo scopo è anche quello di evitare interventi che collidano tra loro e vanifichino tempo e risorse della Comunità.
Vogliamo evitare infatti, come le voci insistenti che girano tra gli stessi Addetti ai Lavori che il futuro sottopasso di Acilia ( un progetto ormai vecchio di dieci anni ) possa essere costruito non tenendo conto delle essenziali e vitali complanari. Vogliamo evitare che l’incrocio di Malafede, pochi km dopo quello di Acilia, sia fatto in modo differente. Vogliamo evitare che il sovrappasso pedonale di Via Pindaro-Wolf Ferrari vada poi ad ostacolare la futura metro di superficie che deve correre sulle complanari, proprio dove è previsto lo stacco del sovrappasso. Naturalmente ci riserviamo di verificare se alcuni di questi riporti siano fondati o meno, stiamo infatti tentando di recuperare i progetti. Solo il fatto che siano stati stilati nel corso di un decennio da varie mani e da vari Enti ci fa temere il peggio.
Ripetiamo. Per la Colombo è necessario un progetto d’insieme, globale, armonico e funzionale pianificato nel tempo, redatto da gente competente che sappia valutarne tutte le implicazioni. Dovessero durare i lavori anche dieci anni (naturalmente ci auguriamo molto meno), vuoi per l’entità dei lavori che per la considerevole copertura finanziaria, almeno esisterà un progetto guida che l’Amministratore di turno sarà tenuto ad osservare strettamente.
Saprete che SOSTRAFFICOLOMBO ha sviluppato un progetto Colombo che vasta eco ha avuto su tutta la stampa locale. Un progetto nostro, interamente autonomo e che ha già partorito diverse opportunistiche paternità e che non ha pretese egemonistiche. L’abbiamo fatto esclusivamente per dimostrare che con una buona dose di volontà, tanto buonsenso e soprattutto tanta esperienza maturata sul campo tutto è possibile. Anche la soluzione all’annoso problema della Cristoforo Colombo.
Questo è quanto farà il Comitato SOSTRAFFICOLOMBO, vigilerà e supporterà in tutti i modi gli Amministratori, affinché si facciano carico delle necessità della Comunità. Già nei prossimi giorni incontreremo il neo presidente del XIII Municipio: Vizzani e da li in poi tutti i nuovi amministratori del Comune. Continueremo nel frattempo ad aumentare il nostro peso specifico con la raccolta delle firme. Ci vedrete ancora in giro, sul territorio, con le nostre postazioni. Quanto più consenso otterremo da tutti voi, tanto più saremo ascoltati. Abbiamo inoltre in animo di coinvolgere in questa avventura tutti i Comitati di Quartiere del nostro territorio. Il problema Colombo riguarda tutti e l’onda del biasimo e dello scontento è ancora lunga. Comitato SOSTRAFFICOLOMBO