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Giancarlo Fabbri giornalista freelance
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Messaggi del 09/03/2014
Bologna
Alle 21 di martedì 11 marzo nel centro sociale “G. Costa”, a Bologna in via Azzo Gardino 48, ci sarà una conferenza di Paola Desantis e Antonella Pomicetti (della Soprintendenza per i beni archeologici), e di Maurizio Molinari e Claudio Negrelli (dell’associazione Civitas Claterna) con tema: “La domus del settore 11 di Claterna e la Casa del Fabbro: una nuova tappa per la valorizzazione dell’antica città”. In pratica si intende rispondere a una domanda: è possibile ricostruire una casa romana con le stesse tecniche di duemila anni fa? Ebbene tra i resti dell’antica Claterna, a Maggio di Ozzano (Bologna), si può e si sta facendo con la collaborazione di esperti e di volontari.
Nell’incontro in programma martedì l’archeologo di Civitas Claterna, Maurizio Molinari, illustrerà le opere di valorizzazione in corso nel settore 11 del sito di Ozzano, dove si stanno riproducendo mattoni in argilla cruda, graticci, intonaci e pavimenti con le stesse tecniche praticate in antico, e ricostruendo gli alzati anche riutilizzando mattoni sesquipedali e laterizi originali recuperati in altri scavi.
Il suo intervento sarà preceduto da quello dell’archeologa Paola Desantis, direttore dell’area archeologica di Claterna, che parlerà delle problematiche del sito e della storia degli scavi, ripresi nell’ultimo decennio. L’archeologo Claudio Negrelli, responsabile scientifico di Civitas Claterna, illustrerà quanto emerso dagli ultimi scavi nel settore 11 di Claterna e le caratteristiche del progetto triennale promosso dall’associazione e dalla Soprintendenza, con l’Università di Venezia e con il sostegno di Crif Spa (il maggiore tra i molti sponsor del progetto), che ha portato alla proposta di ricostruzione della casa romana ritrovata. Concluderà la serata la relazione della restauratrice della Soprintendenza, Antonella Pomicetti, responsabile del restauro e della conservazione dei rinvenimenti nella città, approfondirà le problematiche delle strutture e dei materiali riemersi a Claterna.
La conferenza anticipa i temi che saranno oggetto delle Giornate Fai di quest’anno, in programma su tutto il territorio nazionale sabato 22 e domenica 23 marzo, dedicate all’imperatore Augusto di cui ricorre il bimillenario della morte avvenuta a Nola nel 14 d.C. In occasione delle Giornate Fai sarà infatti inaugurato e aperto al pubblico il nuovo allestimento del sito di Claterna, con visite guidate in italiano e inglese a cura degli archeologi della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia-Romagna e dell’associazione culturale Civitas Claterna.
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Svarioni giornalistici … e non solo
In questi giorni riponendo vecchie copie di un quotidiano m’era saltato all’occhio un titolo: “Assunto per un minuto alla settimana”. Per curiosità ho letto il pezzo più che altro per sapere quanto prendeva di stipendio quel fortunato veterinario beffato dalla burocrazia.
Sennonché leggendo l’allegata copia della formale raccomandata di assunzione (o giustificativo del compenso) mi sono meravigliato che nessuno: lo stesso veterinario, agenzie di stampa, giornalisti di varie testate e redazioni, si sia accorto della cantonata da zero in aritmetica comprensibile solo come segno di analfabetismo di ritorno.
Testuale dalla lettera inviata al veterinario: «(…) si conferisce alla S.V. incarico ambulatoriale a tempo determinato per n° 0,01 minuti settimanali (…)». L’incarico era, o è perché scade in giugno, quindi di un decimo di secondo. Infatti se la matematica non è un’opinione il valore immediatamente prima della virgola rappresenta l’unità di riferimento che nella lettera è indicata in minuti e quindi tale valore si legge come zero minuti, virgola, zero secondi e un decimo di secondo. In pratica il dottor Manuel Bongiorno, il veterinario di Castelvetrano e vicepresidente dell’Ordine di Trapani che ha sollevato il caso non farebbe nemmeno a tempo a timbrare entrata e uscita dall’ambulatorio senza farsi pagare altri secondi, minuti, e forse ore, di straordinario.
Nel concreto non è poi proprio così ma il risultato di un inghippo burocratico del solito burocretino. Il veterinario aveva già eseguito prestazioni professionali per qualche centinaia di euro poi per una norma del 2009, introdotta dalla Provincia di Trapani, l’Asp ha calcolato che quelle prestazioni davano diritto a un contratto a tempo determinato in “debito orario”. Fatti i conti il risultato finale ha prodotto un contratto, o giustificativo, da un decimo di secondo; non un minuto come hanno scritto tutti … da Trapani fino alle Api.
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Inviato da: cassetta2
il 29/06/2023 alle 18:20
Inviato da: RavvedutiIn2
il 04/11/2019 alle 20:39
Inviato da: bettubettu
il 11/03/2019 alle 18:39
Inviato da: gesu_risortoannunz1
il 20/04/2016 alle 18:46
Inviato da: carlamieir19
il 10/04/2016 alle 20:47