Savenidice

Il sogno di Sacrati dalle stelle… alle stalle

Un collage di immagini del faraonico sogno di Gilberto Sacrati del… “Parco delle Stelle”

Bologna

Un palazzo dello sport da 15mila posti, un’arena da 25mila metri quadrati, nascosta da una collina con un verde parco, con palestre e centro di riabilitazione su 5mila metri quadri, e un centro welness da 38 mila metri con l’intento di unire in un’unica struttura le eccellenze del calcio e del basket bolognese. Questo era il sogno, di Gilberto Sacrati, del fantascientifico “Parco delle Stelle che doveva sorgere in un comparto da circa un milione di metri quadrati, nell’area nord al Caab, che fu presentato “urbi et orbi” nel 2008.
La notizia di questi giorni è che i terreni dell’ex patron della Fortitudo, fallito con la società sportiva nel settembre scorso, sono stati messi all’asta con base minima per le offerte di circa otto milioni di euro. Col Parco delle Stelle da oltre 400 milioni di euro, da completare entro il 2014, finito nelle stalle. Una grande bolla di sapone che ha visto sfumare l’idea di creare duemila posti di lavoro grazie anche alla realizzazione di un albergo da 300 camere, cinema e ristoranti.
Una bolla di sapone che ha anche fatto sfumare la speranza di trovare almeno parte dei finanziamenti necessari per la realizzazione del terzo lotto della Lungosavena, dalla rotonda Sabadino degli Arienti (vicino al Novotel di Villanova) a quella in costruzione su via dell’Industria (Roveri), con un costo preventivato tra i 21 milioni (con viadotto) e i 41 milioni di euro (con galleria sotto a via Mattei e ferrovia Fer).
Ma già alla presentazione del progetto, nel dicembre 2008, secondo il Comune di Bologna il via ai lavori era però vincolato al necessario via libera alla metrotranvia. Per Virginio Merola, all’epoca assessore all’urbanistica, una struttura del genere avrebbe richiamato un traffico di almeno 5 mila frequentatori con la necessità di rivedere il sistema di viabilità e trasporti fino al previsto grande parcheggio sotterraneo su più livelli. Problema della mobilità accentuato dall’intenzione espressa nel 2009, delle società di Francesca e Renzo Menarini ex patron del Bologna, di realizzare un centro commerciale da 14.499 metri quadri, un parco urbano e aree sportive, nell’adiacente area ex Asam. E all’epoca si pensava di realizzare nelle vicinanze anche una moschea.
Una somma di progetti incompatibili senza la realizzazione dell’intera Lungosavena dalla Tangenziale alla Trasversale di pianura.