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Alberto Tomba gli onori li aveva già ricevuti

Post n°195 pubblicato il 02 Marzo 2013 da fabbri.giancarlo
 

 

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San Lazzaro (Bologna)

Alle 18 di martedì 5 marzo, nella sala consiliare del municipio di San Lazzaro (Bologna), verrà conferito il premio “Città di San Lazzaro” all’ex campione di sci alpino Alberto Tomba. Un riconoscimento che fu istituito nel 2006, dall’amministrazione comunale “per onorare le personalità che si siano particolarmente distinte nei rispettivi campi di attività e che abbiano valorizzato la comunità sanlazzarese”.
Tanto di cappello allo sciatore ma sono convinto che l’ex Albertone nazionale ha già avuto, a suo tempo, tutti i riconoscimenti che gli spettavano compreso l’allontanamento (consensuale?) dall’Arma dei carabinieri con il grado di maresciallo. Arma ovviamente imbarazzata per le sue tante prodezze (sic) al di fuori delle piste battute. E pur essendo carabiniere con speciale, gigante e super G (ma mai disceso in una libera), ha guadagnato parecchie decine di miliardi di lire. Per alleggerire la sua posizione nei confronti del fisco italiano il Tomba aveva pagato un risarcimento di 11 miliardi e, dopo il patteggiamento, una multa di 6 milioni 750 mila lire. E, se non sbaglio, non risulta che “A.T.” sia mai stato tra i maggiori contribuenti di San Lazzaro.
Chi ha conservato i ritagli del “Carlino” potrà notare che il quotidiano bolognese ha sempre citato “Tomba la bomba” come il campionissimo di Castel de’ Britti e mai, se non per sbaglio, di “San Lazzaro di Savena”. Nonostante questo per mesi, tra il 1995 e il 1996, il palazzo comunale di San Lazzaro fu ornato da uno striscione inneggiante al campione di casa. E il Comune di San Lazzaro il 10 maggio 1996, con una cerimonia ufficiale e pubblica aveva già conferito ad Alberto Tomba, per l’occasione in divisa da carabiniere con i gradi di brigadiere, lo “sci d’oro”. Il 15 giugno 1996 l’Albertone di “Castel de’ Britti” fu omaggiato dai sindaci di Bologna e San Lazzaro, Walter Vitali e Aldo Bacchiocchi, nello stadio comunale “Kennedy” di San Lazzaro con tanto di “Nettuno d’oro”, banda e autorità militari.
Il giorno dopo, riportando la cronaca dell’evento, il giornalista del “Carlino” Riccardo Rolfini nel rimarcare la scarsità di pubblico aveva appunto riferito “la soddisfazione di Bacchiocchi di non essere più identificato come il sindaco di Castel de’ Britti ma di San Lazzaro”.
Dai due ori olimpici di Calgary sono passati 25 anni e tale ricorrenza viene festeggiata a Sestola, il 2 marzo, e a San Lazzaro il 5. Ritengo sia giusto continuare a mantenere un velo di polvere sulle bravate dell’esuberante e giovane Tomba e ricordarne le imprese sportive. Per le quali, però, di riconoscimenti ne ha avuti tanti anche a San Lazzaro.

 
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