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Post n°47 pubblicato il 28 Gennaio 2009 da STREGAVIOLA63
Poi chiarisce: "Non volevo offendere" Lo spunto è il sequestro di uno striscione ("Napolitano dorme, l'Italia insorge") a Roma. "In una civile piazza c'è il diritto a manifestare. Presidente Napolitano, possiamo permetterci di accogliere in questa piazza chi non è d'accordo con alcuni suoi silenzi?". "Possiamo dire - incalza Di Pietro - che a volte il suo giudizio ci appare poco da arbitro? Il silenzio uccide, il silenzio è un comportamento mafioso". Poi la precisazione: "Non intendo offendere"
I fischi sono partiti da piazza Farnese, durante la manifestazione dell'Italia dei Valori. L'evento, a cui ha partecipato almeno un migliaio di persone, era stato organizzato per manifestare contro la riforma della giustizia e contro il lodo Alfano. Al centro della protesta, la sospensione decisa dal Csm del procuratore capo di Salerno Luigi Apicella, contro "la grave ingerenza del potre politico - si legge su un volantino - nei confronti dell'autonomia dell'autonomia della magistratura". Tra i presenti illustri che hanno parlato alla piazza, Salvatore Borsellino, Beppe Grillo, Marco Travaglio. In particolare a causare la reazione della folla è stato la rimozione di uno striscione su cui era scritto: "Napolitano dorme, l'Italia insorge". A quel punto dal palco, Antonio Di Pietro ha stigmatizzato la rimozione dello striscione e si è rivolto direttamente a Napolitano. "Lei dovrebbe essere l'arbitro, a volte il suo giudizio ci appare poco da arbitro e poco da terzi", ha detto l'ex magistrato. "Noi la rispettiamo - ha assicurato il leader Idv - ma lo possiamo dire o no, rispettosamente, che non siamo d'accordo che si lasci passare il Lodo Alfano, che non siamo d'accordo nel vedere i terroristi che fanno i sapientoni mentre le vittime vengono dimenticate?". "Il silenzio e' mafioso e per questo non voglio rimanere in silenzio", ha insistito Di Pietro. E di nuovo rivolto al Presidente della Repubblica, ha aggiunto: "Dica che i mercanti devono andare fuori dal tempio, dal Parlamento e noi lo approveremo". Walter Veltroni: "Parole inqualificabili"
SONO DACCORDISSIMO SIA CON FINI CHE CON VELTRONI PAROLE INQUALIFICABILI CHE TRAVALICANO IL RISPETTO E CHE FANNO NOTARE QUANTO SIA DISPERATO,CONFUSO L'OMETTO COME L'ALTRO SALTIMBANCO SUO AMICO........ |
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