Creato da fabbri.giancarlo il 08/08/2012
Giancarlo Fabbri giornalista freelance

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Al museo il Natale inizia il 30 novembre

Post n°1155 pubblicato il 28 Novembre 2019 da fabbri.giancarlo
 

Collage Museo

Pianoro (Bologna)

Le festività di Natale al Museo di Arti e Mestieri “Pietro Lazzarini”, in via del Gualando 2 a Pianoro, iniziano alle 15.30 di sabato 30 novembre con un doppio appuntamento. Inaugurazione della mostra “Le cartoline di Natale” con in esposizione più di cento cartoline originali, risalenti dai primi del Novecento fino agli anni Sessanta, che hanno viaggiato, con francobollo e timbro postale, e accompagnate da un ingrandimento fotografico. Tutte le cartoline provengono dalla collezione di Emilio Veggetti, raccolte in circa trent’anni di ricerca in mercatini e da alcuni collezionisti privati. In mostra anche album sulle figurine dei santini sul Natale, e una piccola esposizione di presepi: un bassorilievo su pietra di Dante Albinelli, un bassorilievo in legno dipinto di Sergio Martini, un presepe di Stefano Paganelli e il presepe antico di Emilio Veggetti.
La mostra sarà visitabile a ingresso libero fino a domenica 8 Dicembre. A seguire ci sarà una conferenza, a titolo “Origini e storia del Natale” del professor Rolando Dondarini con interventi della professoressa Beatrice Borghi e del dottor Filippo Galletti.

Domenica 1 dicembre, alle 16, ci sarà la proiezione del film animato di Steven Spielberg “Il GGG. Il Grande Gigante Gentile”, di 117 minuti, con ingresso gratuito. Sabato 7 dicembre, alle 15.30, “Laboratorio di falegnameria per bambini” con questo primo appuntamento già tutto esaurito per decorazioni natalizie col legno, a cura dell’associazione Giocolegno ETS. Il progetto continua però nel 2020 con quattro appuntamenti (14, 22 e 29 marzo, e 2 aprile) per sperimentare strumenti per dare vita a progetti da personalizzare con la propria fantasia. Il costo del laboratorio – rivolto a un massimo di otto bambini dai sette ai dieci anni di età – è di 32 euro. Per info e prenotazioni: 051.6529137; servizio.cultura@comune.pianoro.bo.it; info@museodiartiemestieri.it.

Domenica 8 dicembre, alle 16, ci sarà la tradizionale festa “Auguri con vén, pénza e panspzièl” con i canti natalizi del coro Blue Skies diretto dal maestro Luigino Vignolo e degustazione di dolci natalizi. Ingresso gratuito. Il museo resterà poi chiuso per le festività natalizie da sabato 14 dicembre 2019 a domenica 19 gennaio 2020 compresi. Auguri.

Giancarlo Fabbri

 
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“Un’Idea di Appennino”, un mensile locale … per 18 comuni

Post n°1154 pubblicato il 07 Ottobre 2019 da fabbri.giancarlo
 

95 Testata Un'Idea

Città metropolitana bolognese

Il mensile “Un’Idea di Appennino”, numero 95 di questo ottobre 2019, edito dalla Hemingway Editore e diretto da Bruno Di Bernardo, è scaricabile gratuitamente dal sito hemingwayeditore.wordpress.com, e in distribuzione, sempre gratis, in cartaceo sul territorio. Il periodico è distribuito in diciotto comuni della Città metropolitana per dare notizie e, soprattutto, per promuovere il territorio collinare e montano anche dai punti di vista economico e turistico. Sostenuto solo dalle inserzioni pubblicitarie degli imprenditori, pone in primo piano le notizie del territorio facendole conoscere in ambito molto più ampio.

Nel numero di ottobre di “Un’Idea di Appennino” del vostro cronista potete leggere, su Pianoro, delle lamentele sui semafori e sulla bretella del Dazio, del 15° scudetto vinto dal Pianoro Cricket Club, e della scomparsa dell’artista, scultore e architetto Giorgio Lenzi. Su Ozzano del ritorno del divieto di sosta delle auto davanti alle scuole di viale 2 Giugno, dell’avvio della raccolta di farmaci non scaduti per i meno abbienti, e del progetto Ulzianum promosso dalle scuole ozzanesi e finanziato dalla Regione. Infine su San Lazzaro della ripresa della rimozione e smaltimento dell’amianto partendo dall’ex Grimeca, dei 30 alloggi Acer di via Spinelli vuoti a sei mesi dall’inaugurazione, dei nidi gratis per tutti e della scomparsa del dottor Giovanni Cremonini.

A cura del direttore responsabile Bruno Di Bernardo, e altri colleghi: Filippo Batisti, Sarah Buono, Marica Cavicchi e Roberta Cristofori, inchieste, cronache, notizie e curiosità da: Alto Reno Terme, Camugnano, Casalecchio, Castiglione dei Pepoli, Grizzana, Loiano, Marzabotto, Monghidoro, Monterenzio, Monte San Pietro, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, Sasso Marconi, Valsamoggia, Vergato, Zola Predosa, oltre che da Bologna, dalla Città metropolitana e dalla Regione Emilia-Romagna. Per contattare la redazione: 0534.667927; per richiedere inserzioni pubblicitarie: 339-4233609.

Giancarlo Fabbri

 
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Padre Marella, una delusione e … un progetto

Post n°1153 pubblicato il 06 Ottobre 2019 da fabbri.giancarlo
 

Marella 04 Olinto

Don Olinto con i suoi “ragazzi”

San Lazzaro (Bologna)

Nei primi giorni di settembre in via dei Ciliegi a San Lazzaro, sede della “Città dei Ragazzi” e della “Fraternità Cristiana Opera di Padre Marella” c’era un po’ di trepidazione in vista del 50esimo della morte del sacerdote curiale – prete, non monaco o frate come dicono e scrivono in tanti – don Olinto Giuseppe Marella, più noto come Padre Marella. Prete che fu accusato di modernismo, ridotto allo stato laicale e inviso alla Curia per il suo mendicare nei luoghi più frequentati dalla borghesia bolognese. C’era infatti chi si aspettava che il 6 settembre, giorno anniversario della comparsa del già proclamato venerabile nel 2013, venisse annunciata dal Vaticano la sua beatificazione e santità.

Infatti lo scorso 4 giugno una commissione di cardinali, vescovi e luminari della scienza medica riunitisi in Vaticano hanno riconosciuto come miracolosa la guarigione di Pietro Nobilini avvenuta nel 1985 per intercessione di don Marella apparsogli mentre era in punto di morte. Dopo un lungo processo canonico iniziato nel 1996 ora manca soltanto la firma di papa Francesco, Jorge Mario Bergoglio, che già lo aveva già dichiarato “Servo di Dio”, a confermarne la santità.

In quei giorni dal Vaticano è venuto invece l’annuncio della nomina di Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, al soglio cardinalizio. Neo principe della Chiesa che nell’anniversario della morte di don Olinto, nel 1969 a 87 anni di età, lo ha voluto ricordare a San Lazzaro e nella cattedrale di Bologna. A San Lazzaro dove nel 1954 don Olinto fondò la seconda Città dei Ragazzi, per accogliervi bambini poveri, e il Villaggio Artigiano con laboratori e 24 abitazioni per le famiglie dei collaboratori. Bambini, ragazzi, poi diventati adulti, che lo chiamavano “il padre” perché per loro fu il padre che non ebbero.

E proprio nei giorni di anniversario il sanlazzarese Vittorio Giardino, fumettista noto nel mondo, ha annunciato l’intenzione di raccontare la vita di Padre Marella in un libro con una storia a fumetti.

Nato il 14 giugno 1882 a Pellestrina (Venezia) don Olinto è impresso nella memoria dei bolognesi; anche in quelli che non frequentano chiese e parrocchie. Dopo il seminario a Roma fu ordinato sacerdote nel 1904 poi fu insegnante nel seminario di Chioggia e fondatore, a Pellestrina, di scuole e ricreatori. Sospeso a divinis per aver ospitato lo scomunicato don Romolo Murri fu poi riabilitato nel 1925 a Bologna, dal cardinale Giovanni Battista Nasalli Rocca, dove insegnò filosofia nei licei Galvani e Minghetti. Nel 1934 fonda a Bologna un gruppo di assistenza e case rifugio, per bambini orfani o abbandonati, e una prima Città dei Ragazzi con cinque laboratori scuola. Nel 1939 aprì la sua casa bolognese di via San Mamolo a fuggiaschi ebrei e salvò una trentina di soldati dalla deportazione in Germania. La seconda Città dei Ragazzi sorse nel 1954, a San Lazzaro, dove accolse centinaia di bambini a cui diede alloggio, cibo, istruzione, lavoro, amore paterno; e dove infine morì in odore di santità attorniato dai suoi ragazzi.

Giancarlo Fabbri

 
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Alla stupidità non c’è mai fine

Post n°1152 pubblicato il 11 Marzo 2019 da fabbri.giancarlo
 

Madonna 01 Bambino

Pianoro (Bologna)

La stupidità e l’ignoranza dell’Uomo è cieca e non ha mai fine perché, al di là dei simboli, non vedrà mai e non rispetterà mai la bellezza che c’è nelle cose. Probabilmente nella notte tra sabato 9 e domenica 10 marzo 2019, in un giardinetto di via Valle Verde a Rastignano qualche imbecille ha infranto una bella statua in terracotta in altorilievo a figura intera, fedele riproduzione di un’antica madonna seduta, con il bambino in grembo, di presumibile epoca quattrocentesca.

Un’immagine che, al di là del credere o meno nei suoi aspetti religiosi, e trascendentali (l’esistere al di fuori o al disopra della realtà visibile), è la massima espressione dell’amore e dell’orgoglio di una madre per il proprio figlio. Magari di quell’amore e quell’orgoglio che ha avuto, a suo tempo, la madre di colui che ha spezzato, in segno di disprezzo, quella statuetta di circa sessanta centimetri di altezza. Un disprezzo che simbolicamente e inconsciamente ha rivolto alla sua stessa madre.

Nei giorni scorsi su Facebook era comparsa l’immagine della bella fontana del Gualando con l’immagine in ceramica della madonna che era stata spezzata. Anche questo il segno di cieca ignoranza di persona che odia la bellezza; manifestando così la propria bruttezza mentale.

 
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Un’Idea di Appennino ? Sostenere l’economia locale

Post n°1151 pubblicato il 11 Marzo 2019 da fabbri.giancarlo
 

88 Testata Un'Idea

Sulla testata la Fiera del Lavoro dell’anno scorso

Città metropolitana bolognese (CMB)

Il numero 88, marzo 2019, del mensile “Un’Idea di Appennino”, edito dalla Hemingway Editore di San Benedetto Val di Sambro, e diretto da Bruno Di Bernardo, dal 3 marzo è già scaricabile e consultabile gratuitamente dal sito Internet hemingwayeditore.wordpress.com. Ed è in corso la distribuzione, sempre gratuita, della versione cartacea su un vasto territorio. Infatti il periodico è distribuito in diciotto comuni della Città metropolitana bolognese, dalla consolare Emilia al confine toscano, Bologna compresa, per dare notizie sui comuni interessati per promuovere il turismo e l’economia del nostro bellissimo Appennino. Indipendente e sostenuto soltanto dalle inserzioni pubblicitarie degli imprenditori pone infatti in primo piano le attività e le notizie dei territori locali facendole conoscere in un ambito molto più ampio.

Nel numero di marzo 2019 di “Un’Idea di Appennino” del vostro cronista potete leggere, su San Lazzaro della prossima realizzazione del parco fluviale LungoSavena, della discesa in campo di Carmine Campitelli candidato sindaco per il centrodestra, un’intervista a Franco Fanizzi ideatore della rassegna internazionale “Paradiso Jazz”, e del ritorno della Fiera distrettuale del Lavoro che si terrà il 15 marzo in Mediateca. Su Ozzano della scomparsa di storiche liste civiche e dell’adesione di Claudio Garagnani alla ricandidatura a sindaco di Luca Lelli con la lista civica Passione in Comune, e della viabilità locale e metropolitana. Infine su Pianoro della candidatura di Maurizio Bartolini alla carica di sindaco con la lista civica Cittadini per Pianoro assolutamente senza sostegni di partiti e movimenti nazionali e della prossima riapertura della stazione ecologica di Pian di Macina, dopo lavori di adeguamento, che poi passerà alla gestione di Hera.

A cura del direttore Bruno Di Bernardo, e di altri colleghi: Filippo Batisti, Sarah Buono, Marica Cavicchi e Roberta Cristofori, inchieste, cronache e notizie da: Alto Reno Terme, Camugnano, Casalecchio, Castiglione dei Pepoli, Grizzana, Loiano, Marzabotto, Monghidoro, Monterenzio, Monte San Pietro, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, Sasso Marconi, Valsamoggia, Vergato, Zola Predosa, oltre a notizie da Bologna, dalla Città metropolitana e dalla Regione Emilia-Romagna. Per informazioni e per contattare la nostra redazione: 335-7777604; per richiedere inserzioni pubblicitarie: 339-4233609.

Giancarlo Fabbri

 
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