Creato da fabbri.giancarlo il 08/08/2012
Giancarlo Fabbri giornalista freelance
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Messaggi di Agosto 2013
Bologna
Mauro Maggiorani, personaggio di spicco nel panorama culturale di San Lazzaro (Bologna), dove risiede, insegna storia all’Università di Bologna e collabora con la Soprintendenza archivistica per l’Emilia-Romagna. Dopo tanta storia, con la pubblicazione di numerosi saggi: volumi, ricerche e articoli di argomento storico, il docente si è infine cimentato nel suo primo romanzo dove, come in un giallo storico, miscela l’oggi agli anni del fascismo e dell’immediato dopoguerra.
Il libro a titolo “Ballata del tempo sottile”, edito da Gremese, verrà presentato dallo stesso Maggiorani alle 18.30 di mercoledì 4 settembre nella Libreria Coop Ambasciatori di via Orefici 19 a Bologna. Con l’autore ci saranno il giornalista de “La Repubblica”, Luca Sancini, e lo scrittore, drammaturgo e docente Gianni Cascone di “Grafio”. Con quel “tempo sottile” come impalpabile «linea d’ombra che separa ciò che è stato da ciò che è adesso: una cortina incerta e provvisoria in cui, talvolta, il passato può rivivere nel presente».
Come spiega l’editore in una presentazione «il romanzo è ambientato a Bologna dove, nella primavera del 2006, il protagonista del racconto Niccolò Leonardi, giovane storico come Maggiorani, è immerso nelle sue inquietudini. Sulla sua strada irrompe poi Leandro Zaniboni, un tipografo sessantenne tormentato da alcune domande: chi uccise suo nonno nel 1945? Cosa successe a lui, bambino, dopo quella morte? Qual è la sua vera identità? Muovendo da questi interrogativi si dipana il romanzo che conduce il lettore in un viaggio dall’Italia all’Irlanda. Sarà infatti nella cittadina di Cork che il tempo si ricongiungerà dando un senso alla vicenda umana di Leandro e, anche, a liberare Niccolò dai suoi assilli. Una lettura coinvolgente e ricca di colpi di scena».
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Carissimi amici vicini e lontani
Vi prego di scusarmi se trovate errori di battitura nei miei post o blog. Non sono di destra ma da due giorni la destra mi manca sono costretto a scrivere con la sinistra. Ho provato anche a scrivere a mano, con la man manca, ottenendo un incomprensibile scrittura extraterrestre.
Quest’anno non sono riuscito a spedire a nessuno la solita cartolina da Passo Rolle. Due giorni dopo l’arrivo sul Passo, all’Hotel Venezia, ero già al pronto soccorso del Maggiore di Bologna. In ogni caso, con la foto, vi mando un fresco ricordo delle mie vacanze estive tanto attese.
Statemi sempre bene.
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L’artista e maestro maranese Cesarino Chili in occasione di una sua mostra personale
Castenaso (Bologna)
Ultimi giorni per poter partecipare al concorso d’arti visive “Città di Castenaso” dedicato alla memoria dell’artista e maestro maranese Cesarino Chili”. Concorso che era già stato annunciato, in marzo, dall’assessore alla cultura di Castenaso (Bologna), Giorgio Tonelli, all’inaugurazione di una mostra per ricordare l’artista scomparso lo scorso 30 ottobre. Le opere possono essere consegnate alla Biblioteca comunale Casa Bondi, in via XXI ottobre 7, dal 2 al 7 settembre il sabato dalle 10 alle 12 e dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 19.
Per informazioni: Biblioteca, 051.788025; Pro Loco, 051.6049134; http://www.comune.castenaso.bo.it (sito dove è possibile scaricare il bando). In premio ci sono 500 euro, e segnalazione per una mostra personale, per il primo; 200 euro per il secondo e 100 per il terzo classificato. Premi speciali per opere di giovani artisti tra 9 e 15 anni e per opere sul tema “Castenaso e il suo territorio: storia, cultura e paesaggio”.
Le opere partecipanti saranno esposte nella Sala di Consiglio del municipio in occasione della “Festa dell’uva”, dal 13 al 16 settembre, e a Marano, il 21 e 22 settembre, nel centro culturale “La Scuola” in occasione della “Festa contadina”. La premiazione degli artisti vincitori e dei segnalati è prevista per le 17.30 di sabato 14 settembre.
Il concorso a tema libero, aperto alle varie tecniche pittoriche, è stato organizzato dall’associazione “Frazione Viva”, dal circolo “La Stalla”, dal Gruppo pittura di Marano e dalla famiglia Chili, con il patrocinio di Pro Loco, Comune, Provincia, Regione.
Cesarino Chili, un personaggio a Marano dove viveva con la moglie Fidenza e il nipote Riccardo. Tanti lo conoscevano come capomastro edile poi lo hanno visto maestro, artista del pennello quando tenne la prima esposizione a Castenaso. Furono infatti molti i ragazzi che dopo gli chiesero di insegnare loro a dipingere e così, nel 1989, nella saletta comunale di Marano, in piazza Mandini, nacque una scuola di pittura, «un po’ alla don Milani – riferiva Fabio Pellizotti che ne prosegue l’attività – dove si condividevano i colori e la matita. Un personaggio, nato il 9 luglio del 1927, che fu dunque al fianco dei suoi giovani allievi artisti, come volontario, fino quasi alla fine dei suoi 85 anni».
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Don Severino Stagni accanto alla venerata icona della Madonna dei Boschi
Pianoro (Bologna)
La pestilenza del 1630, di manzoniana memoria, solo a Bologna fece quindicimila morti, senza contare quelli del contado, risparmiando le due parrocchie confinanti di Santa Cecilia della Croara, nel Comune di San Lazzaro, e dei Santissimi Pietro e Girolamo di Rastignano nel Comune di Pianoro. A seguito di questo evento, definito miracoloso, secondo la tradizione popolare i fedeli delle due parrocchie nel XVII secolo edificarono, alla Croara accanto alla Dolina della Spipola, un piccolo ma suggestivo oratorio dedicandolo alla Madonna dei Boschi, come ringraziamento per la scampata pestilenza.
La chiesetta della Croara, immersa in un bosco di roverelle nel Parco regionale dei gessi, custodisce l’originale in affresco, di autore ignoto, di immagine allattante della “Vergine Madre” (tecnicamente “Virgo Lactans”). Icona venerata non solo nella parrocchia sanlazzarese, che ne conserva una copia su tela con fioriera e la festeggia in giugno, ma anche in quella pianorese che la onora nel mese di settembre con l’attesa, e tradizionale, “Festa della Madonna dei Boschi”.
Festa che prenderà il via, alle 21 del 5 settembre, con l’arrivo della venerata immagine della Vergine in piazza Piccinini, a Rastignano seguita dalla messa e dalla processione fino alla chiesa dei Santi Pietro e Girolamo. Questa è infatti la festa più importante della parrocchia, retta da don Severino Stagni, nel duplice aspetto religioso e di sagra paesana come momenti di incontro utili a livello pastorale e, anche, civile con l’incontro dei residenti della frazione col sindaco, Gabriele Minghetti, previsto per le 21 del 13 settembre.
Per la parte liturgica le funzioni proseguiranno tutti i giorni fino a domenica 15 settembre con messe e rosari. La sagra paesana si svolgerà nei giorni 6, 7, 8, 13, 14 e 15 settembre, dalle 18.30, con stand enogastronomico, hostaria, birreria, mercatino, mostre e pesca di beneficenza; alle 21 esibizioni, concerti e spettacoli Alle 13 di domenica 15 grande tavolata comunitaria con la festa che sarà chiusa alle 17 con un rosario e il saluto di congedo alla sacra immagine.
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L’attore dialettale e burattinaio Pier Luigi Foschi dialoga col suo Fagiolino
Bologna
Proseguono fino a settembre, i giovedì alle 21, le recite con burattini a ingresso libero a Villa Paradiso in via Emilia Levante 138 a Bologna. Gli spettacoli, organizzati dal centro sociale “Villa Paradiso” affiliato all’Ancescao, con patrocinio del Comune di Bologna, sono messi in scena dalla compagnia La Garisenda di Ozzano. Un’associazione culturale, per la salvaguardia delle tradizioni petroniane, presieduta dall’attore dialettale e burattinaio Pier Luigi Foschi. Per informazioni: http://www.teatrolagaridenda.com; 051.544023; 393-3541670.
Come ricorda lo stesso Foschi assistere agli spettacoli di burattini ha effetti terapeutici. «Solo qui da noi a Villa Paradiso, famosa stazione di cura umorale – precisa il burattinaio –, la cura è naturale indolore e piacevole. Si assume una volta la settimana, il giovedì dopo cena, non ha alcuna controindicazione, è adatta a tutte le età, dona il buonumore, rigenera il cuore e la tendenza a ridere, rinfresca, dona salute ai polmoni, ridona la tranquillità e toglie il male ai piedi. La risata sana – prosegue il capocomico – è profondamente curativa e tra i terapisti ci teniamo a sottolineare la presenza dell’illustrissimo dottor Balanzone, con gli aiutanti Fagiolino e Sganapino. La cura si prende per via oculare e auricolare, consiste in pezzi di legno e stoffa che manovrati sapientemente producono sensazioni di gioia, buonumore, allegria, voglia di vivere. La cura aiuta a ridurre danni da stress e a dimenticare problemi, affanni, dispiaceri e ogni altra sorta di malinconie. L’effetto – conclude Pier Luigi Foschi – può durare alcune ore, o giorni, ma la cura completa di un’estate, ha un esito molto più duraturo. E poi, il che non guasta, la cura è gratuita… ma non si rifiutano le offerte».
E, a pensarci bene, come si fa a rifiutare una terapia del genere?
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Inviato da: cassetta2
il 29/06/2023 alle 18:20
Inviato da: RavvedutiIn2
il 04/11/2019 alle 20:39
Inviato da: bettubettu
il 11/03/2019 alle 18:39
Inviato da: gesu_risortoannunz1
il 20/04/2016 alle 18:46
Inviato da: carlamieir19
il 10/04/2016 alle 20:47