Creato da STREGAVIOLA63 il 16/01/2009

LA VECCHIA TIGRE ...

SAZIA....PER ORA.......

 

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DI PIETRO............CHE PENA.........

Post n°47 pubblicato il 28 Gennaio 2009 da STREGAVIOLA63
Foto di STREGAVIOLA63

Poi chiarisce: "Non volevo offendere"

Lo spunto è il sequestro di uno striscione ("Napolitano dorme, l'Italia insorge") a Roma. "In una civile piazza c'è il diritto a manifestare. Presidente Napolitano, possiamo permetterci di accogliere in questa piazza chi non è d'accordo con alcuni suoi silenzi?". "Possiamo dire - incalza Di Pietro - che a volte il suo giudizio ci appare poco da arbitro? Il silenzio uccide, il silenzio è un comportamento mafioso". Poi la precisazione: "Non intendo offendere"

 

I fischi sono partiti da piazza Farnese, durante la manifestazione dell'Italia dei Valori. L'evento, a cui ha partecipato almeno un migliaio di persone, era stato organizzato per manifestare contro la riforma della giustizia e contro il lodo Alfano. Al centro della protesta, la sospensione decisa dal Csm del procuratore capo di Salerno Luigi Apicella, contro "la grave ingerenza del potre politico  - si legge su un volantino - nei confronti dell'autonomia dell'autonomia della magistratura". Tra i presenti illustri che hanno parlato alla piazza, Salvatore Borsellino, Beppe Grillo, Marco Travaglio.

In particolare a causare la reazione della folla è stato la rimozione di uno striscione su cui era scritto: "Napolitano dorme, l'Italia insorge". A quel punto dal palco, Antonio Di Pietro ha stigmatizzato la rimozione dello striscione e si è rivolto direttamente a Napolitano.

"Lei dovrebbe essere l'arbitro, a volte il suo giudizio ci appare poco da arbitro e poco da terzi", ha detto l'ex magistrato. "Noi la rispettiamo - ha assicurato il leader Idv - ma lo possiamo dire o no, rispettosamente, che non siamo d'accordo che si lasci passare il Lodo Alfano, che non siamo d'accordo nel vedere i terroristi che fanno i sapientoni mentre le vittime vengono dimenticate?". "Il silenzio e' mafioso e per questo non voglio rimanere in silenzio", ha insistito Di Pietro. E di nuovo rivolto al Presidente della Repubblica, ha aggiunto: "Dica che i mercanti devono andare fuori dal tempio, dal Parlamento e noi lo approveremo".

Quirinale: "Dichiarazioni offensive e pretestuose"
"La presidenza della Repubblica è totalmente estranea alla vicenda dello striscione nella manifestazione svoltasi oggi in Piazza Farnese a Roma a cui fa riferimento l'on. Di Pietro - si legge in una nota dell'ufficio stampa del Quirinale che definisce - del tutto pretestuose comunque da considerare le offensive espressioni usate dallo stesso on. Di Pietro per contestare presunti "silenzi" del capo dello Stato, le cui prese di posizione avvengono nella scrupolosa osservanza delle prerogative che la Costituzione gli attribuisce".

Fini: "Critica non travalichi il rispetto"
''E' lecito e naturale il diritto di critica politica, ma questa non puo' mai travalicare il rispetto che si deve al presidente della Repubblica, che rappresenta tutta la Nazione al di la' del fatto che sia stato eletto o meno all'unanimita''': lo ha detto nell'Aula della Camera il presidente Gianfranco Fini al termine del dibattito suscitato dalla manifestazione di solidarieta' manifestata a Giorgio Napolitano dal capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto per le affermazioni nei suoi confronti pronunciate stamani a piazza Navona.

Walter Veltroni: "Parole inqualificabili"
"Il ruolo e le parole del presidente della Repubblica non possono essere messe in discussione ne' essere oggetto di polemiche politiche strumentali", ha dichiarato il segretario del Pd in una nota. "In un momento difficile per il paese il presidente Napolitano rappresenta un punto di riferimento per l'intero Paese, per il suo ruolo di garanzia, per la saggezza e l'equilibrio dei suoi interventi", ha sottolineato. "Quanto accaduto a piazza Farnese, le frasi pronunciate dall'onorevole Di Pietro, gli striscioni esibiti sono inaccettabili e inqualificabili", ha poi commentato, "torniamo a esprimere al capo dello Stato la nostra piena solidarieta' e fiducia".

Di Pietro precisa: "Non ho dato del mafioso a Napolitano"
Più tardi Di Pietro ha replicato ulteriormente dicendo di non aver "mai offeso, né inteso offendere, il capo dello Stato quando ho ricordato pubblicamente che il silenzio uccide come la mafia, giacché non è a lui che mi riferivo, ma a chi vuole mettere la museruola ai magistrati che indagano sui potenti di Stato". Il leader dell'IdV ha detto anche che il comunicato del presidente della Repubblica lo "amareggia molto, per l'oggettiva disinformazione che contiene e perché mi mette in bocca ciò che non ho detto".

 

SONO DACCORDISSIMO SIA CON FINI CHE CON VELTRONI

PAROLE INQUALIFICABILI CHE TRAVALICANO IL RISPETTO E CHE FANNO NOTARE QUANTO SIA DISPERATO,CONFUSO L'OMETTO COME L'ALTRO SALTIMBANCO SUO AMICO........

 
 
 
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