Creato da fabbri.giancarlo il 08/08/2012
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Messaggi del 07/10/2013

Nodo Rastignano, una morta investita e ore di caos

Post n°393 pubblicato il 07 Ottobre 2013 da fabbri.giancarlo
 

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Pianoro (Bologna)

Dispiace per quella donna investita da un’automobile che stamattina, giacque per ore sotto la pioggia battente al centro di via Andrea Costa (Sp 65 della Futa), a Rastignano di Pianoro (Bologna), in attesa delle autorizzazioni giudiziarie a spostarne la salma. Con quella figura supina dalle braccia spalancate – come un Cristo in croce coperto da un telo arrossato di sangue – che ha di nuovo tragicamente evidenziato l’assoluta necessità di un’alternativa al Nodo di Rastignano. Il punto più stretto di una clessidra che attualmente lascia passare, in entrambi i sensi, solo un filo di traffico tra la Valle del Savena e Bologna.
Dalle sette del mattino per alcune ore a Rastignano è stato il caos con auto, autobus, corriere, furgoni, autocarri e autoarticolati imbottigliati. Non senza fatica il traffico leggero è poi stato dirottato sulla viabilità interna della frazione pianorese con quello pesante lasciato passare, a sensi alterni, accanto al corpo zuppo di pioggia della sventurata.
Molte centinaia di persone stamani sono quindi arrivate in ritardo a scuola o al lavoro e questo succede sempre quando capitano incidenti, o c’è la necessità di lavori stradali nel collo della clessidra. E se poi capitasse qualcosa all’unico storico ponte sul Savena a San Ruffillo, o sul ponte stesso, il traffico sarebbe stato del tutto bloccato.
E sono solo più di trent’anni che si parla di una nuova strada di cui, forse, nel 2014 verrebbe avviata la realizzazione di un primo stralcio, con una spesa di 27,8 milioni di euro già stanziati, a unire via Corelli (Bologna) a via Buozzi (Pianoro). Ma alcuni espropri devono ancora essere completati ponendo molti punti interrogativi sulle volontà e sulle capacità di amministratori e tecnici. Con il 2014 che si presta bene alle pose delle prime pietre, anche per la rotatoria al Ponte delle Oche di Rastignano, essendo anno elettorale e delle belle promesse.
Con alcuni che probabilmente nel programma elettorale, e nei loro discorsi, prometteranno opere attese trent’anni fa. E forse copriranno con un velo pietoso la realtà; che l’attesa opera destinata a sciogliere il Nodo forse non verrà mai realizzata. Unire il futuro stradone alla FondoSavena, passando sul Savena, l’ex statale e la “Direttissima”, verrebbe a costare (si dice) un’altra quarantina di milioni di euro; che i nostri volenterosi amministratori locali non saprebbero dove trovare.

 
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