Creato da fabbri.giancarlo il 08/08/2012
Giancarlo Fabbri giornalista freelance
|
Area personale
Tag
Cerca in questo Blog
Menu
Ultimi commenti
Chi può scrivere sul blog
Messaggi del 04/11/2016
San Lazzaro (Bologna)
Lunedì 7 novembre il Centro Europa Uno di via Emilia 297, a San Lazzaro, ospiterà dalle 18 un incontro di cooperazione internazionale a titolo: “Da Bologna a Gibuti: un ponte di solidarietà verso i rifugiati del Corno d’Africa”. Incontro organizzato per consentire la partenza verso Gibuti di attrezzature, abbigliamento sportivo e altro a favore degli studenti della scuola primaria “Miriam”. Prenderanno parte all’appuntamento, coordinato da Fausto Cuoghi, l’onorevole Bruno Molea, presidente internazionale Csit e Aics, dirigenti dell’onlus Crew For Africa, del Centro Europa Uno, del comitato provinciale dell’Aics e rappresentanti istituzionali della Regione Emilia-Romagna e delle amministrazioni comunali di Monterenzio e San Lazzaro.
Per l’occasione, a cura di volontari della Polisportiva Paolo Poggi Aics, è stata anche allestita una mostra fotografica che documenta la realizzazione in muratura della scuola “Miriam”, prima ospitata in una baracca di lamiera, grazie ai contributi in materiali e denaro donati nelle varie azioni congiunte a sostegno dell’onlus Crew For Africa.
Gibuti? Molti non sanno nemmeno dove sia dato che è un piccolo arido staterello di oltre 900mila abitanti, sulle rive del Mar Rosso incuneato tra Eritrea, Etiopia, Somalia e Somaliland. Gran parte della popolazione, circa 300mila persone, vive – se così si può dire – nella baraccopoli di Balbalà senza acquedotti e fognature. Eppure anche in questo piccolo lembo di terra africana c’è un ospedale italiano.
E proprio grazie al volontariato italiano a Balbalà, alla fine dell’anno scorso, è stata inaugurata la scuola “Miriam”, in muratura su due piani completa di arredi, costruita grazie alla solidarietà di associazioni di Monterenzio (Crew For Africa onlus) e San Lazzaro (Centro Europa Uno e Polisportiva Paolo Poggi Aics). Associazioni che anni fa si erano impegnate per dare una vera scuola alla baraccopoli sostituendo quella di lamiere roventi e compensato, senza servizi igienici.
L’interesse verso la drammatica situazione di Gibuti, e Balbalà, è nato nel 2007 dalla volontà di piloti, hostess e steward italiani, di costituire l’onlus Crew For Africa (equipaggio per l’Africa, in inglese). A loro, nel 2009, si sono poi aggregati infermieri del 118, e altri volontari, attivando una collaborazione con l’ospedale italiano che dal 1985 opera nella baraccopoli. La collaborazione si è infine estesa al locale Ministero della Sanità, alla scuola “Miriam”, col sostegno del Centro Europa Uno e della Polisportiva Paolo Poggi Aics, per aiutare Gibuti a combattere la malnutrizione infantile, le difficili condizioni igieniche e sanitarie, e l’analfabetismo. Per informazioni e contributi: Crew For Africa Onlus via Canovetta 3/6 – 40050 Monterenzio (Bologna); 349-2636250; http://www.crewforafrica.org; info@crewforafrica.org.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Inviato da: cassetta2
il 29/06/2023 alle 18:20
Inviato da: RavvedutiIn2
il 04/11/2019 alle 20:39
Inviato da: bettubettu
il 11/03/2019 alle 18:39
Inviato da: gesu_risortoannunz1
il 20/04/2016 alle 18:46
Inviato da: carlamieir19
il 10/04/2016 alle 20:47