Creato da fabbri.giancarlo il 08/08/2012
Giancarlo Fabbri giornalista freelance

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Messaggi del 01/11/2012

Cittadinanza “onoraria” ai minori stranieri nati in Italia

Post n°67 pubblicato il 01 Novembre 2012 da fabbri.giancarlo
 

 

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San Lazzaro (Bologna)

Ci sono notizie che sulla stampa locale passano quasi sotto silenzio. Una di queste è che il consiglio comunale di San Lazzaro (Bologna) ha approvato, con i voti della maggioranza (Sinistra, Pd e gruppo misto), una mozione presentata da Alessandro Battilana (Pd), forse la prima in Italia, «per il conferimento della cittadinanza, ma “onoraria”, ai minori figli di stranieri nati in Italia e residenti a San Lazzaro».
Mozione, che ha visto l’astensione dei civici (Noi Cittadini) e il voto contrario del centrodestra (Pdl e San Lazzaro), che ora impegna sindaco e giunta a conferire, «come atto simbolico, la cittadinanza onoraria ai minori nati nel territorio italiano e residenti a San Lazzaro, figli di stranieri, come premesse di effettivo riconoscimento della cittadinanza italiana da parte della legislazione nazionale». Infatti per la legge i figli di stranieri, anche se nati in Italia possono richiedere la cittadinanza solo dopo il compimento del 18° anno di età e dimostrare un’effettiva integrazione con leggi e regole del nostro Paese. Mozione che inoltre impegna a valutare se il conferimento del riconoscimento possa coincidere col 2 giugno 2013 festa della Repubblica.
Battilana ritiene infatti assurdo che ragazzi nati e cresciti in Italia, che qui vivono e studiano, «debbano attendere il 18° anno di età per poter diventare italiani. Per questo ho chiesto al consiglio, sempre sensibile sui temi della solidarietà, di farsi precursori di un doveroso atto di civiltà». Ma per il capogruppo del Pdl, Stefano Cavedagna, «deve prima esserci una vera integrazione, con i nostri usi e costumi, e non dobbiamo regalare la nostra identità». Per il civico Massimo Bertuzzi «il termine “onoraria” fa confusione con riconoscimenti assegnati in passato e che potrebbero essere attribuiti in futuro. E’ meglio che tale proposta sia presentata come delibera e discussa in commissione».
Dello stesso tenore molte obiezioni dei consiglieri di centrodestra. Con il Pd Tito Saracino a sbottare «che non capiscono il gesto del tutto simbolico dell’accoglienza verso ragazzi e giovani che vivono e studiano qui, quindi pienamente integrati, con l’aspirazione di essere italiani anche se in modo simbolico». Ora l’auspicio di Battilana è «che l’approvazione della mozione sia come il fiocco di neve che diventa valanga per convincere il legislatore a cambiare la legge».

 
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Con la “Sagra dei Sapori” l’Arci aiuta la ricerca sul cancro

Post n°66 pubblicato il 01 Novembre 2012 da fabbri.giancarlo
 

 

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San Lazzaro (Bologna)

L’Arci di San Lazzaro (Bologna) fino al 4 novembre prende tutti per la gola, con la sua nuova “Sagra dei Sapori”, con i prodotti di stagione rustici e saporiti, nel segno della solidarietà. Aggiungendo al listino 50 centesimi di coperto, che prima non era previsto, come sperimentato nella primaverile “Sagra della Lasagna”, l’Arci intende dare sostegno all’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc).
La primavera scorsa i contributi raccolti, col coperto, furono di 2.590 euro che l’Arci aveva raddoppiato, aggiungendovi pari cifra e vari versamenti volontari, da soci, collaboratori e amici, consentendo di consegnare, al terremotato Comune di Pieve di Cento, ben 7.498 euro. La stessa iniziativa sarà riproposta nella “Sagra dei Sapori” dato che nel direttivo del circolo Arci, è cresciuta una particolare sensibilità sul tema dei tumori che hanno colpito soci, amici e persone care.
Ampio il menù con sei primi: pappardelle al cinghiale, risotto ai funghi, pasta e fagioli, gramigna panna e salsiccia, tagliatelle al ragù, spaghetti alla chitarra. Quindici secondi piatti con fiorentine, polente, stufati, fritti, salsicce, scaloppine di cinghiale, crescentine e il saporito tagliere del buongustaio. Poi contorni vari, bevande e vini scelti.
L’ultima sagra dell’anno, nei locali della bocciofila, l’1 e 4 novembre apre il ristorante alle 11, per l’asporto, alle 12 per il servizio ai tavoli e alle 19; il 2 e 3 novembre il ristorante aprirà solo alle 19. Nella sala Paradiso, dalle 20.30, musica e ballo per fare quattro salti, in allegria, e anche per digerire i saporiti piatti cucinati dagli chef dell’Arci.

 
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