Savenidice

“Insieme per” invita a fotografare i fiori

Ozzano (Bologna) 

Anche sul finire dell’estate c’è la possibilità di andare ancora per prati e per boschi, o per serre e giardini, alla ricerca di belle immagini con scatti significativi e curiosi. E quindi di partecipare poi al dodicesimo concorso fotografico nazionale organizzato dall’associazione culturale ozzanese “Insieme per” sul tema: “Fiori: colori e forme” con consegna delle foto, a colori, entro il prossimo 4 novembre 2013.
Il concorso è aperto a tutti gli appassionati di fotografia con regolamento consultabile sul sito http://www.amozzano.it. Ogni autore può partecipare con un massimo di due opere a colori (anche digitali purché non elaborate al computer) nel formato di centimetri 20 per 30 non montate su alcun supporto.
Le fotografie ammesse al concorso saranno poi esposte dall’15 al 22 novembre nella sala Città di Claterna, del centro culturale di Ozzano, dove si terrà la premiazione nell’ultimo giorno della mostra. L’ammissione e l’assegnazione dei premi sarà decisa da una giuria presieduta dal dottor Luigi Feruglio dirigente del gruppo farmaceutico veterinario Fatro di Ozzano sponsor del concorso fotografico.
Al primo classificato andranno una coppa e un buono premio da 300 euro offerto da Fatro, al secondo coppa e materiale fotografico del valore di 100 euro offerti da Foto Ciak e da New Photo, al terzo coppa con buono spesa da 50 euro del Bosco di Zan di San Lazzaro. Previsti anche altri premi alle foto segnalate dalla giuria e alla foto più votata dalla giuria popolare in occasione dell’esposizione pubblica.
Le opere vanno consegnate, o inviate per posta senza supporti o cornici, con la quota di iscrizione di 10 euro a Ozzano a: New Photo in via San Cristoforo 26; Foto Ciak di viale 2 Giugno 74. A tutti i partecipanti sarà poi inviato il catalogo del concorso nazionale. Tutte le foto inviate saranno visibili per un anno sul sito dell’associazione culturale http://www.amozzano.it, presieduta da Claudio Lenzi.

Cucina greca alla Festa dell’uva

Castenaso (Bologna)

Souvlakia, gyros, moussakà, izatziki, melintzanosalata, baklava e kantaifi. Non è uno scioglilingua ma parte dell’elenco dei cibi serviti fino al 16 settembre nella tradizionale “Taverna greca” della 58esima Festa dell’uva di Castenaso (Bologna). Con, dalle 19, anche tanti altri piatti, salse, pietanze e dolci tradizionali greci e balcanici, annaffiati con vino retsina nello stand in piazza Serrazanetti organizzato e gestito dalla comunità ellenica bolognese con ricavato in beneficenza.
Un evento che rimarca il gemellaggio di Castenaso con Rethymnon, città dell’isola greca di Creta, giunto al 26° anniversario. Gemellaggio dovuto all’attività professionale, politica e di amministratore locale, a Castenaso, di Giorgio Mattheudakis, medico legale e di famiglia. Più volte consigliere comunale, e assessore, Giorgio Mattheudakis è stato per molto tempo presidente della comunità ellenica bolognese, poi di quella regionale e, infine, anche della federazione delle comunità elleniche in Italia. Comunità che oltre a mantenere vivi i legami con la terra d’origine hanno l’obiettivo è di far conoscere agli italiani la cultura, la musica e la cucina della Grecia favorendone il turismo.
Il menù proposto dalla Taverna prevede tre piatti unici che prendono nome da altrettante isole elleniche: Zacinto (souvlakia, insalata greca, tzatziki, patate fritte e pitta), Paros (moussaka, insalata greca, feta e pitta) e Rodi (melitzanosalata, involtini di vite ripieni, tzatziki, feta e pitta). I souvlakia sono spiedini di carne marinati in olio, limone e aromi e cotti alla griglia. L’insalata greca è composta da pomodoro, cipolla, cetriolo, olive e formaggio feta. La pitta è la piadina greca. Lo tzatziki (yogurt, cetriolo, aglio, olio, sale e pepe) è una salsa che accompagna la maggior parte dei piatti, dal pesce alla carne, dalle insalate al riso. La moussaka è preparata al forno con strati alterni di carne d’agnello, melanzane e formaggio coperti da besciamella. La melitzanosalata è  melanzane, noci, olio, aceto, origano e pepe.
Altri piatti in menù: insalata greca, melitzanosalata, tzatziki, patatine fritte, pitta e gyros (kebab ma con carne di maiale). Per dolci baklava (sfogliata con noci, miele e spezie), kataifi (sfoglia filiforme con ripieno di noci e miele) e yogurt alla greca (yogurt, miele e noci). Tra le bevande non mancheranno il retsina (vino resinato) e l’uozo (distillato ad alta gradazione alcolica). Per una sera, quindi, ci si potrà immaginare in una taverna del Pireo. E buon appetito (kalí órexi).