Creato da fabbri.giancarlo il 08/08/2012
Giancarlo Fabbri giornalista freelance

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Marzo 2014 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

Ultime visite al Blog

Pagliacciodolcesurfinia60acer.250prefazione09mcivolMiele.Speziato0marinovincenzo1958ormaliberacassetta2fabbri.giancarlonmancumarabertowbryseide2010OsservatoreSaggiomoon_I
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 04/04/2014

“Lavorare nell’antica Roma” … scoprendo Claterna

Post n°585 pubblicato il 04 Aprile 2014 da fabbri.giancarlo
 

Immagine

I visitatori nella ricostruzione sperimentale della Casa del Fabbro a Claterna

Ozzano (Bologna)

Con “Lavorare nell’antica Roma. Botteghe, officine, laboratori di un centro urbano” domenica 6 aprile ritorna “Scoprire Claterna. Piccole e grandi storie di una città romana” con appuntamento alle 16 alla “Mostra-Museo della città di Claterna”, nel Palazzo della Cultura di Ozzano (Bologna) in piazza Allende 18. L’ingresso alla mostra e le visite guidate sono gratuiti. Per informazioni: 338-2746059 (Sara Rossi). L’appuntamento infatti, a pochi giorni dall’inaugurazione della Casa del Fabbro con la visita curata dal Fai, nel settore 11 della zona degli scavi, riguarda gli antichi luoghi di lavoro.
Anche nell’antichità i centri urbani erano un pullulare di varie attività commerciali, botteghe e laboratori: tutto ciò che serviva per la vita quotidiana veniva prodotto e venduto in questi luoghi della città, in cui artigiani trasformavano le materie prime in oggetti finiti e il cibo prodotto nelle campagne poteva essere comprato. Anche a Claterna gli scavi archeologici, soprattutto i più recenti, hanno iniziato ad aprire interessanti squarci di luce su questa importante attività cittadina; in particolare, raccontano le storie dei fabbri, dei vasai e dei vetrai …
Le visite alla mostra-museo di Ozzano, inaugurata nel dicembre 2006, sono organizzate dall’associazione Civitas Claterna in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni archeologici dell’Emilia Romagna. Il ciclo di visite guidate tematiche si concluderà il 17 maggio con una iniziativa serale, inizio alle 21, dedicata ai sapori e agli usi delle cene e dei banchetti degli aristocratici romani. Le visite raccontando le storie dei protagonisti, grandi e piccoli, che hanno reso vivace la vita privata e pubblica della romana Claterna. Come di consueto l’inizio di ogni storia sarà scoperto fra i reperti, che animano la mostra ozzanese, e diventerà un invito a entrare dentro la storia del nostro territorio.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

‘I Bruschi’ in coro per il Ramazzini

Post n°584 pubblicato il 04 Aprile 2014 da fabbri.giancarlo
 

Immagine

Il coro de “I Bruschi” nella nuova “Sala 77″ dell’Arci di San Lazzaro 

San Lazzaro (Bologna) 

Alle 21 di giovedì 10 aprile la grande e nuova “Sala 77” del circolo Arci di San Lazzaro (Bologna), in via Bellaria 7, ospita la seconda conclusiva serata della diciannovesima rassegna corale di beneficenza organizzata dal coro “I Bruschi della Valle dell’Idice” con patrocinio del Comune di San Lazzaro e dal centro sociale anziani e ricreativo culturale “Fiorenzo Malpensa”. Ingresso a offerta libera con ricavato che sarà interamente devoluto all’Istituto Ramazzini per il sostegno alla sua attività di studio, prevenzione e controllo dei tumori e delle malattie ambientali.
La serata sarà presentata da Angelo Caparrini con un programma in tre tempi: si inizia con l’esecuzione di cante del repertorio dei “Bruschi” diretti da Ivo Pedretti e Daniele Trentini seguita poi dall’esibizione del gruppo musicale popolare di Rovigo “Canti e ciacoe”, diretto da Vaifro Zanforlin, e infine conclusa da un ospite a sorpresa.
Infatti i canterini della Valle dell’Idice saranno anche “bruschi” ma pure onorano i valori della solidarietà e dell’amicizia. La storica formazione corale era nata circa 35 anni fa in un’osteria di Castel de’ Britti con il casuale incontro tra due gruppi di amici; uno di Castel Maggiore e l’altro di San Lazzaro. Dopo qualche bicchierotto di vino in uno dei due gruppi si iniziò a cantare, alla buona, e l’altro gli andò poi appresso come in una simpatica gara convincendo infine tutti a condividere insieme nuova amicizia e la passione per il canto innaffiata, ogni tanto, da un brindisi.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963