Esiste un singolare fenomeno per il quale le menti più illuminate si sono arrestate a Kant, come avessero trovato le loro "Colonne d'Ercole", insormontabili. Invece c'è una via che porta da Kant, col suo famoso "tu devi" a Goethe, il quale osò parlare per la prima volta della "forza di giudizio veggente".
Steiner, seguace di Goethe, la chiama "conoscenza immaginativa", dove certo non si deve intendere qualcosa di immaginario, ma qualcosa che vive di immagini. Queste immagini però non nascono dal mondo sensibile, ma da una realtà più intensa ed imponente. Per chi non ne sa nulla, è certo difficile farsene un'idea. Nel suo libro L'iniziazione, Steiner suggerisce appunto degli esercizi spirituali per vivificare questo stato anomalo di conoscenza immaginativa.
Kant trattò anche di questo tipo ci conoscenza, ma la trattò da forza demoniaca, che andava evitata a tutti i costi. Questo perchè, ignorandone la natura e gli effetti, l'aveva relegata come qualcosa di inconoscibile e riservata a esseri diabolici, ...una vera e propria avventura, pericolosissima.
Goethe gli rispose: quando ci si sforza, come me, di conoscere come vive e tesse lo spirito nei fenomeni naturali, perchè non si dovrebbe correre con coraggio e viverla questa avventura...?..Perchè limitare l'orizzonte della conoscenza stessa con assurdi e ingiustificati paletti...?
E Goethe ebbe la forza e il coraggio del pioniere...!!!
Chi pensa che questo tipo di conoscenza, anche se mal compresa e in fondo un pò spaventosa, possa diventare il simbolo dei futuri sistemi di apprendimento...?
Inviato da: RavvedutiIn2
il 24/09/2015 alle 09:20
Inviato da: SOUL2007
il 26/11/2013 alle 12:04
Inviato da: pony2006
il 26/11/2013 alle 11:51
Inviato da: SOUL2007
il 25/11/2013 alle 05:07
Inviato da: pony2006
il 24/11/2013 alle 09:41