Creato da fabbri.giancarlo il 08/08/2012
Giancarlo Fabbri giornalista freelance

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Strafalcioni segnaletici da… collezione

Post n°421 pubblicato il 31 Ottobre 2013 da fabbri.giancarlo
 

Immagine

San Lazzaro (Bologna) 

Nella foto, in alto a destra, è in evidenza il cartello segnaletico posto sulla via Emilia, a San Lazzaro (Bologna), circa 150 metri prima della rotatoria “Lavoratori licenziati per rappresaglia” provenendo da est, o da Imola per intenderci meglio.
Cartello che indica correttamente più avanti il centro di San Lazzaro, a sinistra via Poggi, a destra invece la direzione per la tangenziale e le autostrade (A1, A14), e per le strade provinciali (SP 31, SP 253). C’è però qualcosa che chi ha progettato il cartello non ha tenuto in debita considerazione: anche la via a destra è intitolata a Paolo Poggi che fu sindaco socialista di San Lazzaro dal 1951 al 1970.
Dato che lo spazio c’era, e lo si può ancora fare con gli attuali adesivi, si poteva aggiungere l’indicazione “sud” sotto la scritta via Poggi, e su una sola riga, a destra sopra la tabella di tangenziale e autostrade, la scritta: “via Poggi nord.
E a vedere certi cartelli segnaletici, o comunque stradali, ma non solo a San Lazzaro, ci si può meravigliare che nessuno abbia pensato a raccogliere gli strafalcioni in un bel volume fotografico. E dire che ci sono delle vere “chicche”. A volte vien da pensare che certi cartelli vengano pensati per dirottare, o fuorviare, chi non è del posto e quindi non conosce le strade. Un po’ come facevano un tempo i partigiani, spostando i cartelli segnaletici stradali, per inviare i soldati tedeschi su direzioni sbagliate al fine di sabotarne o rallentarne le azioni militari.

 
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