Creato da fabbri.giancarlo il 08/08/2012
Giancarlo Fabbri giornalista freelance

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Messaggi del 11/09/2013

Al Centro Europa Uno corsi per sfoglia, pane e pizza

Post n°360 pubblicato il 11 Settembre 2013 da fabbri.giancarlo
 

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San Lazzaro (Bologna)

A grande richiesta il 24 settembre sarà al via un nuovo corso di sfoglia fatta a mano e il 5 novembre parte quello per il pane e gli impasti. Sarà per via della crisi, o forse perché è diventato di moda, i corsi organizzati dal Centro Europa Uno (Ceu) per imparare a impastare e tirare la sfoglia, o il pane, come si faceva una volta, segnano il tutto esaurito. Infatti le lezioni teorico-pratiche per novelle sfogline e massaie, di ambo i sessi, nelle edizioni scorse hanno ottenuto un gran successo. Tanto che il Centro Europa Uno, alla Cicogna di San Lazzaro (Bologna) in via Emilia 297, ha deciso di riproporlo ai tanti, anche uomini, che non sono riusciti a iscriversi ai corsi precedenti.
Le lezioni sono appunto a numero chiuso, per un massimo di dodici allieve (o allievi), tenute da un’esperta sfoglina che insegnerà non solo a impastare e poi tirare la sfoglia, col mattarello, ma anche diversi tipi di pasta: dalle tagliatelle ai tortellini, dai quadretti ai garganelli, dai tortelloni ai maltagliati. Sono cinque incontri in sede dalle 20 alle 22.30, il martedì a cadenza settimanale, con inizio il prossimo 24 settembre e iscrizioni tassative entro il 20 settembre.
Infine, visto l’interesse ai corsi precedenti, il Ceu ha organizzato un nuovo corso di pane e impasti con altri cinque appuntamenti per ricette relative a pane, grissini e pizze che si terranno ancora di martedì, dalle 20 alle 22.30, a partire dal 5 novembre, nella sala polivalente del centro, con iscrizioni entro il 31 ottobre.
Per le iscrizioni a questi corsi rivolgersi al numero: 051.6257007 (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30); info@centroeuropauno.it.

 
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Sculture di Eros Mariani in mostra al Florarte 2013

Post n°359 pubblicato il 11 Settembre 2013 da fabbri.giancarlo
 

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Bomporto (Modena) 

Anche sculture di Eros Mariani nella storica Corte della Quadra della prestigiosa residenza di campagna “Villa Cavazza”, in via Gorghetto 100 a Bomporto (Modena), dove il 14 e 15 settembre dalle 10 a sera si terrà un’edizione straordinaria, Autunno 2013, di Florarte. Una grande mostra mercato di piante rare e insolite, fiori e frutti, idee per il giardino, oggetti d’arte, gioielli, dipinti, sculture e arredi. Per info: 059.235559; info@florarte.eu; http://www.florarte.eu.
Eros Mariani, nativo di Ravenna, da molti anni vive a Osteria Grande di Castel San Pietro (Bologna), dove ha a disposizione una moderna officina dove nascono le sue inconfondibili sculture. Mariani, infatti, è un artista molto apprezzato in ambito europeo, che crea inquietanti figure enigmatiche come idoli pagani di ancestrali divinità. Donne farfalle, chimeriche unioni di uomini, donne e animali, androgini sfingi o ermafroditi dalla forte carica sensuale. Da qui la citazione da Sigmund Freud: «L’arte è soltanto istinto erotico sublimato», Eros, appunto, che crea tali ieratiche, conturbanti, affascinanti, sinuose ed eleganti figure plasmando il freddo ferro in con uno stile personale inconfondibile. Le opere di Mariani si notano a colpo d’occhio.
Come aveva scritto il critico Giorgio Ruggeri: «Modellare il ferro è una gara dura. Si tratta di torcere, ritorcere, saldare e battere a caldo un materiale diverso da ogni altro: diverso dal bronzo e tanto più dal marmo, diverso dal legno e da che altro sia. (…) Ne sa qualcosa Eros Mariani, vero homo faber che sente nel ferro la sua seconda natura».
Le prime mostre all’inizio degli anni ‘80, a Bologna, diedero il via a esposizioni personali e collettive in molte città italiane e all’estero: Spagna, Svizzera, Portogallo, molte volte in Francia. Ma è in Austria, con le prime mostre nel 2000, poi in Germania, che trova un incondizionato apprezzamento alla sua arte che espone in permanenza. Soprattutto grazie al sostegno, e impegno, della attiva manager culturale Agneta Kreischer nel far conoscere, e apprezzare, le opere di Mariani nei paesi di lingua tedesca. Questi i recapiti dell’artista: 051.945938; 339.3457809; info@erosmariani.it; http://www.erosmariani.it.

 
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Il 15 chiude la Festa della Madonna dei Boschi

Post n°358 pubblicato il 11 Settembre 2013 da fabbri.giancarlo
 

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Pianoro (Bologna)

Domenica 15 settembre a Rastignano di Pianoro (Bologna) chiude l’edizione 2013 della secolare “Festa della Madonna dei Boschi”. Festa più importante della parrocchia dei santi Pietro e Girolamo, retta da don Severino Stagni, nel suo duplice aspetto religioso e di sagra paesana come occasioni di incontro utili a livello pastorale. Ma anche civile come il previsto incontro dei residenti della popolosa frazione col sindaco, Gabriele Minghetti, previsto per le 21 del 13 settembre.
La sagra paesana, iniziata il 6 settembre, si svolgerà infatti fino al 15 con inizio ogni giorno alle 18.30, con stand gastronomico, hostaria, birreria, mercatino, mostre e pesca di beneficenza; alle 21 esibizioni, concerti e spettacoli Alle 13 del 15 grande tavolata comunitaria, da prenotare in parrocchia, con la festa che sarà chiusa alle 17 con un rosario e il saluto di congedo alla venerata immagine della Madonna.
Secondo la tradizione la festa ebbe origine, come grazia ricevuta, dal fatto che le due parrocchie confinanti di Santa Cecilia della Croara, nel Comune di San Lazzaro, e quella di Rastignano furono risparmiate
dalla pestilenza del 1630 che solo a Bologna fece quindicimila morti. A seguito di questo evento miracoloso i fedeli delle due parrocchie, nel XVII secolo, edificarono come ringraziamento sui gessi della Croara un piccolo oratorio dedicandolo alla Madonna dei Boschi.
La suggestiva chiesetta della Croara, immersa in un bosco nel Parco dei Gessi, custodisce infatti l’originale in affresco, di autore ignoto, di una icona allattante (tecnicamente “Virgo Lactans”) della Madonna col bambino infante. Oltre alla peste scampata la venerazione di tale immagine forse deriva proprio dal tenero e generoso gesto materno, che è l’allattamento, come dono di sé al figlio al quale si è dato la vita dalla propria carne e dal proprio sangue. L’icona viene venerata non solo nell’ex abbazia della Croara, che ne conserva una copia su tela con fioriera, ma anche nella chiesa di Rastignano che la onora appunto in settembre con la tradizionale “Festa della Madonna dei Boschi”.

 
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