Creato da fabbri.giancarlo il 08/08/2012
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San Lazzaro (Bologna)
Alle 17.45 di mercoledì 10 luglio la libreria L’Isola che non c’era, in via Repubblica 92 a San Lazzaro (Bologna), ci sarà una discussione aperta al pubblico sull’ultimo libro del professor Andrea Segrè – docente di Politica agraria internazionale e comparata nell’Università di Bologna – “Vivere a spreco zero”. Segrè, già preside della Facoltà di Agraria, è direttore del Dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari, presidente del Last Minute Market e del Caab, direttore di pubblicazioni scientifiche ed è anche impegnato in varie iniziative di cooperazione internazionale e di sviluppo sostenibile.
A interrogare Segrè sui temi del libro ci saranno la dottoressa Elisa Sangiorgi, farmacista già presidente del consiglio comunale di San Lazzaro, e il professor Mauro Maggiorani, docente di Integrazione politico economica dell’Unione Europea e di Storia dell’Europa contemporanea, dell’Università di Bologna per il Campus di Forlì.
Con questo libro Andrea Segrè disegna un obiettivo, definito “spreco zero”, che porta a una visione meno dispersiva, delle risorse del nostro pianeta, nel rapporto fra ecologia ed economia. «Dove la seconda, una buona gestione della casa e della nostra alimentazione – spiega il docente –, è parte integrante della prima a difesa della nostra casa più grande che è la Terra. Fare di più con meno, avere meno cose e più beni. Vivere a spreco zero fa capire, con tanti consigli pratici e concreti, come si può passare da un falso “ben-essere”, indotto dai mercati e dal consumismo, a un autentico “ben-vivere”. Ma anche una vetrina di buone pratiche, in parte già esistenti come il Last Minute Market, che, se replicate su scala nazionale e internazionale, possono portare a una società più giusta e responsabile, più equa e solidale, più rinnovabile e sostenibile – ribadisce Andrea Segrè –, rispetto ai bisogni e ai diritti dell’umanità senza buttare cibi in discarica».
Ovviamente il libro è utile a tutti noi per insegnarci a spendere meglio il nostro denaro, ma anche agli amministratori locali, e ai governi, per promuovere un modello di produzione, e di consumo, che consenta di risparmiare e rinnovare le risorse naturali, e di farci uscire dalla crisi. L’iniziativa, in collaborazione con la rivista “Pagine Aperte” vuole quindi essere una riflessione sul consumo, sugli sprechi e sulla necessità di costruire un nuovo orizzonte economico.
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