Creato da fabbri.giancarlo il 08/08/2012
Giancarlo Fabbri giornalista freelance

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Messaggi di Agosto 2012

Dal 7 al 10 settembre sagra parrocchiale alla Quaderna

Post n°24 pubblicato il 31 Agosto 2012 da fabbri.giancarlo

Ozzano (Bologna)

La festa della parrocchia di Santa Maria della Quaderna, in via Bertella 60 a Ozzano dell’Emilia (Bologna), ha oltre trent’anni di storia. E, anche quest’anno, i parrocchiani locali si sono impegnati a mantenere una tradizione che richiama ogni anno sempre più persone. Sono infatti oltre cento i volontari che hanno sacrificato il loro tempo libero per preparare la festa e garantire ai visitatori serate divertenti. 
Grazie a loro dal 7 al 10 settembre si potranno assaporare le specialità gastronomiche casalinghe delle cuoche locali. Sarà possibile gustare un’ottima polenta con ragù e con salsiccia, lasagne, carni alla brace e le famose crescentine. La sagra inizierà ogni sera alle 18.30 e dalle 20 anche musica e canzoni con artisti ben conosciuti sul territorio.
Quella della Quaderna, immersa nella campagna, è una festa per tutti; anche per i bambini che avranno molti giochi a disposizione nonché una ricca pesca con premi importanti. La sagra non ha soltanto uno scopo sociale ed economico, a sostegno delle attività benefiche della parrocchia, ma festeggia anche la Natività della Beata Vergine Maria con celebrazioni liturgiche con messe, processioni e recite del rosario. Per informazioni e prenotazioni tavoli: 051.799835.

 
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Dal 7 al 15 settembre festa al Monte delle Formiche

Post n°23 pubblicato il 30 Agosto 2012 da fabbri.giancarlo

Pianoro (Bologna)

Come da secolare tradizione lunedì 7 settembre prenderà il via, al Monte delle Formiche di Pianoro, la festa in onore della Natività della Beata Vergine Maria, protettrice delle vallate Idice, Savena e Zena, che si concluderà il 15 settembre. Una festa suggestiva piena di storie col millenario mistero delle sciamature delle formiche alate, Myrmica scabrinodis, che in tale periodo vengono a morire proprio sul monte.
Alle 20 del 7 settembre, vigilia della festa, l’appuntamento è al bivio Val Piola, per una fiaccolata fino al santuario, nella sera dei tradizionali falò che punteggeranno di luci colli e valli circostanti. L’8 settembre, festa della Natività della Madonna, alle 10.30 messa celebrata dal rettore del santuario don Orfeo Facchini. Alle 16.30 sarà poi celebrata da monsignor Giuseppe Stanzani, parroco di Santa Teresa in Bologna, seguita da una processione nel bosco e dalla benedizione. Domenica 9 settembre alle 11 preghiera, in suffragio dei defunti, nel piccolo cimitero che accoglie anche le spoglie di Luigi Fantini che fu esploratore di queste terre. Poi messe alle 11.30, celebrata da don Facchini, e alle 16.30 da monsignor Francesco Finelli parroco di Castenaso nel suo 50° di sacerdozio, con la corale “Soli Deo Gloria” diretta da Gian Paolo Luppi, poi seguita dalla processione nel bosco scortata dalla banda di The B. Band di Budrio.
A seguire, dal 10 fino al 15 settembre, tutte le messe saranno officiate nel santuario mariano alle 16.30, dal rettore del santuario don Orfeo Facchini (il 10), da don Marco Garuti parroco a Scanello (l’11), da don Fabio Brunello parroco di Monterenzio (il 12), da don Enrico Peri parroco di Loiano (il 13), da monsignor Stefano Ottani parroco di San Bartolomeo e San Gaetano in Bologna (il 14), da don Riccardo Mongiorgi parroco di Castel de’ Britti, Mercatale e Pizzano (il 15).
Dal 7 al 15 nella sala di accoglienza del santuario ci saranno uno stand gastronomico e una pesca di beneficenza. Nel pomeriggio del 9, dalle 14 alle 19, ci sarà un servizio di pulmino dalla Val Piola al santuario. Sabato 15, alle 17.30, spettacolo gratuito di burattini a cura della Compagnia di Fuori Porta (ex Pavaglione). Per chi non conosce il Monte delle Formiche sarà l’occasione di vederne le bellezze con panorami mozzafiato, il piccolo e suggestivo museo del santuario, l’antica grande cisterna, restaurata nel 1887, che era in uso del castello distrutto dai bolognesi nel 1296, e godere del fresco dei boschi.

Giancarlo Fabbri

 
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Leggere il "Carlino" è anche divertente

Post n°22 pubblicato il 30 Agosto 2012 da fabbri.giancarlo

Bologna

Da un po’ di tempo leggere il “Quotidiano Nazionale” (“QN”) – una sorta di assemblaggio tra i giornali “Il Giorno” di Milano, “il Resto del Carlino” di Bologna e “La Nazione” di Firenze – di cui “Carlino Bologna” è un inserto come il “Quotidiano Sportivo (QS) – oltre che informativo è anche divertente. Un esempio che come minimo solleva qualche sorriso è (purtroppo) la notizia del decesso di una bambina, di 12 anni, a Teste de Buch a 60 chilo-metri da Bordeaux (Francia).
La notizia è stata data da “QN”, lo scorso 28 agosto a pagina 17, con titolo: «Scivola nella buca in spiaggia. Soffocata dalla sabbia a 12 anni. Ragazzina di Como stava scavando per gioco sull’arenile». Soltanto che il testo dell’articolo riferisce che la bambina era rimasta seppellita nella galleria da lei stessa scavata in una duna di sabbia, chiamata Pyla, che è la più imponente d’Europa. Infatti il giornalista riferisce che «secondo quanto hanno riferito al-la polizia i testimoni, la ra-gazzina aveva scavato una sorta di tunnel lungo un paio di metri nella base della duna, fino a che - per la pressione che gravava sulle pareti vista l’al-tezza della duna (106 metri) e il suo peso - la buca, che si apriva sul lato più ripido, è crolla-ta intrappolandola. Quando due turisti che tornavano dalla vicina spiaggia si sono ac-corti del corpo semisommerso dalla sabbia e l’hanno tirata fuori, era troppo tardi».
Si potrebbe sorridere pensando, giustamente, che il titolista abbia solo dato una scorsa al pezzo scambiando un tunnel (orizzontale) per un pozzo (verticale). Ma vien da ridere a vedere che l’errore del titolo è poi stato riprodotto visivamente da un disegno dove si vede una ragazzina armata di paletta (e di braccia evidentemente molto lunghe) che scava un pozzo fondo un metro e venti (la sua altezza o poco più) per poi precipitarvi dentro. Non vi faccio vedere le immagini perché sul “QN” c’è scritto, molto in piccolo: «Nessuna parte del quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici e digitali». Ma chiunque può fare una verifica sul “QN” del 28 agosto.

 
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La politica è l’arte di arrampicarsi sugli specchi

Post n°21 pubblicato il 29 Agosto 2012 da fabbri.giancarlo
Foto di fabbri.giancarlo

Castenaso (Bologna)

In questi giorni il consigliere comunale Giovanni Marzaduri, ex Ds poi ex “Marchi Sindaco” e ora nel gruppo misto, ha ribadito di aver aderito alla lista civica “Il Faro” prima di entrare nella lista civica di centrodestra. Ma sembra possibile che Marzaduri non sapesse che dopo mesi di trattative per fare la nuova lista, e tre giorni dopo la sua “adesione”, l’amico Marchi si sarebbe “sposato” col centrodestra?
Da qualche giorno a Castenaso (Bologna) tra tifosi e avversari delle varie fazioni politiche c’è un dibattito in corso utile come il sapere se è nato prima l’uovo o la gallina. Ossia il sapere se l’ex Ds – dimessosi dal gruppo consiliare di maggioranza nel marzo 2009 (con tre mandati consecutivi, dal 1995 al 2009), poi ex consigliere del gruppo civico di centrodestra (dal 2009, poi uscito anche da questo alla fine del luglio scorso per aderire al gruppo misto costituito dall’ex consigliere Pd Paolo Angiolini) – aveva aderito o no alla lista civica “Il Faro”.
Tutto nasce da una dichiarazione di Marzaduri riportata dal “Carlino” del 4 agosto scorso: «Sono nato di sinistra, lo sono ancora, ma non condivido che i partiti come il Pd interpretano la politica richiedendo la tessera. Per questo non ho mai voluto aderire e scelsi prima di unirmi ai civici del Faro e poi alla lista di minoranza Marchi sindaco con cui ho instaurato un rapporto importante e positivo (…)».
La dichiarazione di aver aderito alla lista civica “Il Faro”, però, non è piaciuta a Dario Chiletti e Gian Giacomo Mascagni (del comitato “Per Villanova”) che nel 2004 furono tra i fondatori della lista con Andrea Marchi (poi candidato sindaco), Lino Trotta, Maurizio Caselli e altri. Con il comitato che chiedeva a Marzaduri di smentire la sua supposta adesione a “Il Faro”. E, nel “Carlino” del 28 agosto, ribadiscono che «finché la lista il Faro è stata in essere Marzaduri ha sempre fatto parte dei Ds. Poi nel 2009, quando è nata la lista Marchi sindaco, è passato di là, ma del Faro non ha mai fatto parte». Con Marzaduri che ha poi replicato ricordando un articolo del “Carlino” pubblicato il 28 marzo 2009 dove lui stesso diceva di «essersi dimesso dal gruppo di maggioranza per aderire alla lista civica di Marchi che era il Faro».
Non me ne voglia Marzaduri ma non è molto convincente. E bisogna capire di che “faro” si stia parlando; anche sul logo della lista civica di centrodestra “Marchi Sindaco – Uniti per Castenaso” c’è un piccolo faro diverso da quello della lista civica. Per fare un po’ di storia il 4 marzo 2009 venne annunciata la candidatura a sindaco di Marchi, per “Il Faro” con un comunicato firmato dal portavoce Sandro Nanetti; ma non dai due consiglieri in carica Lino Trotta e Maurizio Caselli.
Il 28 marzo 2009 sul “Carlino” Marzaduri annunciava l’adesione a “Il Faro” di Marchi. Tre giorni dopo, il 31 marzo, il “Carlino” riferiva del matrimonio di Marchi col centrodestra. Lo stesso giorno i consiglieri de “Il Faro” riferivano di aver «appreso con stupore dalla stampa che Marchi avrebbe deciso di sposare il centrodestra». Per concludere: è possibile che Marzaduri non sapesse che tre giorni dopo la sua “adesione”, a “Il Faro”, Marchi si sarebbe “sposato” col centrodestra? E se si, da uomo di sinistra, perché dopo non ne prese le distanze?

 
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Il 5 settembre i risultati del concorso per piazza Bracci

Post n°20 pubblicato il 27 Agosto 2012 da fabbri.giancarlo
Foto di fabbri.giancarlo

San Lazzaro (Bologna)

Il prossimo 5 settembre si conosceranno i risultati della prima fase del concorso di idee per la riqualificazione del centro di San Lazzaro di Savena (Bologna); una vasto quadrante che comprende piazza Bracci, le pertinenze del palazzo comunale e la sua corte, il parco 2 Agosto, e porzioni delle vie Emilia, San Lazzaro, Repubblica e Rimembranze.
In quel giorno si conosceranno i risultati del voto popolare, espresso dal 2 al 5 agosto in occasione dei giorni della 182esima “Fiera di San Lazzaro”, sul gradimento dei bozzetti esposti relativi le varie proposte presentate da 78 tra urbanisti e architetti di tutta Italia finora coperti da anonimato. Di queste solo una, la 37, è stata esclusa dal concorso per non aver rispettato tempi e modi nel presentare la documentazione.
Sempre il 5 settembre saranno resi noti i nomi dei cinque finalisti scelti da una commissione tecnica d’esame composta dagli architetti Andrea Mari (dirigente comunale responsabile all’urbanistica), Marco Prodi e Monica Tinarelli, e dagli ingegneri Vincenzo Abenante e Angelo Mingozzi. La designazione avverrà alle 10, in seduta pubblica, con l’apertura delle buste contenenti le generalità e la documentazione dei proponenti, che si terrà nella Sala di Città del municipio.
Nella seconda fase del concorso di idee i cinque finalisti dovranno poi presentare, entro il prossimo 4 novembre, elaborati più dettagliati di sviluppo delle idee presentate. A seguire con un’altra seduta pubblica verrà proclamato il vincitore, studio associato o singolo concorrente, che entro i 60 giorni successivi dovrà produrre gli elaborati necessari al completamento del progetto preliminare.
Il concorso era nato nel 2011 con la partecipazione del Comune a un bando regionale, per il recupero di aree urbane degradate, risultando tra i 19 selezionati sulle 105 proposte inviate alla Regione, e ottenendo un contributo di 30 mila euro. Sono poi stati indetti incontri pubblici come laboratorio di urbanistica partecipata, coordinati dall’architetto Alessandro Tugnoli nelle vesti di facilitatore, coadiuvato degli ingegneri Claudio Spalletti e Fernanda Canino. Lo scorso 4 maggio si è infine giunti alla sintesi e alla firma di un documento, da parte dei cittadini, che hanno fissato i paletti e le linee guida alle quali si sono dovuti attenere gli architetti partecipanti al concorso di idee. Il centro di San Lazzaro sarà quindi ridisegnato, e riqualificato, ma non stravolto. Per saperne di più è possibile accedere al materiale che è stato inserito nel sito del Comune: www.comune.sanlazzaro.bo.it.

 
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