Creato da fabbri.giancarlo il 08/08/2012
Giancarlo Fabbri giornalista freelance

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Messaggi di Ottobre 2013

L’Arci prende tutti per la gola con la “Sagra dei Sapori”

Post n°422 pubblicato il 31 Ottobre 2013 da fabbri.giancarlo
 

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San Lazzaro (Bologna) 

L’Arci di San Lazzaro prende tutti per la gola chiudendo il 2013 con la “Sagra dei Sapori” che unisce in una le precedenti, e apprezzate, sagre della lasagna e del cinghiale. Dal 31 ottobre al 3 novembre gli chef dell’Arci, in via Bellaria 7, propongono la cucina tradizionale bolognese con ingredienti e prodotti di stagione rustici e saporiti.
Ampio il menù per accontentare proprio tutti. Sette i primi con lasagne e pappardelle al cinghiale, risotto ai funghi, pasta e fagioli, tagliatelle al ragù, spaghetti alla chitarra della sagra e triangolini di pasta fresca ripieni. Dodici i secondi piatti con polente, fritti, fiorentine, salsicce, scaloppine di cinghiale ai funghi, crescentine e il saporito tagliere del buongustaio. Poi contorni, bevande, vini scelti e ruota della fortuna.
Giovedì 31 ottobre e sabato 2 novembre, apertura del ristorante alle 19; venerdì 1 e domenica 3 novembre apertura alle 11, per l’asporto, alle 12 per il servizio ai tavoli e alle 19. Questa sarà anche l’ultima sagra che si terrà nei locali del bocciodromo perché per le prossime il circolo Arci di San Lazzaro metterà a disposizione la nuova struttura che sostituirà per sempre il vecchio e poco confortevole RistoTenda.

 
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Strafalcioni segnaletici da… collezione

Post n°421 pubblicato il 31 Ottobre 2013 da fabbri.giancarlo
 

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San Lazzaro (Bologna) 

Nella foto, in alto a destra, è in evidenza il cartello segnaletico posto sulla via Emilia, a San Lazzaro (Bologna), circa 150 metri prima della rotatoria “Lavoratori licenziati per rappresaglia” provenendo da est, o da Imola per intenderci meglio.
Cartello che indica correttamente più avanti il centro di San Lazzaro, a sinistra via Poggi, a destra invece la direzione per la tangenziale e le autostrade (A1, A14), e per le strade provinciali (SP 31, SP 253). C’è però qualcosa che chi ha progettato il cartello non ha tenuto in debita considerazione: anche la via a destra è intitolata a Paolo Poggi che fu sindaco socialista di San Lazzaro dal 1951 al 1970.
Dato che lo spazio c’era, e lo si può ancora fare con gli attuali adesivi, si poteva aggiungere l’indicazione “sud” sotto la scritta via Poggi, e su una sola riga, a destra sopra la tabella di tangenziale e autostrade, la scritta: “via Poggi nord.
E a vedere certi cartelli segnaletici, o comunque stradali, ma non solo a San Lazzaro, ci si può meravigliare che nessuno abbia pensato a raccogliere gli strafalcioni in un bel volume fotografico. E dire che ci sono delle vere “chicche”. A volte vien da pensare che certi cartelli vengano pensati per dirottare, o fuorviare, chi non è del posto e quindi non conosce le strade. Un po’ come facevano un tempo i partigiani, spostando i cartelli segnaletici stradali, per inviare i soldati tedeschi su direzioni sbagliate al fine di sabotarne o rallentarne le azioni militari.

 
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“Sagra del tortellino” in parrocchia per il Ramazzini

Post n°420 pubblicato il 31 Ottobre 2013 da fabbri.giancarlo
 

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Le applaudite “Ramazzine” volontarie generose di San Lazzaro… più due maschietti

San Lazzaro (Bologna)

La sezione sanlazzarese dell’onlus Istituto “Ramazzini” ha già aperto le prenotazioni per la “Sagra del tortellino” che si terrà alle 12.30 di domenica 17 novembre nel circolo parrocchiale Zinella, di fianco alla chiesa di San Lazzaro, in via San Lazzaro 2. Per partecipare al pranzo è richiesto un contributo minimo di 25 euro per gli adulti e a 10 euro per i bambini fino ai 12 anni di età; per l’asporto si richiede un’offerta minima di 18 euro. Il menù proposto dai volontari del “Ramazzini” comprende: antipasto, tortellini in brodo, arrosti misti con patate fritte, dolci, frutta, acqua, vino e caffè. Prenotazione obbligatoria, anche per l’asporto, ai numeri: 327-7390870 (Teresa); 327-0540846 (Paolo).
A partecipare c’è una sicurezza, quella degli applausi che hanno ottenuto, nelle edizioni scorse della sagra, il menù preparato dalle sapienti mani delle socie sanlazzaresi, così come i piccoli e saporiti tortellini, Sarà anche l’occasione per conoscere le iniziative del 2014, della sezione presieduta da Paolo Nicoli, di prendere conoscenza delle attività del centro di ricerca “Cesare Maltoni” di Bentivoglio, di quelle del poliambulatorio di via Libia, sui risultati ottenuti, sull’importanza di uno stile di vita corretto e di periodiche visite mediche di controllo.
Infatti l’onlus “Istituto Ramazzini”, fondato da Cesare Maltoni, da oltre due decenni prosegue la sua intensa attività di ricerca sui tumori, e sulle malattie professionali, e per la loro prevenzione al motto di Bernardino Ramazzini: “prevenire è meglio che curare.
Infatti per sostenere le meritevoli attività dell’onlus, la sezione locale gestisce il negozio “Le Ramazzine” in via Milano 2/b, che mette in vendita a buon prezzo abbigliamento, oggetti e generi vari, donati da sostenitori e aziende, aperto il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30, e il mercoledì, giovedì e sabato dalle 9 alle 12.30. Il sabato mattina “Le Ramazzine” sono anche in piazza Bracci, se non piove, in occasione del mercato settimanale.

 
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In un libro la vita inquieta di Mario Nanni

Post n°419 pubblicato il 29 Ottobre 2013 da fabbri.giancarlo
 

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Nelle foto Mario Nanni e la copertina del libro 

Bologna 

La Sala delle Colonne nella sede centrale dell’Emil Banca, a Bologna in via Mazzini 152, alle 17.30 di giovedì 31 ottobre ospiterà il libro “Mappa di una vita inquieta”, di Clara Ghelli, biografia dell’artista Mario Nanni. Oltre all’autrice saranno presenti il direttore generale di Emil Banca, Daniele Ravaglia, e l’assessore alla cultura di Monzuno, Ermanno Pavesi. A illustrare la vita e le opere di Nanni sono previsti interventi di Monica Miretti, Stelio Stella, Gian Luigi Zucchini con le conclusioni affidate a Beatrice Buscaroli.
Mario Nanni è nato in Toscana, nel 1922, ma dagli anni ‘40 risiede a Monzuno e Bologna. Presente in molteplici manifestazioni, nazionali e internazionali, ebbe una sala alla Biennale di Venezia del 1984 e un’antologica alla Galleria d’Arte Moderna (Gam) di Bologna nel 1985. Il 25 aprile 2000, coincidenza di date, ha ricevuto il premio internazionale “Guglielmo Marconi”. Infatti dopo dieci anni l’artista era stato incaricato dal Comune di San Lazzaro di realizzare il manifesto per le celebrazioni del 25 aprile.
Alla presentazione del manifesto Nanni mise le mani avanti: «Non chiedetemi di spiegare i significati del bozzetto per il manifesto. Sono infatti convinto che un artista non sa spiegare il proprio lavoro. Tutti partono da un progetto che poi si evolve strada facendo. Non ho voluto raffigurare direttamente le sofferenze e le lotte ma ho lasciato questo compito alla forza del colore che, col rosso, è vita e sangue. Ho poi accettato l’invito per il bozzetto, quasi come una sfida – disse Nanni –, anche perché io stesso feci parte di una brigata partigiana sull’Appennino in un periodo difficile e drammatico per noi tutti».
Mario Nanni, osserva l’autrice della biografia, è un artista poliedrico che si è distinto con le sue opere nella seconda metà del secolo scorso. La vita dell’uomo e dell’artista si intrecciano riflettendosi l’una con l’altra. I ricordi dell’infanzia trascorsa a Monzuno, la tragedia della guerra, gli anni della resistenza prendono corpo, nel libro che viene presentato, anche attraverso alcuni scritti dello stesso artista.

 
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Venti giorni di burattini dentro e fuori dalle quinte

Post n°418 pubblicato il 28 Ottobre 2013 da fabbri.giancarlo
 

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L’attore e burattinaio Pierluigi Foschi de La Garisenda accanto alla sua “baracca” (o “casotto”) 

Ozzano (Bologna) 

Sin dai secoli scorsi i burattini della tradizione bolognese, anche se hanno la testa di legno, hanno in sé il potere di attirare e divertire tutti, grandi e piccoli cittadini di ogni cultura e ceto sociale. I burattini piacciono ai bambini perché sono maschere, zanni, giullari, pagliacci. Piacciono anche agli adulti di tutte le età perché, come fu per il Teatro dell’Arte, rappresentando caratteri e difetti dei vari strati della società spesso dicono verità scomode irridendo i potenti di turno.
E alle teste di legno Ozzano (Bologna) dedica il terzo “Festival dei Burattini” che si svolge dal 3 al 23 novembre per la promozione, e la conoscenza, del teatro di figura come patrimonio popolare e culturale. Un festival che non comprende solo recite ma anche un convegno, conferenze e laboratori creativi tutti a ingresso libero e gratuito.
Questo evento è organizzato dall’associazione culturale ozzanese La Garisenda, presieduta dall’attore e burattinaio Pierluigi Foschi con il patrocinio di Regione, Provincia, Comune e Proloco di Ozzano e dell’associazione nazionale Uilt. La direzione artistica è di Pierluigi Foschi e Magda Ignat. Per informazioni: 051.796416; 338.2709023; info@teatrolagarisenda.com; http://www.teatrolagarisenda.com
Il festival prenderà il via alle 16 del 3  novembre, nella sala Città di Claterna di piazza Allende 18, con un convegno sull’importanza del burattino e del teatro di figura in educazione a cura del professor Mariano Dolci, del dottor Giampaolo Borghi consulente scientifico e assessore alla cultura di Argelato, e del burattinaio Romano Danielli. A seguire rinfresco e spettacolo “Le fiabe di Leonardo”, prodotto da La Garisenda, con il commento musicale dal vivo di Riccardo Farolfi.
La sala Città di Claterna di piazza Allende, nel palazzo della cultura ospiterà altri spettacoli alle 18 del 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 12 novembre; alle 16 del 10 laboratorio di costruzione di burattini a cura di Magda Ignat. Il 16 e 23 novembre, alle 17, gli spettacoli si terranno, invece, nella nuova sala Raparelli di via degli Orti 16 sede della Proloco ozzanese.

 
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