Creato da: il_gran_sigillo il 23/09/2005
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Una storia vissuta (1°)

Post n°33 pubblicato il 11 Novembre 2005 da il_gran_sigillo

E' stata una decisione presa oggi: leggendo il post di un'amica ho preso il coraggio a due mani ed allora eccomi qui. Questa sera inizierò a scrivere una storia che vede circostanze e persone, storia nella quale certamente si è incappati in tanti, ma a volte pochi ne parlano. Già è come darsi dello stupido idealista romantico da solo, è come prendersi a martellate sulla testa, ma, ripeto, sono cose che possono succedere.

Ed a me accadde.

La cornice è sempre la stessa, comune a tante altre. Crisi del rapporto matrimoniale, lavoro non al meglio, figli che sanno solo usarti, ecc. ecc.
Ma, ripeto, questo non può considerarsi il solo motivo, vi è alla base anche la stupidità inconscia, forse.

Luglio, famiglia in ferie, a casa solo. Non mi va di vedermi con amici, di andare al Circolo, di uscire. Curioso come sono decido di entrare in una chat. Era una stanza abbastanza normale. Inizio a leggere, qualche ciao, poi una voce, una voce che mi scuote, una voce che mi suscita un qualcosa che ancora oggi non capisco. Leggo il suo profilo. Donna, mia coetanea (circa 50), del nord, interessi per la lettura, ecc.
La saluto a voce, mi risponde subito. E si inzia a chiacchierare, del più del meno, intercalando anche dei messaggi in privato, per non monopolizzare il microfono. Per quella sera, era già un paio d'ore, ci si salutò con una buonanotte. Sarei un bugiardo se non ammettessi che la notte, spesso, mi tornava alla mente quella voce. Da quanto ci si era detto e scritto, sembrava che avessimo molto in comune. Parlo di interessi culturali, avevamo letto molti libri in comune ecc.
Ma come accade naturalmente, anche a me sopraggiunse il sonno e crollai.
La mattina seguente era come se avessi fatto un sogno, ricordavo, sì, ma in modo abbastanza confuso. Come al solito andai in studio, solite telefonate, i tre quotidiani, un'occhiata all'agenda, e poi la posta elettronica.
Ad un certo punto, senza sapere neppure come, mi ritrovai sulla chat. Era un desiderio inconscio, tutto della sera prima mi tornava alla mente. Desideravo trovarla. Ed andai alla ricerca del suo nik. Non trovandolo le lascia un "ciao" attraverso i messaggi istantanei: lo leggerà,forse, se si collegherà. Si ricorderà? Mha! E così feci.... ed iniziò il mio calvario, un percorso triste, doloroso, deprimente, ma lo volli, e ne pagai le conseguenze.

 
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