E' questione di treni che passano e non si fermano, di stazioni in paesi di periferia che si assomigliano tutte e magari scendi alla stazione sbagliata e , nel momento in cui ti accorgi che non dovresti essere li, il treno è già ripartito.
Eppure mi era sembrato di aver fatto tutto per benino, ero stato romantico, ma sensuale, tenero, ma virile, pronto ad assecondare i suoi desideri, ma al tempo stesso deciso e determinato come deve esserlo un uomo ...
Avevo riempito di fantasia e di sogno alcuni suoi momenti tristi, da una sua lacrima tenuta come perla sulla punta di un dito avevo tirato fuori storie di principesse da salvare e cavalieri impacciati, ma volenterosi
Poi una notte, tra il tepore soffice delle lenzuola, avevo scoperto il suo corpo, andando fino oltre l'ultima barriera e l'avevo sentita mia, l'avevo sentita calda tra le mie braccia fremere di emozione e desiderio.
Era una realtà, dolce come una carezza e dura come una lama che scivolava tra le mie certezze, le mie consumate abitudini e mi invitava a gettare all'aria tutto il tavolo e rimettermi in gioco.
Poi però, piano piano si è dileguata, nel momento più forte in cui era terra ed acqua, è tornata ad essere nebbia sottile, impalpabile alla mano.
E' bastato un No ed i sottili fili di rugiada che conducevano da me a lei e viceversa, si sono dissolti e mi sono ritrovato ad abbracciare l'aria., ad abbracciare me stesso ed un desiderio che non poteva bastare a se stesso.
E' una questione di treni che passano, qualcuno dice che se è il tuo treno non hai bisogno di pensar Beh, forse non ci devi pensare, ma sicuramente ci devi salire, devi agire ...
...e dire che sarei anche stato disposto a farmela a piedi pur di arrivare da lei.
Inviato da: pleiadesland
il 09/06/2011 alle 19:01