Creato da fabbri.giancarlo il 08/08/2012
Giancarlo Fabbri giornalista freelance
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Messaggi di Settembre 2012
Monghidoro (Bologna)
“Campeggio nel tempo. Storia di un territorio” è il titolo di corposo volume, di 512 pagine, curato da Roberto Da Re, Tiziana Lorenzini, Bruno Rovena, Gilberto Tedeschi e Giordano Vanti, che riporta saggi e ricerche storiche, dal XIII secolo ai giorni nostri, su questa frazione del Comune di Monghidoro nota per il suo santuario mariano. Santuario detto “Piccola Lourdes” che ha all’interno una sorta di riproduzione della Grotta, opera del bergamasco Ravasio Guelfo, e di tanti artigiani della zona, fatta realizzare nel 1923 dall’allora parroco don Augusto Bonafè dopo pellegrinaggi al santuario dei Pirenei.
Il libro è stato edito su iniziativa dell’onlus Fondazione Itaca con il contributo della parrocchia di San Prospero di Campeggio, della Banca di Credito Cooperativo di Monterenzio e della cooperativa sociale Campeggio Monghidoro. L’onlus contava anche sul contributo del Comune di Monghidoro ma però, come spiega Bruno Rovena, uno degli autori (sul numero 4 di luglio-agosto 2012 del periodico Itaca News), «purtroppo l’impegno del prece-dente sindaco di Monghidoro, per il pagamento del-la stampa del libro non è andato a buon fine perché tale spesa sembra non sia mai stata inserita a bilancio. Pertanto la Fondazione Itaca si trova scoperta di oltre 5.000 euro per avere incassato solo quanto venduto nella presentazione a Campeggio. Tutti noi – riprende concludendo Rovena – conosciamo l’impegno sociale e umani-tario che la Fondazione compie ogni giorno» e, per questo, si suggerisce di far si che il libro venga fatto conoscere e acquistato».
E a proposito di libri ne è stato pubblicato uno, a titolo “Un sogno realizzato” sulla storia della Fondazione. Chi è interessato ai libri può rivolgersi alla Fondazione Itaca, via Nazionale 38/2 a Rastignano di Pianoro (Bo). Info: 051.6260034; fondazioneitaca@libero.it.
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L’area della “Domus dei Mosaici”
Ozzano (Bologna)
Prima dell’arrivo dell’inverno ancora possibili le visite guidate agli scavi di Claterna, nella frazione Maggio di Ozzano (Bologna), senza spendere. Le visite sono infatti gratuite ma per necessità organizzative è obbligatorio prenotare, entro le 12 del sabato, allo: 347-7597112.
Quelle indicate sono le ultime occasioni, del 2012, per compiere un viaggio nel passato e per scoprire le novità sugli scavi nell’antica città romana. Il sabato pomeriggio alle 16, il 29 settembre e 6, 13, 20 e 27 ottobre, e la domenica alle 10, il 30 settembre e il 7 e 28 ottobre, sarà possibile visitare gli scavi guidati dagli archeologi e dai volontari che sin dall’estate del 2005 lavorano nell’area archeologica. Domenica 21 ottobre, alle 9, partirà una passeggiata storico-naturalistica, sempre gratuita ma da prenotare al 051.6254821 (Parco regionale dei gessi), che dopo aver accompagnato i visitatori agli scavi li porterà nella valle del torrente Quaderna che aveva dato il nome alla stessa città.
Il ritrovo è alla “Casa Gialla”, al civico 482 della via Emilia, con ampia possibilità di parcheggiare. Il sito è raggiungibile in autobus con le linee Atc 94 (il sabato) e Atc 101 (il sabato e la domenica). Si raccomanda un abbigliamento sportivo, con scarpe da trekking e cappello, e comunque in caso di maltempo, le visite sono rimandate.
Nata nel II secolo a.C., e abbandonata verso il VI secolo d.C., Claterna è stata la principale realtà municipale e amministrativa fra Idice e Sillaro durante l’età romana. Qui l’associazione “Civitas Claterna”, sotto la direzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici, sta conducendo un’ampia serie di iniziative che permettono di portare il pubblico a contatto con gli scavi. Per info: www.civitasclaterna.org.
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Valle dell’Idice (Bologna)
In occasione della IX edizione della “Festa della Storia di Bologna” è stata promossa l’iniziativa “4 musei per 2 domeniche”: 30 settembre e 14 ottobre, con ingressi e visite gratuiti; laboratori a pagamento 5 euro a bambino, gratuiti per gli accompagnatori, e pranzi convenzionati per i partecipanti. Prenotazione obbligatoria: 051.929766; 347-7597112; museomonterenzio@unibo.it; www.provincia.bologna.it/cultura. Per informazioni è disponibile il sito: www.civitasclaterna.org.
Lungo la Valle dell’Idice quattro musei raccontano una storia lunga milioni di anni che parte dalla genesi del nostro pianeta per giungere alla civiltà romana. Nell’ordine sono il Museo della Preistoria “Luigi Donini”, in via Fratelli Canova 49 a San Lazzaro, dedicato alla genesi del territorio, ai grandi animali dell’ultima era glaciale, all’evoluzione dell’uomo e dei suoi strumenti, sino ai reperti villanoviani e romani di San Lazzaro; il Muv-Museo della Civiltà Villanoviana “Giovanni Gozzadini”, in via Tosarelli 191 a Villanova di Castenaso, dedicato alla civiltà villanoviana e protofelsinea; il Museo Archeologico “Luigi Fantini”, in via del Museo 2 a Monterenzio, rivolto soprattutto alla cultura etrusco-gallica con descrizione della storia del territorio sino al medioevo; infine il museo all’aperto Area archeologica della Città di Claterna, in via Emilia 482-484 a Maggio di Ozzano dove con gli ultimi scavi sta riemergendo la romana città di Claterna.
Il 30 settembre, alle 10, visita al museo “Donini” di San Lazzaro per uno stage di archeologia sperimentale: la scheggiatura della pietra e i primi strumenti dell’uomo, l’accensione del fuoco con percussione e frizione; alle 15.30 al “Gozzadini” di Castenaso visita guidata alle sale espositive e laboratorio di metallurgia per i bambini. Il 14 ottobre, alle 10, nel “Fantini” di Monterenzio visita guidata alle sale e laboratorio di lavorazione dell’argilla; alle 15.30 nell’area archeologica di Claterna visita guidata agli scavi in corso e laboratorio di mosaico.
L’iniziativa è delle strutture museali con l’Istituzione comunale “Anna Frank” di Ozzano, con l’associazione culturale Civitas Claterna, la Soprintendenza per i Beni archeologici, il Ministero per i Beni e le attività culturali, il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna e il Servizio cultura e pari opportunità della Provincia.
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San Lazzaro (Bologna)
Un orto didattico a San Lazzaro al centro del parco della Resistenza? Sarà un’idea “verde”, o “innovativa” ma, forse questione di opinioni differenti, sembra un po’ forzata visto che ci sono tanti spazi incolti.
Da un po’ di tempo quasi in mezzo al pratone del parco Resistenza, a sud e a ovest del Rio Polo, c’è un’area ellittica di terreno dissodato con al centro un cartello. «Con la collaborazione dell’amministrazione del Comune di San Lazzaro di Savena – recita la scritta –e con l’aiuto indispensabile di Ermanno Rocca dell’azienda agricola Bonazza, e di Agriverde, (qui ci sarà) l’orto didattico di San Lazzaro in Transizione lo stiamo creando insieme! Se vuoi apprendere l’arte della coltivazione della terra nel rispetto dell’ambiente, che tu sia già esperto o alle prime armi, questo è il posto giusto!!! A settembre – prosegue la scritta concludendo – ci saranno i primi corsi. Per informazioni puoi contattare: sanlazzarointransizione@gmailcom».
I corsi non sono poi ancora partiti e ad alcuni il posto non sembra proprio giusto. Il parco pubblico della Resistenza è il più bello, e grande, del territorio sanlazzarese costantemente “rosicchiato” da tante belle iniziative e strutture: edilizie, sportive, solidaristiche orticole, eccetera. Ciò che resta di due aree agricole e parchi privati di Villa Boschi (poi Villa Bellaria e Villa Furla) e di Villa Rossi (o Villa San Lazzaro o Villa Acquabona) continua a ridursi. E lo dimostra una foto del 1937 dove si vedono le due ville circondate dai campi.
Nel dopoguerra l’intenso sviluppo urbanistico poi la costruzione di impianti sportivi: bocciodromo, palestre Rodriguez e Repubblica, circolo tennis, campi di gioco, parcheggio via Bellaria, orti comunali eccetera, ne hanno già ridotto l’ampiezza. Chi ha memoria ricorda che nel 2006, quando fu presentato il progetto del teatro nell’area di Villa Acquabona, Wwf e residenti fecero raccolte di firme e manifestazioni per «difendere un’area verde di pregio parte del parco Resistenza».
Da qui le domande: «E’ proprio necessario dissodare il prato del parco della Resistenza per farci un orto che poi può espandersi? Ci sarà un’altra recinzione ancora per difendere i prodotti dell’orticello?».
Giancarlo Fabbri
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San Lazzaro (Bologna)
Con l’arrivo dell’autunno riprendono le attività del sodalizio Juvenilia Club giunto alla sua ventitreesima stagione. Associazione, con sede a San Lazzaro (Bologna), presieduta dalla professoressa Paola Tabacchi Malaguti, che stimola le persone a utilizzare, in modo intelligente, il proprio tempo libero. Per i soci e gli amici Juvenilia Club ha preparato anche per la stagione 2012-2013 un ricco calendario di iniziative.
«Lo spirito dell’associazione, nata nel 1990 – spiega Paola Tabacchi –, è quello di promuovere e divulgare la cultura creando momenti di aggregazione che offrono ai soci svariati interessi: laboratori artistici, letterari, teatrali, cineforum, viaggi, conferenze, concerti, cene, balli, corsi, giochi con le carte e tanto altro». Momenti di divertimento, stando insieme in allegria, ma anche di arricchimento personale. All’interno del club è attivo anche il coro “July” che purtroppo ha perso recentemente la direttrice; il soprano Anna Maria Monti Gorini.
«Juvenilia – riprende la professoressa Paola – si rivolge a un pubblico giovane “di tutte le età” affinché non sia solo fruitore ma protagonista delle varie attività». E la stessa Tabacchi Malaguti si dice incredula che la sua Juvenilia abbia già raggiunto i 23 anni di età con quasi 200 soci e forse altrettanti amici. «Sembra ieri» dice «e se dopo tanti anni siamo ancora qui, ancora forti, significa che la strada scelta è stata quella giusta auspicando nuove adesioni per portare a Juvenilia Club nuova linfa vitale». Il programma è intenso, un libretto di 40 pagine, e prenderà il via il 28 settembre con una serata di musica, recitazione e canto, a Bologna nel bellissimo Teatro del ‘700 di Villa Aldrovandi Mazzacorati con l’attrice Barbara Bertoni e il pianista Stefano Lippi. Nello stesso teatro, il 12 ottobre, ci sarà un recital di Fausto Carpani. La festa di apertura si terrà, invece, il 20 ottobre nell’Hotel Savoia Regency con le musiche del maestro Valeriano Massarenti.
Per informazioni e iscrizioni: 051.464293; paola.tabacchi@libero.it.
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Inviato da: cassetta2
il 29/06/2023 alle 18:20
Inviato da: RavvedutiIn2
il 04/11/2019 alle 20:39
Inviato da: bettubettu
il 11/03/2019 alle 18:39
Inviato da: gesu_risortoannunz1
il 20/04/2016 alle 18:46
Inviato da: carlamieir19
il 10/04/2016 alle 20:47