L’aspettava da una vita o forse mille tanto da aver dimenticato cosa stesse aspettando…Poi la vide: Favola mia, dove sei stata prima che il mio pensiero ti conducesse a me?
Il suo muto richiamo l’aveva evocata dal limbo nel quale lei era confinata risvegliandola dal suo malefico sonno …
I suoi occhi la seguivano fissi ovunque lei si spostasse per timore che nel vuoto di in un batter di ciglia lei potesse sparire e con lo stesso timore tratteneva il respiro affinchè non fosse un suo alito stesso a farla volare via…
La voce di lei risuonava per lui come una melodia divina:”Ed io? Come ho fatto finora senza di te?
E furono sospiri a mezz’aria, sapori percepiti dai sensi…i baci di lui,miele negli incavi delle sue forme, le sue carezze tra i lunghi capelli, rivoli di perdizione sulla pelle…”Guardati,sei così bella da incantare anche la luna”…le sue parole erano un dolce nettare da assaporare…
…”Promettimi che sarà sempre così”…E adesso nel nome della sua favola si celano i suoi sospiri e nei suoi occhi di cielo si specchiano i più preziosi desideri…
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il 06/07/2011 alle 15:49
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