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Giancarlo Fabbri giornalista freelance
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Messaggi del 05/11/2012
San Lazzaro (Bologna)
«La sua scomparsa è più rumorosa di quanto sia stata silenziosa la sua attività di volontariato». Parole significative dette, nel maggio del 2007, da Arnaldo Vannelli allora capogruppo de “La città che vorremmo”, alla notizia della scomparsa di Fiorenzo Malpensa. Un uomo del “fare” apprezzato da tutti per le tante attività svolte senza mai voler apparire. Un uomo della solidarietà al quale fu intitolato il centro sociale Villa Serena a San Lazzaro. Il “Fiorenzo Malpensa” aperto dopo il rogo della “Baita” del centro anziani “San Lazzaro Nord” di cui fu uno dei fondatori.
Nel numero di novembre di “Buone Notizie Bologna”, in edicola in questi giorni, in un inserto di quattro pagine dedicato ai vent’anni dell’associazione volontaria Ausilio, citandone i primi passi si riferisce che: «All’inizio erano solo in cinque: Fiorenzo, Luisa, Roberta, Vittorio e Walter, soci attivi dell’allora Coop Emilia Veneto.». Quel “Fiorenzo”, però, merita di essere ricordato in modo più approfondito.
Malpensa fu stroncato a 68 anni di età, da un malore il 10 maggio del 2007, lasciando all’improvviso i familiari e tanti amici tra i quali anziani e disabili gravi. Persone svantaggiate che visitava quasi tutti i giorni, come volontario di Ausilio, per portare a casa loro la spesa, libri, parole di amicizia e conforto. Alle esequie oltre alle tante persone intervenute parteciparono anche il sindaco di San Lazzaro, Marco Macciantelli, con il gonfalone comunale per rimarcarne l’impegno civile, ed anche gli ex sindaci sanlazzaresi Luigi Dovesi, Sonia Parisi e Aldo Bacchiocchi.
Un impegno iniziato nelle scuole come genitore, fu presidente di consigli scolastici, poi consigliere comunale dal 1985 al 1990, e infine esemplare alfiere del volontariato. Aderente all’Auser fu, con Roberta Ballotta attuale assessore alla cultura e altri, ideatore dei servizi Ausilio Spesa e Ausilio Cultura per consegnare spese e libri a chi non è in grado di muoversi in autonomia. Idee poi attuate in altre città e regioni. Fu poi tra i fondatori della “Baita”, dell’associazione “Spazio e Amicizia, e del Forum del volontariato che raggruppa varie associazioni operanti nel territorio sanlazzarese. L’intitolazione del centro sociale di Villa Serena, a pochi mesi dalla morte, fu possibile soltanto grazie a un’autorizzazione del prefetto proprio in virtù della sua esemplare dedizione verso gli altri.
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Inviato da: cassetta2
il 29/06/2023 alle 18:20
Inviato da: RavvedutiIn2
il 04/11/2019 alle 20:39
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il 11/03/2019 alle 18:39
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il 20/04/2016 alle 18:46
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il 10/04/2016 alle 20:47