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In un libro la vita inquieta di Mario Nanni

Post n°419 pubblicato il 29 Ottobre 2013 da fabbri.giancarlo
 

Immagine

Nelle foto Mario Nanni e la copertina del libro 

Bologna 

La Sala delle Colonne nella sede centrale dell’Emil Banca, a Bologna in via Mazzini 152, alle 17.30 di giovedì 31 ottobre ospiterà il libro “Mappa di una vita inquieta”, di Clara Ghelli, biografia dell’artista Mario Nanni. Oltre all’autrice saranno presenti il direttore generale di Emil Banca, Daniele Ravaglia, e l’assessore alla cultura di Monzuno, Ermanno Pavesi. A illustrare la vita e le opere di Nanni sono previsti interventi di Monica Miretti, Stelio Stella, Gian Luigi Zucchini con le conclusioni affidate a Beatrice Buscaroli.
Mario Nanni è nato in Toscana, nel 1922, ma dagli anni ‘40 risiede a Monzuno e Bologna. Presente in molteplici manifestazioni, nazionali e internazionali, ebbe una sala alla Biennale di Venezia del 1984 e un’antologica alla Galleria d’Arte Moderna (Gam) di Bologna nel 1985. Il 25 aprile 2000, coincidenza di date, ha ricevuto il premio internazionale “Guglielmo Marconi”. Infatti dopo dieci anni l’artista era stato incaricato dal Comune di San Lazzaro di realizzare il manifesto per le celebrazioni del 25 aprile.
Alla presentazione del manifesto Nanni mise le mani avanti: «Non chiedetemi di spiegare i significati del bozzetto per il manifesto. Sono infatti convinto che un artista non sa spiegare il proprio lavoro. Tutti partono da un progetto che poi si evolve strada facendo. Non ho voluto raffigurare direttamente le sofferenze e le lotte ma ho lasciato questo compito alla forza del colore che, col rosso, è vita e sangue. Ho poi accettato l’invito per il bozzetto, quasi come una sfida – disse Nanni –, anche perché io stesso feci parte di una brigata partigiana sull’Appennino in un periodo difficile e drammatico per noi tutti».
Mario Nanni, osserva l’autrice della biografia, è un artista poliedrico che si è distinto con le sue opere nella seconda metà del secolo scorso. La vita dell’uomo e dell’artista si intrecciano riflettendosi l’una con l’altra. I ricordi dell’infanzia trascorsa a Monzuno, la tragedia della guerra, gli anni della resistenza prendono corpo, nel libro che viene presentato, anche attraverso alcuni scritti dello stesso artista.

 
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