Creato da fabbri.giancarlo il 08/08/2012
Giancarlo Fabbri giornalista freelance

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Messaggi del 07/12/2013

Comune vende tombe con le salme

Post n°467 pubblicato il 07 Dicembre 2013 da fabbri.giancarlo
 

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San Lazzaro (Bologna) 

A San Lazzaro (Bologna) «sono ancora in assegnazione 3 tombe di famiglia costruite “al grezzo” all’interno del cimitero comunale. Si tratta di 2 tombe contenenti ciascuna quattro salme e di 1 tomba contenente sei salme». Avete letto bene, non “per” ma “con” salme.
Nel mondo dei fumetti qualcuno si sarebbe già rivolto all’indirizzo londinese di Craven Road 7, abitazione e studio dell’indagatore dell’incubo Dylan Dog. Anche per capire come sia possibile che tombe al grezzo, quindi da finire, siano già corredate da salme; ossia da defunti. A meno che, e Dylan se ne intende, i loculi siano occupati da fantasmi, non-morti ma in stato di decomposizione, o zombi, come quelli dell’omonimo film del 1978 diretto dal George Romero.
Però, proseguendo nella lettura dell’articolo si precisa che: «Le tariffe di concessione delle tombe di famiglia al grezzo, la cui durata è novantanovennale, sono 70 mila euro per una tomba al grezzo per (non “contenenti”, sospiro di sollievo) 4 salme di 7 mq (17.500 a salma, pardon a loculo; ma le salme devono ovviamente essere più piccole di sette metri quadri)». Forse la descrizione più corretta è: “ …per una tomba al grezzo, di sette metri quadri, per quattro salme”.
Proseguendo ancora il costo è di: «100 mila euro per una tomba al grezzo per 4 salme di 10,20 mq (25.000 a salma) e 120 mila euro per una tomba al grezzo per 6 salme di 13,40 mq (20.000 a salma). Per i non residenti si applica la tariffa aumentata del 50% rispetto alle tariffe dei residenti. (…) Per informazioni 051.6228139». Però non si può proprio dire che l’incipit dell’articolo non sia da brividi... neri.

 
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Il 10° “Lazzarino d’oro” a Maria Cristina Baldacci

Post n°466 pubblicato il 07 Dicembre 2013 da fabbri.giancarlo
 

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San Lazzaro (Bologna) 

Il prossimo 17 dicembre, festa del patrono San Lazzaro, sarà conferito alla dottoressa Maria Cristina Baldacci il premio “Lazzarino d’oro” giunto alla decima edizione. La cerimonia di conferimento si terrà nel centro sociale, culturale e ricreativo “Annalena Tonelli” in via Galletta 42, alla Mura San Carlo di San Lazzaro, al termine di un pranzo di beneficenza, che inizierà alle 12.30. Pranzo da prenotare ai recapiti: 051.6252302; 051.4982387; 347-6021559; centrotonelli@libero.it.
Nata a Bologna nel 1962, residente alla Ponticella di San Lazzaro, Maria Cristina Baldacci, laureata in medicina e chirurgia, è dirigente medico dell’Ausl di Bologna interessandosi anche alla bioetica con studi all’Università Cattolica di Roma. Oltre al lungo curriculum come medico la Baldacci vanta soprattutto apprezzamenti alla sua attività di assessore alla sanità e alla disabilità sin dal 2004. Sue conquiste il centro Habilandia di via Kennedy 32, lo Sportello InformaHandicap di via Emilia 90, e tanti altri servizi rivolti a persone con handicap e alle loro famiglie. Meriti che hanno inciso nella scelta della commissione per la designazione del personaggio da premiare ogni anno.
Il premio “Lazzarino d’oro” fu istituito nel 2004 dal centro sociale anziani San Lazzaro Nord “La Baita”, su proposta di Franco Grazia, per onorare quelle persone che diano, o abbiano dato, lustro alla città del santo mendico. Riconoscimento che però sembrava destinato a scomparire per la rinuncia, alla sua gestione, del centro sociale “Malpensa” che lo ereditò dopo l’incendio e la distruzione della Baita.
E quest’anno, per la prima volta, il comitato per l’assegnazione del riconoscimento ha voluto assegnarlo a una donna. E non è un caso che al centro “Tonelli” sia attiva l’associazione “Il Luogo delle Donne”.
Nelle edizioni precedenti il “Lazzarino d’oro” è stato dato a Estenio Mingozzi (2004), al vescovo monsignor Luigi Bettazzi (2005), a Giuliano Canè e Lucia Galliani (2006), a Pier Luigi Perazzini (2007), a padre Gabriele Digani (2008), a Calisto Poggipolini (2009), a Werther Romani (2010),  al Corpo Musicale Città di San Lazzaro (2011) e infine a Edo Ansaloni (2012).

 
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