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15/04/1945, le bombe, la polvere e il sangue

Post n°810 pubblicato il 10 Aprile 2015 da fabbri.giancarlo
 

Chiesa 08 R Vecchia

San Lazzaro (Bologna)

«Quello che voi avete visto al cinema non dice niente di quello che è un bombardamento. Le bombe, srotolandosi, facevano come una specie di rosario in cielo; si sentiva una sorta di “sgranamento”: era terribile; si capiva già che arrivavano addosso. Mentre dal basso i tedeschi sparavano, con i cannoni da 88, che, rinculando, davano anch’essi un rumore tremendo. Quindi c’era questo mondo di rumori. E poi, quando le bombe arrivavano, tutto scuoteva».
Questo è solo un brano di un lungo racconto, durato quasi due ore, col quale il professor Ezio Raimondi il 30 gennaio 1998 ricordava a una classe di scolari sanlazzaresi la sua esperienza personale avuta il 15 aprile 1945 in occasione del bombardamento aereo su San Lazzaro a pochi giorni dalla liberazione di Bologna avvenuta poi il 21 aprile.
Alle 21 di mercoledì 15 aprile, a settant’anni dal “rosario” di bombe, quel drammatico giorno sarà ricordato con un incontro pubblico, a ingresso libero, che si terrà nella nuova Sala della Comunità della Parrocchia di San Lazzaro con ingresso dal parco 2 Agosto; o da via San Lazzaro per chi si muove in carrozzella. Alla serata, a titolo: “La polvere e il sangue. Una memoria della devastazione di San Lazzaro”, prenderanno parte lo storico Mauro Maggiorani, Giovanni Bettazzi memoria locale e il parroco monsignor Domenico Nucci con letture dell’attrice Deborah Fortini e coordinamento di Sandro Merendi.
Come ci ricorda lo stesso Merendi «nell’ambito delle celebrazioni del settantesimo anniversario della Liberazione vogliamo ricordare anche il devastante bombardamento che a soli sei giorni dall’arrivo delle truppe alleate distrusse la chiesa (l’attuale Sala di Città all’interno del palazzo comunale, ndr), molte case del paese, facendo anche varie vittime. Due furono i principali testimoni della distruzione: il giovane Ezio Raimondi che, già anziano, lo narrò a una scolaresca, e l’allora parroco monsignor Andrea Biavati, che redigeva regolarmente le sue “Cronache parrocchiali”. L’evento, in collaborazione col Teatro dell’Argine, rientra nel programma comunale delle manifestazioni».
Il citato Ezio Raimondi (1924–2014) è stato eminente docente di letteratura italiana all’Università di Bologna e presidente dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali dell’Emilia-Romagna. Il suo racconto agli scolari fu videoregistrato e depositato alla “Pezzani” e in Mediateca. Un lungo brano del suo racconto fu poi pubblicato nel libro “Per non cancellare una storia. San Lazzaro di Savena negli anni della guerra” curato da Werther Romani e Mauro Maggiorani raccogliendo le ricerche svolte da alunni e studenti delle scuole di San Lazzaro. Monsignor Andrea Biavati (1904-1992) fu parroco di San Lazzaro dal 1943 al 1957 e borgomastro negli anni 1944-1945.

 
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