Creato da fabbri.giancarlo il 08/08/2012
Giancarlo Fabbri giornalista freelance

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Messaggi di Agosto 2015

Due grandi cene e un pranzo finale col “Torneo del Tortellone”

Post n°858 pubblicato il 31 Agosto 2015 da fabbri.giancarlo
 

Volontari Auser nella sala Arcipelago a servire i tortelloni della solidarietà

Volontari Auser nella sala Arcipelago a servire i tortelloni della solidarietà

Pianoro (Bologna)

Il 4 e 10 settembre a cena alle 20, e il 13 settembre a pranzo alle 12, si andrà a tavola nella sala Arcipelago del centro sociale “1° Maggio” di Pianoro, in via Resistenza 201, in occasione della terza edizione del “Torneo del Tortellone”. Una competizione casereccia e gastronomica organizzata dalla sede locale dell’associazione di volontariato Auser, e dal “1° Maggio”, col patrocinio del Comune e il sostegno di Coop Adriatica e di Ecu. Un torneo che mette in competizione tra loro località e associazioni pianoresi, e non soltanto, dando a tutti l’occasione di tre appuntamenti a tavola che vedranno i tortelloni, burro e oro o burro e salvia, come primo piatto per un menù a scelta; obbligatoria la prenotazione ai numeri: 328-7655609; 338-4217869.
Dopo il successo di due anni fa a Pianorello, e dell’anno scorso nella sala Arcipelago, torna quindi il torneo aperto a sfogline e sfoglini, dalle mani d’oro, impegnati in questi giorni a preparare tortelloni, con le loro ricette speciali per il ripieno, aspirando alla vittoria e al titolo di regine, o re, del tortellone. Tortelloni che saranno quindi preparati e cucinati per l’occasione e giudicati da una giuria di esperti. Premi a sorpresa con un montepremi più o meno consistente in base al numero dei partecipanti; con più sono e più ricchi saranno i premi in palio. In ogni caso le iscrizioni alla sfida tra sfogline, massaie e arzdoure per la terza edizione del “Torneo del Tortellone” stanno per chiudersi; per ogni eventuale informazione rivolgersi ai numeri telefonici già citati.
Auser e “1° Maggio” saranno impegnate anche sabato 5 e domenica 6 settembre, con distinte iniziative, in occasione del settimo “Pianoro Busker’s Festival” e della concomitante festa del volontariato a titolo “Volontassociate”. Infatti il 5 dalle 17 e il 6 dalle 10 alle 21.30 per le vie del centro di Pianoro capoluogo ci saranno stand e banchetti delle associazioni locali, stand gastronomici, bar e ristoranti per tutti i gusti (anche la sala Arcipelago del “1° Maggio” sarà a disposizione per la cena del 5 e per il pranzo e la cena del 6 settembre), negozi aperti e servizio di navetta a fare la spola dai parcheggi al centro e viceversa.
Il “Pianoro Busker’s Festival” è organizzato dal “Comitato dei commercianti di Pianoro” in collaborazione con il Comune. E anche l’Auser coglierà l’occasione, come faranno tutte le associazioni di volontariato sociale, sportivo e culturale di Pianoro, di partecipare con un proprio gazebo informativo per illustrare le sue varie attività a favore degli anziani, e non solo, degli enti pubblici e della comunità.
Sempre a Pianoro l’associazione “Myrmica” ha organizzato per il 12 settembre una nuova edizione del “Rimescolone”, palio sportivo a squadre rappresentanti le varie frazioni e il capoluogo, che vedrà atleti e appassionati impegnati in molti tornei di varie discipline sportive.

 
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Anche dal pianorese alla “Camminata dei Bersaglieri”

Post n°857 pubblicato il 29 Agosto 2015 da fabbri.giancarlo
 

Nella foto il monumento, la sua realizzazione e l'inaugurazione

Nella foto il monumento, la sua realizzazione e l’inaugurazione

Pianoro (Bologna)

Anche il Comune di Pianoro, assieme alla Proloco e all’Avis Podistica pianoresi, parteciperanno, venerdì 4 settembre, alla prima “Camminata dei Bersaglieri” per il cippo di Poggio Scanno con partenza alle 18 da Casola Canina. Località della Val di Zena nei pressi di Botteghino di Zocca, o San Salvatore di Casola, raggiungibile da via Calvane. Tra andata e ritorno la passeggiata, su percorsi particolarmente ricchi di suggestioni naturalistiche e panoramiche, non dovrebbe impegnare più di novanta o cento minuti; consigliato un abbigliamento comodo.
La camminata, organizzata per la prima volta a Mercatale di Ozzano in occasione della “Fiera di San Simone”, già “Fiera degli Schioppi”, ha soprattutto lo scopo di ricordare la gloriosa battaglia combattuta dai bersaglieri, il 19 aprile del 1945. Ultimo scontro a fuoco militare tra eserciti, sul suolo italiano, che permise due giorni dopo la liberazione della città di Bologna dall’occupazione tedesca e dal nazifascismo. Come ho già scritto in contemporanea alla partenza da Casola Canina, versante pianorese, da Mercatale prenderà il via un’altra colonna di camminatori e a Madonnina di Poggio Scanno, sul crinale spartiacque tra le valli Idice e Zena, al confine tra i comuni di Ozzano e Pianoro, i partecipanti saranno accolti dai bersaglieri accanto al cippo inaugurato lo scorso 19 aprile 2015 per commemorare la gloriosa ultima battaglia che si combatté sul territorio pianorese già pesantemente devastato dall’assestarsi del fronte, per sei lunghissimi mesi sulla Linea Gotica.
Nello scontro a fuoco svoltosi tra i militari tedeschi, che mantenevano una postazione dominante, e i bersaglieri del battaglione “Goito”, fu ferito il sergente Luigi Sbaiz che guidava una squadra in avanzamento verso Bologna. Strisciando sul terreno cercò egli stesso di amputarsi una gamba maciullata con un pugnale, e di fermare l’emorragia, non riuscendovi ordinò a uno dei suoi uomini di liberarlo dell’arto. Pur ferito e sanguinante il graduato rincuorò i suoi bersaglieri incitandoli all’attacco della postazione tedesca vinta infine, poco dopo, con lanci di bombe a mano. E il 21 aprile, mentre i suoi bersaglieri entravano nella Bologna appena liberata, Luigi Sbaiz (1918-1945), Medaglia d’oro al Valor Militare alla memoria, spirava all’ospedale da campo.
Da un certo punto di vista la “Camminata dei Bersaglieri” richiama alla memoria la “Fiera degli Schioppi”, un tempo mercato di armi da fuoco oltre che di merci varie e bestiami, riproposta a Mercatale oltre vent’anni fa come mostra mercato di militaria e occasione per le forze armate e le varie associazioni combattentistiche di farsi conoscere. Ma come purtroppo capita questa bella iniziativa, anche dal punto di vista storico, fu abbandonata per motivi assicurativi e ………. burocratici.

 
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Un breve ricordo di Estenio Mingozzi, poeta, scrittore, architetto

Post n°856 pubblicato il 28 Agosto 2015 da fabbri.giancarlo
 

Estenio Mingozzi nel suo studio alla Pulce di San Lazzaro

Estenio Mingozzi nel suo studio alla Pulce di San Lazzaro

San Lazzaro (Bologna)

Estenio Mingozzi è una di quelle ammirevoli persone di cui ho scritto spesso e volentieri descrivendolo, pur architetto famoso e apprezzato, come poeta, scrittore e amante dell’arte. Tante volte sono stato nel suo studio immerso nel “Parco dei cavalli”, al Gese di San Lazzaro, per discutere di arte e letteratura e per leggere in anteprima i suoi racconti e le sue poesie raccolte in libri che prestampava da sé prima di darle all’editore. Mi diceva di aver piacere di conoscere il mio parere. Ed è per questo che purtroppo, oggi, ho il grande dispiacere di scrivere queste righe per salutare una persona, un amico, che ammiravo.
Socialista per convinzione e tradizione familiare, nipote del deputato socialista Gaetano Pilati, ucciso dai fascisti a Firenze nel 1925, è stato sempre appassionato d’arte, di letteratura e di cavalli. Ufficiale nella seconda guerra mondiale si definiva un «deportato volontario». Infatti dopo l’8 settembre fece un doloroso tour in lager nazisti, tra l’Olanda e la Polonia, per non aver aderito alla Repubblica di Salò. Dicono che il tempo stempera ogni dolore, ogni esperienza traumatica, ma non è sempre così. Ci sono infatti eventi che si imprimono nelle persone, soprattutto alle più sensibili, come un marchio indelebile.
Eventi che Estenio spesso ricordava nelle poesie, e nei racconti, per condannare le atrocità del nazifascismo. Ancora ieri il noto architetto, poeta da sempre, scrittore in età matura, si commuoveva rammentando episodi che aveva reso in forma lirica per non dimenticare. Poesie come “Il cestino del pane”, “Stazione di Varsavia”, “La bandiera” sono alcune delle trentasei liriche che compongono un’intensa raccolta di ricordi vissuti: “Il cestino del pane” (Libroitaliano World, 2007).
Già vincitore della “Farfalla d’oro”, della “Libellula d’oro” e del “Premio Marzabotto”, per la poesia, Mingozzi ha pubblicato molte raccolte di racconti. Come, per i tipi di Marsilio Editore, “L’anima dei cavalli” (1996), “L’anima degli alberi” (1997), “Il mistero di quella bottega” (1999), “La fortezza sul Guadalquivir” (2000), “Le isole della memoria” (2002); prose sempre scritte con una vena poetica.
Nato nel 1921, a San Lazzaro, l’architetto Mingozzi è stato uno degli artefici della ricostruzione e dello sviluppo urbanistico che ha portato l’antico borgo alla sua trasformazione in città; e il principale fondatore del Gese (Gruppo emiliano sport equestri) della Pulce. Estenio Mingozzi, architetto, esteta, poeta e scrittore, deceduto l’altro giorno, nel 2004 fu insignito col “Lazzarino d’oro”, premio istituito proprio quell’anno dal centro sociale e culturale anziani “San Lazzaro Nord” (la storica “Baita”), con patrocinio comunale, come riconoscimento al sanlazzarese vivente che più di altri era emerso nel mondo della solidarietà, delle scienze e delle arti. Ciao Estenio.

 
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Invito alla prima “Camminata dei Bersaglieri”

Post n°855 pubblicato il 27 Agosto 2015 da fabbri.giancarlo
 

Il cippo ricordo della battaglia e la locandina dell'iniziativa della Proloco Ozzano

Il cippo ricordo della battaglia e la locandina dell’iniziativa della Proloco Ozzano

Ozzano (Bologna)

La Proloco di Ozzano invita i tanti che amano la storia locale, e il suo territorio, alla prima suggestiva “Camminata dei Bersaglieri” che alle 18 del 4 settembre prenderà il via dal centro civico di Piazza della Pace, a Mercatale di Ozzano nella Valle dell’Idice, per raggiungere Poggio Scanno. Un rilievo di 343 metri sul livello del mare, sul crinale tra le valli dell’Idice e dello Zena, dove gli escursionisti accompagnati da guide esperte saranno accolti da bersaglieri in servizio e in congedo orgogliosi di raccontare vicende pressoché passate sotto silenzio che nell’aprile del 1945 hanno consentito la liberazione di Bologna.
Dopo l’accoglienza degli elmetti piumati, e la sosta al cippo che dallo scorso 19 aprile ricorda i caduti e i feriti della battaglia lì avvenuta lo stesso giorno del 1945, le guide riaccompagneranno i partecipanti a Mercatale dove riceveranno dalla Proloco Ozzano, una bella medaglia coniata appositamente a ricordo dell’evento. Con la Proloco che invita gli interessati a partecipare a prenotarsi al numero 345-4590599, o alla sezione dedicata sul sito http://www.prolocozzano.it, al fine di una migliore organizzazione della passeggiata storico-naturalistica nella suggestiva vallata dell’Idice con una durata prevista di circa 90 minuti.
A citare Poggio Scanno quasi tutti chiederanno «cos’è?», o «dov’è?». Infatti sulle cartine a scala provinciale questo sito, sconosciuto ai più, è un puntino sul confine tra i comuni di Ozzano e Pianoro, eppure ha poi dato nome al 18° Battaglione “Poggio Scanno” pedina operativa del 3° Reggimento bersaglieri, di stanza a Teulada (Cagliari), il più decorato d’Italia, oggi parte della Brigata meccanizzata “Sassari”. Reggimento che al rientro dal fronte russo fu dislocato in Emilia poi sciolto, dopo l’8 settembre 1943, a seguito dell’armistizio. Elementi dei vari battaglioni parteciparono alla guerra di liberazione, a fianco degli alleati, inquadrati nel gruppo di combattimento “Legnano”che si distinse sul fronte di Bologna e, appunto, a Poggio Scanno.
Il 18 marzo 1945 il “Legnano” era in prima linea e nell’avanzamento verso Bologna la squadra guidata dal sergente Luigi Sbaiz – reduce dal fronte russo – si scontrava con una postazione germanica che in posizione dominante crivellava di mitraglia chiunque si avvicinava. Nell’attacco il graduato venne ferito a una gamba e, dopo aver tentato egli stesso di farlo con un pugnale, ordinò a uno dei suoi uomini di amputargli l’arto maciullato. Sfinito per la perdita del sangue, consentì di essere portato via solo dopo aver raccomandato i propri uomini al comandante di battaglione. Gesto che per i bersaglieri fu la leva che permise di superare il nemico. E il 21 aprile, mentre i commilitoni entravano nella Bologna liberata Luigi Sbaiz, Medaglia d’oro al Valor militare alla memoria, spirava nell’ospedale da campo.

 
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Al via le nuove visite gratuite agli scavi di Claterna

Post n°854 pubblicato il 25 Agosto 2015 da fabbri.giancarlo
 

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Ozzano (Bologna)

Col finire dell’estate a Maggio di Ozzano, sulla via Emilia, tornano i fine settimana di visite gratuite agli scavi nell’antica città romana di Claterna per ammirare la Domus dei Mosaici, la Casa del Fabbro e per scoprire le ultime novità. Infatti la domenica alle 10, nei giorni 6 e 20 settembre e 4 ottobre, e il sabato pomeriggio alle 16, nei giorni 12 e 26 settembre e 10 e 24 ottobre, sarà possibile visitare gratuitamente in loco gli scavi guidati dagli archeologi e dai volontari dell’associazione culturale “Civitas Claterna” che dall’estate del 2005 lavorano nell’area sotto la direzione della Soprintendenza. Le visite sono gratuite ma con prenotazione obbligatoria al 349-4465008 entro le 12 del sabato.
Il ritrovo è ai civici 482-484 della consolare Emilia, la casa gialla a destra andando verso Imola, con ampia possibilità di parcheggiare. Il sito, corrispondente alla fermata “Maggio” è raggiungibile in autobus con le linee Tper 94 (il sabato) e Tper 101 (il sabato e la domenica). Si raccomanda un abbigliamento sportivo, con calzature da trekking, e in caso di maltempo la visita è da considerarsi annullata.
Ma non finisce qui. Alle 18 di domenica 4 ottobre, in occasione della festa del volontariato, si terrà una visita guidata gratuita alla mostra “Museo della città romana di Claterna” nel Palazzo della Cultura di Ozzano in piazza Allende 18. E domenica 18 ottobre, alle 9, dall’area degli scavi prenderà il via una passeggiata storico-naturalistica sul tema dell’approvvigionamento idrico della città romana. Con mezzi propri da Claterna si raggiungerà il borgo di San Pietro, poi Settefonti, accompagnati da guide archeologiche e naturalistiche. Prenotazioni obbligatorie al 051.6254821 (Parco Gessi) ed è richiesto un contributo di 5 euro a persona. L’iniziativa, in occasione della Festa della Storia, è adatta a tutti ma si consiglia un abbigliamento tipo trekking.
Nata nel II secolo a.C. e abbandonata intorno al V-VI secolo d.C., Claterna è stata la principale realtà territoriale e amministrativa, fra Bononia (Bologna) e Forum Cornelii (Imola), durante l’età romana. Qui a Maggio da ben nove anni l’associazione “Civitas Claterna”, oggi presieduta da Loretta Masotti, sta portando avanti una serie di iniziative che permettono al pubblico di venire contatto con gli scavi. Per informazioni: 349-4465008; http://www.civitasclaterna.org.

 
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