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PARLO DLLE DONNE PERCHE' NON CONOSCO GLI UOMINI...

 

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A volte ritornano...

Post n°20 pubblicato il 22 Settembre 2010 da ceraunavolta63

Il rapporto tra zanzare e uomini è un pò come quello tra due innamorati, tutta una questione di pelle e di chimica degli odori... se non le andate a genio, lei non vi verrà mai a cercare così insistentemente... non vi sveglierà la notte ronzandovi nelle orecchie tutto il suo interesse... è la composizione chimica del sudore che la fa impazzire ( per voi), a tal punto, che non è così facile togliersela di torno...

C’è chi dice che per evitarle occorra rendersi meno appetibili... mangiare aglio ad esempio o cospargerlo sulla pelle... ma non illudetevi, l’unico effetto che otterrete è quello di guadagnare spazio nel letto matrimoniale, costringendo la vostra dolce metà a dormire sul divano... aceto, basilico, menta... niente di tutto questo le fermerà se si sono "innamorate" di voi.

Tutti sanno che a pungere sono le zanzare femmina( non ne dubitavo)... ma come fa a scegliere la sua preda?

Quando trova quella giusta non sente suonare le campane o svolazzare le farfalle nello stomaco  ma semplicemente capta dei segnali che siamo noi ad inviarle attraverso il sudore, fiato, temperatura del corpo...

Sicuramente un grazie a queste simpatiche bestiole è d’obbligo , primo perchè nutrono ( o si nutrono) un sentimento così profondo per noi tale da non scoraggiarle minimamente ad andare fino in fondo ( specialmente con il pungiglione )... poi perchè ci aiutano a tenere allenata la mente escogitando sempre metodi diversi per sfuggire al loro corteggiamento...Credevo di essermene liberata ma...a volte ritornano ste vampire assetate di sangue!!

 
 
 

Il paradiso perduto

Post n°19 pubblicato il 21 Settembre 2010 da ceraunavolta63

Chiedeva solo una vita da vivere,una vita scelta da lei…niente di trascendentale,di impossibile,una semplice vita fatta di proprie scelte… chi la conosceva non avrebbe mai immaginato le tempeste con le quali era costretta a combattere..non un accenno di ribellione,non un brivido di trasalimento…ogni giorno viveva lo stesso giorno...una sorta di malvagio incantesimo che non riusciva a spezzare…niente più le procurava piacere… l’emozione dell’amore era solo un ricordo sbiadito del quale non ne sentiva la mancanza,aveva cercato prudentemente di tenersene lontana,non desiderava amore né da ricevere né da elargire … Non lo riconobbe immediatamente,si illuse che si trattasse di semplice curiosità,qualcosa che la intrigava e che  aveva colorato il nero delle sue notti insonni, era arrivato come la marea che arriva inarrestabile e travolge tutto e rimodella, riconfigura, rinnova.…e adesso era lì su quel volo che la portava verso il suo sogno,combattuta tra paura di volare e il timore di scontrarsi con una realtà diversa da quella da lei immaginata…ma nessun sogno avrebbe potuto mai eguagliare la gioia che provava nel  sentirsi ancor viva...Le aveva regalato un angolo di paradiso e lei l’aveva lasciato con una sola promessa…Aspettami,io ritorno!

 

 
 
 

Il paradiso esiste

Post n°18 pubblicato il 21 Settembre 2010 da ceraunavolta63

dal diario de "l'uomo dei sogni"

Un colpo al cuore…

 

….descrivere quel momento non è umanamente possibile, quel volto da sempre immaginato tra sfocate inquadrature o vecchie foto, quella felina grazia resa dolcissima dalla tua guerra con tacchi indomabili con i quali la tua confidenza è limitata alle occasioni speciali, delicata tortura che a me dedichi mentre di primo mattino ti vesti, mentre per la prima volta lo fai per me, solo per me.

 

Ti fasci in un guscio che non ti appartiene, comodità è il tuo motto durante giorni sempre troppo uguali, ma oggi non è un giorno come gli altri, oggi è IL GIORNO.

 

Io vago da quelle che mi paiono ore tra arrivi e partenze ma senza mai perdere di vista l’orologio, eterno nemico per chi come noi ruba il tempo al tempo.

 

Sto fumando la miliardesima sigaretta quando quel sorriso che ho imparato in ogni sua sfaccettatura penetra attraverso le porte a vetri e mi devasta, mi rende impossibile parlare quando vedo realizzato il mio sogno, concentrate le mie preghiere tutte in questo angolo di mondo nel quale appari all’improvviso, cogliendomi in tutta la mia più puerile reazione: sono senza parole.

 

Si perché immaginarti e vederti ti assicuro, non è la stessa cosa.

 

Camminarti accanto e studiare ogni centimetro di te, sentire il tuo profumo, il rumore dei tacchi che mi penetra nel cervello e l’erezione fulminea che ormai ti riconosce senza indugi, tutto ciò che ho imparato conoscendoti e che ora risulta amplificato fino all’insostenibile.

 

Aspetto di svoltare l’angolo e raggiungere la nostra carrozza, mentre ti apro la portiera e ti aiuto a salire rompo le barriere emotive che  mi hanno sinora trattenuto nel mondo dei comuni mortali e faccio quello che ho sempre desiderato.

 

Le tue labbra sono tenere, dolci, il tuo bacio un delicato tocco e la tua lingua una fragola da succhiare.

 

Ma dobbiamo pazientare e allora violento le mie voglie che resistono indomite e scivoliamo via dall’anonimo parcheggio, il nostro paradiso non può attendere oltre.

 

Il posto è carino e annulla in pochi istanti l’idea del covo occasionale, ci hanno messo impegno a rendere piacevole questo rifugio d’anime perdute ma che perdute in realtà non sono, la consapevolezza del NOI e dell’ADESSO grida vendetta per i giorni persi e per quegli altri che malgrado tutto dovremo accettare di smarrire per strada.

 

Sorridi ed entri, mi dai le spalle e il tuo magnifico profumo di donna invade la mia mente, preme sul mio cuore, agita l’ormonale mare che trattenevo solo per il tuo arrivo.

 

Ti volti e inizia il nostro viaggio alla scoperta di corpi soltanto immaginati, la mia bocca sul tiepido collo, le mie mani accarezzano le spalle e la tua pelle ha una consistenza delicata, velluto color carne ogni angolo di te.

 

Ti guardo allontanandomi di qualche passo e non riesco a trattenere un espressione estatica, sei di una bellezza impietosa, l’erotica opera di un folle ingegnere genetico, asciutta e slanciata la tua perfezione e condita di un seno generoso e ipnotico.

 

Ti accarezzo dovunque, un bimbo con il suo giocattolo preferito sarebbe meno ansioso e felice di me in quest’istante, ti tocco per imprimere nella memoria ogni tua curva, il tuo sapore prego resti sulla lingua, non voglio perderti quando dovrò lasciarti andare, conservarti nel mio cuore sarà anche mantenere saldo il tuo piacere tra le labbra, il tuo nettare da lasciar scorrere nel mio fiume della memoria.

 

Non racconterò di quante volte abbiamo fatto l’amore, di com’era difficile anche lasciarti andare dall’altra parte della stanza, quando mi alzavo per cingerti da dietro e penetrarti li, in piedi, mentre le nostre immagini riflesse nello specchio sorridevano per lasciare poi la scena a volti contratti di piacere.

 

Non perderò poi tempo a descrivere la pace immensa che provavo guardandoti negli occhi mentre facevamo l’amore, corpi inscindibili, scivolarti addosso per sentire più carne possibile mentre danzavo dentro te.

 

E non riuscirei nemmeno desiderandolo a paragonare il tuo sapore, quella consistenza dolcissima che spremevo dal tuo sesso leccando avido ogni sua imperfezione, frutto proibito troppo gradevole per poterne fare a meno.

 

Siamo li, poche ore per imparare ogni nostra sfumatura, malgrado la foga nel cibarmi di te il mio appetito ancora adesso mostra un imbarazzante ansia, costringendomi a schermare il mio desiderio con il cappotto e due bottoni come alleati.

 

Vorrei legarti a me e volare via, non perdere nemmeno un istante di ciò che sai donarmi, tornare in quell anonimo rifugio e immaginare un nostro piccolo ma perfetto mondo, ma ciò che si vuole non sempre coincide con ciò che si può, cosi ti bacio, le ultime raccomandazioni per un volo che è l’ennesima prova per chi teme il volare, mi volto e fuggo dal tuo sorriso, dalla tua pelle, dal tuo profumo, cercando rifugio al mio dolore in una sola frase: “io ritorno…”

 

E allora esco e m’incammino sorridendo,

 

IO TI ASPETTO

 
 
 

...

Post n°17 pubblicato il 21 Settembre 2010 da ceraunavolta63

 

 

Se dovessi raccontare una storia inizierei dal respiro aspro della mia notte, racconterei il  frugare tra i resti di un’anima smarrita, dei giorni senza spazi per il cuore e delle  notti consumate nell’abitudine e nell’indifferenza, dei perché senza risposta , del mio vagare disorientato di viandante della vita quale ero. Racconterei dei sorrisi dedicati a …nessuno, degli sguardi persi nel vuoto, del desiderio di fuggire lontano dal…niente. Non racconterei delle mie lacrime, no, di quelle non racconterei nulla  ma racconterei dei battiti irregolari quando il tuo sguardo incontrava il mio…della mia smania di vita…della realtà che  sfuma nel sogno annullando i confini di tempo o di spazio. È amore? è passione? è gioia di vivere? è sensualità? è stupidità? è edonismo cerebrale? è follia? Ma non m’importa più di etichettare gioie e dolori. Nell’insieme è sempre la stessa, meravigliosa favola che mi disseta  come l’acqua disseta  il terreno arido della pianta appassita che pedissequamente continuo ad innaffiare. Scegli tu il finale di questa storia …fa che sia colorato di porpora, per ricordare la fiamma che travolse la mia …vita

 

 
 
 

I COLORI DELL'ANIMA

Post n°16 pubblicato il 20 Settembre 2010 da ceraunavolta63

Quando si è trovato il sito dei nostri sogni,non lo si  lascia più ed io cerco il mio sogno nel tuo abbraccio perchè tu ne faccia una sola essenza con la mia anima e...sono come tu mi vuoi…immagini amore ed io sono amore, ti tocchi le labbra ed io ti bacio, per me ritrovarti è un appuntamento irrinunciabile.Cielo,terra aria e mare...tutto ciò che voglio è lì,senza impegni,senza vincoli solo le promesse che la passione riesce a strappare senza per questo violentare la ragione e non serve domandare, domande che non potrebbero avere risposta,bisogna solo assorbire ogni istante come gocce di profumo sparse nell’aria … il mio cammino è iniziato in punta dei piedi ed ha condotto a te,riflesso del mio desiderio di paradiso. Desiderio forte  quanto quello poter  vedere i raggi di luna che tagliano la notte nei sobborghi del mondo in cui perdutamente ci amiamo. Ho modificato i confini del mio cuore ampliandoli conquistando nuovi spazi, ho imparato tutto l’amore che non conoscevo,mi sono trasformata da regina delle ombre in dea illuminata dalla luce riflessa da te,schizzi di sole sul mio regno sbiadito ,è la prima volta che vedo solo cielo… ho seminato di sogni il giardino della mia fantasia e adesso raccolgo il dolce frutto della passione  e me ne nutro gustandone il sapore con la consapevolezza di non sapere che tempo farà domani nel mio cuore e quali nuvole dovrò soffiare via, il buio fa parte dei cicli della vita che vanno e che vengono,ma cosa importa perché, anche una sola vibrazione del cuore ripaga di una vita intera di insignificante lucidità emotiva

 
 
 

Blu cobalto...

Post n°15 pubblicato il 17 Settembre 2010 da ceraunavolta63

Ho pensieri blu cobalto, ho parole blu cobalto, anche il cielo si tinge di un nuovo colore che non ho mai visto se non dentro gli occhi tuoi
...Diamanti blu

 
 
 

Parthenope

Post n°14 pubblicato il 17 Settembre 2010 da ceraunavolta63

“… Parthenope non è morta, Parthenope non ha tomba, Ella vive, splendida giovane e bella, da cinquemila anni; corre sui poggi, sulla spiaggia. E’ lei che rende la nostra città ebbra di luce e folle di colori, è lei che fa brillare le stelle nelle notti serene, ….quando vediamo comparire un’ombra bianca allacciata ad un’altra ombra, è lei col suo amante, quando sentiamo nell’aria un suono di parole innamorate è la sua voce che le pronunzia, quando un rumore di baci indistinto, sommesso, ci fa trasalire, sono i baci suoi, quando un fruscio di abiti ci fa fremere è il suo peplo che striscia sull’arena, è lei che fa contorcere di passione, languire ed impallidire d’amore la città. Parthenope, la vergine, la donna, non muore, non muore, non ha tomba, è immortale ...è l’amore.

Matilde Serao

 
 
 

Sogno...

Post n°13 pubblicato il 17 Settembre 2010 da ceraunavolta63

Mi piace vestire la notte del colore dei sogni…l’oscurità acuisce i sensi perché non distratti dalla luce che convoglia l’attenzione su particolari meno importanti. Al buio ci si concentra ed i pensieri si arricchiscono dei dettagli ai quali non avevamo mai fatto caso…le ombre prendono forma, seguendo linee immaginarie si tracciano profili scolpiti nel cuore. Il buio non mente…la verità,come la luce accieca  …bisogna socchiudere gli occhi  per abituarsi lentamente al troppo riverbero, ed è per questo che amo la notte che rappresenta una “sospensione di pena”…l’incoscienza notturna lenisce lividi e ferite…e nei colori della notte io cerco il mio sogno vagando nei labirinti della mia anima. E quando buio diventa impenetrabile lui arriva  come un alito di vento…padrone del mio cuore non gli occorre bussare…è una leggera brezza sulla pelle arsa dalla fiamma del suo pensiero …Scivola taciturno nelle pieghe dei miei sensi, respira la mia pelle memorizzandone il profumo,si insinua negli anfratti più nascosti delle mie fantasie…attimi di estasi stupenda nell’attesa di assaporare la  Tua essenza…

Ma è già mattino

 
 
 

Buongiorno...

Post n°12 pubblicato il 17 Settembre 2010 da ceraunavolta63

 
 
 

Forse...chiedo troppo

Post n°11 pubblicato il 16 Settembre 2010 da ceraunavolta63

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: ceraunavolta63
Data di creazione: 13/09/2010
 

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