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Giancarlo Fabbri giornalista freelance
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Messaggi del 14/02/2015
San Lazzaro – Pianoro (Bologna)
La sezione sanlazzarese dell’Istituto “Ramazzini”, cooperativa sociale onlus, ha aperto le prenotazioni per la “Polenta con noi” che si terrà alle 12.30 di domenica 22 febbraio nel circolo parrocchiale Zinella, di fianco alla chiesa, in via San Lazzaro 2. Pranzo, con ricavato destinato al sostegno delle attività del “Ramazzini”, a 20 euro per gli adulti, 10 per i bambini fino ai 12 anni di età, e 15 per l’asporto. Due i menù proposti. Antipasto misto, polenta con ragù di salsiccia, salsiccia, costoline, squacquerone, dolci, sfrappole, frutta, acqua, vino e caffè. In alternativa, per chi preferisce la pasta alla polenta, c’è la gramigna con salsiccia. Prenotazione obbligatoria, entro il 19 febbraio, ai numeri telefonici: 327-7390870 (Teresa); 327-0540846 (Paolo).
«Se i nostri pranzi sono allegri, e apprezzati – precisa il presidente della sezione sanlazzarese, Paolo Nicoli –, dovete ringraziare le nostre tante socie che si danno da fare in cucina e fra i tavoli. Che poi sono le stesse che a San Lazzaro aprono il negozio “Le Ramazzine”, in via Casanova 14, dove trovare a prezzi d’occasione abbigliamento, oggetti da arredamento, e articoli vari, nuovi o usati per sé, per i familiari e per gli amici. Un negozio ad alta solidarietà umana e sociale che mette in vendita beni, molti dei quali donati, a sostegno del Ramazzini.
Anche la sezione pianorese, sempre per le 12.30 del 22 febbraio, ha organizzato un pranzo che si terrà a Pianoro Nuova nella sala teatro Arcipelago di viale Resistenza 201. Il menù proposto prevede come primi crespelle al radicchio e gramigna con salsiccia, come secondi con contorni di verdure Scaloppine al limone e cotolette alla griglia, poi vino, acqua dolce e caffè. Per prenotazioni telefonare ai numeri telefonici: 051.776919 (Carla); 051.6519936 (Marisa). Anche il ricavo di questo pranzo sarà devoluto all’Istituto Ramazzini ma sarà anche occasione di ricordare Tiziana fondatrice della sezione pianorese.
L’attività del “Ramazzini” si svolge su più fronti. Oltre al Centro di ricerca “Cesare Maltoni” di Bentivoglio, di rinomanza internazionale, è stato inaugurato a Ozzano, in via Emilia 79, un poliambulatorio che a costi minori di quelli praticati dalla sanità privata, offre prestazioni specialistiche di oncologia, urologia, dermatologia, ginecologia, e odontoiatria così come già avviene, da molti anni, nel poliambulatorio di via Libia a Bologna. Per prenotazione e info sono attivi i recapiti: 051.302252; centroclinico@ramazzini.it; http://www.ramazzini.org.
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Pianoro (Bologna)
Giovedì sera la sala teatro Arcipelago di Pianoro era gremita di gente, e non solo di Pianoro e dintorni, con tanti attratti dall’annuncio della messa in scena di una quasi (o forse) peccaminosa favola per adulti: “Cappuccetto Rosso? C’era una volta a … Pianoro”. Una pièce nata da un’idea di Jone Brisinello autrice di testi, regia, musiche e anche delle esecuzioni musicali alla tastiera poi prodotta dalla compagnia Meglio Tardi Che Mai” gruppo teatrale della Proloco Pianoro.
Lo spettacolo ha proposto la celebre favola riscritta dai Fratelli Grimm ma rivista per darne una lettura divertente e satirica in occasione del carnevale con l’iniziativa che è stata sostenuta anche dal Comune di Pianoro rappresentato in sala dal vicesindaco Franca Filippini con a fianco lo storico presidente della Proloco Pianoro Luciano Faggioli.
Ma lasciamo raccontare la serata dalla penna di Dante Dondarini: «All’Arcipelago c’erano circa 400 persone incuriosite da questa idea, a dir poco stimolante, che hanno assistito a un’esibizione teatrale di spessore nella quale i classici dilettanti allo sbaraglio hanno mostrato doti di recitazione non comuni. Personaggi e interpreti: la nonna, Paolo Picotti; Cappuccetto Rosso, Vittorina Feletti; il lupo, Gian Paolo Missio; il narratore, Gabriele Ghelfi; il nonno e il cacciatore, Stefano Montevecchi; una nipotina, Carmen Cassanelli; Gioia l’altra nipotina, Fiorenza Giorgis; hanno creato un’atmosfera piacevole e intrigante. Una nonna diversa – precisa Dondarini – che ha vissuto intense passioni, Cappuccetto Rosso con ormoni insoddisfatti e un lupo stanco, a fine carriera, ammaliato da dalle due vittime nella storia molto più nota. Non sono infine mancate le canzoncine arrangiate da Jone che il pubblico non ha mancato di canticchiare allegramente».
«Il successo della recita – prosegue ancora Dante Dondarini – è il risultato di un grande lavoro nel quale hanno concorso persone non visibili sul palco ma altrettanto importanti come Luigino Vignolo per la scenografia, Maria Cristina Giovannini per il sonoro, Leo Valentinuzzi per le luci, Felice, Lucia, Luciano, Rita e Susanna come collaboratori e ancora in doppia veste, perché anche attori, Stefano Montevecchi che ha collaborato ai testi, Vittorina Feletti per i costumi, Fiorenza Giorgis anche segretaria e, naturalmente, Jone Brisinello. In sintesi è stata una serata piacevole e coinvolgente che vale la pena riproporre in altri teatri popolari della città perché – rimarca il critico concludendo – pensata, realizzata e recitata da persone non più giovani che hanno tanto da dare ai loro coetanei, ma anche ai più giovani».
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Inviato da: cassetta2
il 29/06/2023 alle 18:20
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il 04/11/2019 alle 20:39
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il 11/03/2019 alle 18:39
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il 20/04/2016 alle 18:46
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