Creato da fabbri.giancarlo il 08/08/2012
Giancarlo Fabbri giornalista freelance

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Messaggi di Marzo 2015

Nessuno vede, nessuno provvede, e non è un quiz

Post n°802 pubblicato il 31 Marzo 2015 da fabbri.giancarlo
 

 

Cartello 01

 

Pianoro (Bologna)

Uno dei primi classici atti di sabotaggio nei confronti di un esercito invasore è sempre stato quello di cercare di confonderlo modificando, spostando o togliendo la segnaletica stradale. Cosa impossibile oggi per via delle strumentazioni elettroniche, e informatiche, che si basano sui riferimenti satellitari. Chi vive in un territorio normalmente non ha bisogno di leggere la segnaletica stradale che dovrebbe aiutare chi non è del luogo a orizzontarsi per giungere a destinazione.
Purtroppo è noto che ben pochi osservano e, soprattutto, rispettano la segnaletica stradale a partire dai cartelli di divieto di sosta e quelli con limiti di velocità. Forse perché piccoli ma non si vedono più nemmeno i grandi che dopo la novità diventano parte integrante del paesaggio. Lo dimostra il cartello posto sulla via Nazionale poco a monte del borgo Riolo, a Rastignano di Pianoro, dall’agosto dell’anno scorso incongruo con la modifica della viabilità effettuata 700 metri dopo. Possibile che non se ne sia accorto nessuno? Cos’è cambiato?

 
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“Valli Savena Idice” alla conquista di Castenaso

Post n°801 pubblicato il 24 Marzo 2015 da fabbri.giancarlo
 

Le tre testate sorelle e l'assessore castenasese Giorgio Tonelli intento alla lettura

Le tre testate sorelle e l’assessore castenasese Giorgio Tonelli intento alla lettura

Valli dell’Idice e del Savena (Bologna)

Mentre il corso del Savena si arresta nell’Idice, alla Borgatella di San Lazzaro, quello dell’Idice invece prosegue oltre verso il Reno, di cui è affluente, attraversando i comuni di Castenaso, Budrio e Molinella. Nulla di male quindi, se la rivista mensile “Valli Savena Idice”, edita dalla Hemingway Editore e diretta da Bruno Di Bernardo, superi i suoi primi confini di interesse, e distribuzione, del Distretto sanlazzarese.
Infatti in questi giorni è in distribuzione anche a Castenaso la versione cartacea del numero di marzo del notiziario mensile finora reperibile solo in negozi, bar, ristoranti, edicole del Distretto di San Lazzaro che comprende i comuni di Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Ozzano, Pianoro e San Lazzaro. Con tante notizie utili e mirate Comune per Comune e altre di respiro più ampio, come quelle sulla neonata Città metropolitana con ricadute sul tessuto locale e sui suoi residenti.
Una rivista giovane, colorata, impegnata e, soprattutto, gratuita grazie alle aziende che colgono l’opportunità di farsi conoscere e ricordare in ambito più vasto. Col vantaggio che chi non trova la copia cartacea può sfogliare il notiziario, scaricarlo e stamparlo, collegandosi al sito web: http://hemingwayeditore.wordpress.com. Giunto nel sito si vedrà che “Valli Savena Idice” ha altre due sorelle quasi gemelle. “Un’idea di Appennino”, diffusa a Camugnano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Granaglione, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Marzabotto, Monzuno, Porretta Terme, San Benedetto Val di Sambro e Vergato. E “Valli Reno Lavino Samoggia” per coprire il basso Reno, Monte San Pietro, Valsamoggia (Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savigno) e Zola Predosa.
Nel “Valli Savena Idice” in distribuzione notizie e approfondimenti dalla Regione e dalla neonata Città metropolitana, interviste esclusive al presidente di Tper Giuseppina Gualtieri e al sindaco di Castenaso Stefano Sermenghi, approfondimenti su trasporti, centri per l’impiego, banche popolari e Bcc. Su Monghidoro la crisi della Stampi Group e la Festa del Maiale, su Loiano le polemiche per il blackout elettrico e le visite alle energie rinnovabili, su Monterenzio i gravi danni della nevicata e l’allarme per il ponte sull’Idice a Ca’ di Lavacchio.
Su Pianoro le storie di due ammirevoli personaggi del volontariato, su San Lazzaro l’avvio dei lavori sulla via Emilia per il Crealis e la pace dopo la tempesta al centro sociale “Malpensa”, su Ozzano l’apertura della Casa della Salute con l’Ausl e il poliambulatorio Ramazzini, e infine quattro pagine su Castenaso con anche un articolo sul cinema Italia scritto per noi dal giornalista Rai, e assessore, Giorgio Tonelli.
Chi è interessato alle tre riviste per informazioni, abbonamenti e inserzioni può rivolgersi al: 0534.94472; bruno.diber@gmail.com.

 
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In Mediateca l’8 marzo lo si onora anche l’1 aprile

Post n°800 pubblicato il 20 Marzo 2015 da fabbri.giancarlo
 

Donna 01 Libro

San Lazzaro (Bologna)

L’associazione sanlazzarese culturale, sociale e politica “Donne per … ” ha lanciato l’idea di altre occasioni di dare risalto al femminile oltre ai simbolici, e rituali, festeggiamenti dell’8 marzo, con tanti bei discorsi e distribuzione di mimosa. Poi, come ricorda una massima antica: “passata la festa, gabbato lo santo”; tutto prosegue come prima.
Infatti le signore dell’associazione hanno lanciato per il primo aprile l’iniziativa culturale “Non solo 8 marzo” per festeggiare le donne con un pomeriggio di letture al femminile aperto a tutti, uomini e donne. Tutti sono invitati a inviare, entro il prossimo 26 marzo, un brano di una scrittrice italiana che si intende condividere con altri perché ha colpito la propria sensibilità o fantasia. Brano, che non dovrà essere più lungo di due cartelle, da inviare a: giovanna.cantoni7@gmail.com che verrà poi letto da chi lo ha spedito, uomo o donna che sia, nel pomeriggio culturale che si terrà dalle 17.30 alle 20 nella Mediateca di San Lazzaro in via Caselle 22. L’invio preventivo dei testi serve alle donne organizzatrici per curare la regia e la scaletta dell’iniziativa che poi si concluderà con un piccolo buffet preparato da mani femminili.

 
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Con “Pitùr”, di Perrotta, torna all’Itc lo spettacolo per sordi

Post n°799 pubblicato il 15 Marzo 2015 da fabbri.giancarlo
 

Pitur 01 Sordi

San Lazzaro (Bologna)

All’Itc Teatro di San Lazzaro in via Rimembranze 26, alle 21 di giovedì 19 marzo il sipario si aprirà con una recita del tutto speciale, comprensibile anche ai non udenti, dello spettacolo “Pitùr”, di Mario Perrotta che ne cura anche la regia. In scena lo stesso Perrotta con Micaela Casalboni, Paola Roscioli, Lorenzo Ansaloni, Alessandro Mor, Fanny Duret, Anaïs Nicolas e Marco Michel, con le musiche di Mario Arcari. “Pitùr”, dopo “Un bes”, è il secondo movimento di una trilogia scritta da Perrotta per il già premiatissimo Progetto Ligabue che stavolta vede coinvolti sulla scena otto interpreti attori-danzatori.
Dopo il grande successo riscosso nei più importanti festival italiani arriva finalmente all’Itc Teatro questo spettacolo per regalare voce, suono e fatica fisica al mondo interiore di Ligabue; alle sue ossessioni di uomo e di artista, trasformando in danza e voci i volti, gli animali e i paesaggi del suo immaginario pittorico e la forza dei suoi colori. Lo spettacolo andrà in scena anche nei giorni 18, 20, 21 e 22 marzo ma senza la sovratitolazione che consente ai sordi di seguire i dialoghi.
Infatti da vari anni l’associazione Agfa-Fiadda di Bologna, presieduta dalla professoressa Luisa Mazzeo, si è attivata con vari teatri e cinema per l’uso di sovratitoli che rendano gli spettacoli comprensibili anche a sordi e sordastri. E a San Lazzaro tutto ciò è possibile grazie alla sensibilità sociale della Compagnia Teatro dell’Argine, che dal 1998 gestisce l’Itc portandolo infine all’interesse nazionale dopo i fasti della “Zanzara d’oro” e un lungo periodo di chiusura. A nome della sua associazione, e dei deboli di udito, non mancano quindi gli elogi e i ringraziamenti del presidente Mazzeo alla compagnia teatrale.
Per i non udenti il biglietto ha un costo ridotto con prenotazione del posto obbligatoria, allo 051.6270150 o via e-mail (info@itcteatro.it), che permette di riservare alle persone sorde i posti migliori per la lettura dei sovra titoli proiettati su uno schermo sovrastante l’azione scenica. Il biglietto può poi essere ritirato la sera dello spettacolo alla biglietteria dell’Itc Teatro. Per informazioni: 051.798060.

 
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Riforme utili o stravolgimento della Costituzione?

Post n°798 pubblicato il 14 Marzo 2015 da fabbri.giancarlo
 

Manifesto

Ozzano (Bologna)

Serve davvero agli italiani un Senato delle Regioni? Il dubbio è venuto anche all’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) che rappresenta quanti hanno combattuto nella lotta di Resistenza contro la dittatura fascista, contro l’occupazione nazista e per un’Italia libera, repubblicana e democratica. Infatti la sezione Anpi di Ozzano ha indetto per le 20.30 di mercoledì 8 marzo, nella Sala “Città di Claterna” di piazza Allende 18, un’assemblea pubblica per parlarne.
Interverranno il presidente del comitato “Salviamo la Costituzione” Alessandro Baldini, il direttore dell’istituto storico regionale “Parri” Luca Alessandrini e il vicepresidente provinciale dell’Anpi di Bologna Gianluigi Amadei. L’opinione dell’Anpi è che anziché differenziare i compiti di Camera e Senato, riducendone i costi col dimezzamento dei parlamentari e l’unificazione dei servizi, è stata frettolosamente approvata dalla Camera una riforma costituzionale che assieme a quella elettorale rischia di creare danni alla democrazia italiana.
«I frutti amari del “patto del nazareno”, infatti – ribadiscono dall’Anpi –, appaiono sempre più un pasticcio istituzionale che non potrà che produrre. Un Senato senza poteri, ridotto a un “dopolavoro” per i 74 consiglieri regionali e i 21 sindaci, senatori che saranno nominati e non eletti dai cittadini; e c’è da chiedersi come potrà fare il senatore un sindaco di una grande città, magari anche presidente della città metropolitana. E una Camera costituita in maggioranza da nominati di fatto controllata dal governo e quindi dal suo leader. Se tali riforme non saranno modificate – paventano dall’associazione dei partigiani –, rischiamo di svuotare il Parlamento e di concentrare il potere nelle mani dell’esecutivo e del capo del governo. Presidente del consiglio che potrebbe quindi nominare lui stesso il presidente della Repubblica e gli altri organi di controllo. Uno stravolgimento della Costituzione, una mortificazione della rappresentanza popolare e politica – concludono i dirigenti dell’Anpi – e un rischio per la democrazia».

 
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