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Sei mesi di applausi con Inverno a Teatro

Post n°205 pubblicato il 12 Marzo 2013 da fabbri.giancarlo
 

 

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Giorgina Periani, 88 anni, col suo magico violino.

Ozzano Emilia (Bologna)

Con l’iniziativa per la festa della donna “La signora è servita dai signori uomini” domenica 10 marzo si è conclusa con altri applausi: a cuochi e camerieri, e ai tanti che si sono esibiti sul palco della sala Primavera di Ozzano la stagione teatrale “Inverno a Teatro”. Iniziativa che si è aperta col saluto dell’assessore alle pari opportunità e alla cultura, Elena Valerio, e con Mina Chiusoli a fare gli onori di casa.
Una tradizionale rassegna di teatro comico e dialettale iniziata in ottobre, con in cartellone quattro spettacoli nel 2012 e altrettanti nel 2013, organizzata da Erminia (Mina) Chiusoli, per circolo Arci-Uisp Ozzano e per la locale Lega Spi-Cgil, con il patrocinio del Comune di Ozzano e dell’Istituzione culturale comunale “Anna Frank”.
Stagione teatrale che si è conclusa con un pranzo apprezzato dai tanti che hanno colto l’occasione per passare poi un pomeriggio in amicizia e compagnia assistendo a uno spettacolo. Sul palco, applauditissima, una grande signora ozzanese con un prestigioso passato di artista, Giorgina Periani, che a ben 88 anni suonati ha eseguito col suo violino magico dei pezzi classici, senza alcun spartito davanti, accompagnata dal maestro violinista Willi Amadori che fu suo allievo. A seguire ci sono state esibizioni del gruppo di ballo e ginnastica artistica Crazy Sport; poi altre donne, ragazze e bambine, della scuola Attitude, si sono esibite in coreografie di danza moderna e di aerodance.
Come ha detto Mina Chiusoli «le donne  vedono l’8 marzo come una giornata di evento nel quale rappresentarsi nella loro femminilità e, soprattutto, per sottolineare l’importanza della propria forza creatrice del tutto: come madri e come forza che si esprime con semplicità, e spesso con gioia, nella vita e nelle fatiche di tutti i giorni. Poi, infine, contro i soprusi e per respingere la violenza di chi non conosce altro modo – concludeva Mina – per superare le sue debolezze e paure».

 
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