Creato da fabbri.giancarlo il 08/08/2012
Giancarlo Fabbri giornalista freelance

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Messaggi di Giugno 2016

Cambia il sistema ma purtroppo le discariche non diminuiscono

Post n°933 pubblicato il 30 Giugno 2016 da fabbri.giancarlo
 

Bidone 03

Pianoro (Bologna)

A partire dagli ultimi giorni di giugno la multiutility Hera e il Comune di Pianoro hanno avviato un nuovo sistema di raccolta degli oli alimentari già utilizzati in cucina. A Rastignano (parcheggio Conad) e a Pianoro (parcheggi Ecu e Coop) sono già stati posizionati i nuovi contenitori. Armadietti verticali che consentono di conferire l’olio usato, e anche strutto, “a freddo in bottiglie di plastica ben chiuse” con “diametro massimo 18 centimetri”. Sistema che allevia gli utenti del “fastidio” di dover versare l’olio nel bidone giallo e di trovare un cestino (quasi sempre stracolmo) dove conferire il contenitore usato. E’ quindi sufficiente utilizzare una bottiglia usata da acqua minerale, anche da due litri, per conferire olio e plastica in un colpo solo. Infatti non c’è (quasi) famiglia che non beva acqua minerale, liscia o gassata, invece di quella potabile da rubinetto fornita dalla stessa Hera.

A vedere il nuovo contenitore a fianco del vecchio viene in mente di parafrasare un noto detto di Massimo d’Azeglio: “Fatto il servizio sono da fare (ancora) gli utenti”. D’attorno c’è di tutto, anche se il fusto giallo non è pieno, e per la maggior parte non conferibile nel nuovo contenitore. A fare l’elenco: una latta arrugginita da dieci litri, due lattine da cinque litri, bottiglie e bottiglioni di vetro, contenitori di plastica con diametro oltre i 18 centimetri. Col sospetto che tali utenti, che hanno evitato il fastidioso disturbo di versare l’olio nel bidone, continueranno tranquillamente a depositare fusti, lattine e contenitori grandi accanto ai bidoni e alle nuove cabine ad armadio.

Lo dimostra il fatto che molti maleducati, pur sapendo che i sacchi grandi non entrano nelle calotte dell’indifferenziato, continuano a utilizzare sacchi da falciature o da condominio conferendoli accanto al cassonetto. Chi ha avuto modo di ricevere il volantino che annuncia il servizio potrà leggervi che “il mancato rispetto potrebbe comportare sanzioni amministrative”. Con il “potrebbe comportare” che dovrebbe, per mantenere l’imperfetto, essere modificato in “sarà sanzionato”. Ma visto che nessuno sanziona nemmeno le tante auto parcheggiate contromano lungo le vie di Pianoro sarà ben difficile che “verrebbe” multato un utente incivile che abbandona i rifiuti lungo le strade.

Considerando poi che, restando sul tema olio, ce ne sono tantissimi che continuano a versare l’olio usato nel lavello della cucina. Oltre a rapprendersi nelle tubature, col rischio di otturarle, l’olio disperso nelle fognature o nei pozzetti a dispersione contamina l’ambiente.

 
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Con Tonino Pirini se n’è andato anche il partigiano “Leone”

Post n°932 pubblicato il 28 Giugno 2016 da fabbri.giancarlo
 

 

Pirini 08 Tonino

Ozzano

In forma civile davanti al municipio di Ozzano, con picchetto d’onore, i discorsi del sindaco Luca Lelli, e di Devino Caregnato dell’Anpi, poi con canti partigiani, il 28 giugno l’estremo saluto a Tonino Pirini, 96 anni, prima dell’avvio al forno crematorio di Borgo Panigale.

Facendo del giornalismo un impegno civile, oltre che una passione, in oltre trent’anni di attività ho avuto modo di incontrare tante persone di cui molte, però, dimenticate. Ma anche persone indimenticabili con, tra queste, Tonino Pirini che ho avuto più volte modo di intervistare. Sempre elegantissimo, signore d’altri tempi, personaggio carismatico e presidente dell’Anpi ozzanese era nato a Castel San Pietro l’11 gennaio 1920. Nel 1937 la famiglia si trasferisce a Ozzano. Chiamato alle armi prestò servizio a L’Aquila poi a Chieti dove si trovava al momento della dichiarazione dell’armistizio l’8 settembre 1943.

Sfuggito ai tedeschi tornò a Ozzano dandosi alla clandestinità nel battaglione Pasquali della IV brigata “Venturoli Garibaldi” come intendente col nome di battaglia “Leone” raggiungendo poi il grado di sottotenente. Dopo la liberazione fece anche parte del Comitato di liberazione nazionale (Cln), organizzò la sezione locale del Pci, fu eletto segretario dell’Anpi, del Fronte democratico e amministratore della locale Cooperativa di consumo del popolo. Membro della federazione bolognese del Pci fu inviato a Porretta e in Sicilia, a Sciacca e Agrigento, per organizzare la campagna elettorale.

Pirini è salutato davanti a quel municipio che in un certo senso fu la sua seconda casa per anni dove fu consigliere comunale (dal 1951), sindaco (dal 1955 al 1958 e dal 1965 al 1976) poi assessore (dal 1976 al 1982). Nel 1958 fu destituito dalla carica di sindaco, dal prefetto di Bologna, dopo aver subito una condanna per aver espresso solidarietà ai lavoratori che si erano opposti allo sfratto forzato dei sindacati e dei partiti di sinistra dalla Casa del popolo (ex Casa del fascio) di Ozzano.

Negli anni seguenti, fino alla rielezione a sindaco, Pirini si impegnò come sindacalista nella Cgil, fu socio fondatore della Cassa rurale e artigiana di Ozzano (oggi Banca di Bologna) di cui fu presidente per dieci anni. Come sindaco rieletto nel 1965 aveva impostato il primo Piano regolatore, realizzato scuole, e servizi. Nel 1976 gli fu chiesto di restare in giunta come assessore al bilancio e ai lavori pubblici; impegno che mantenne fino al 1982 dopo 30 anni di incarichi come amministratore pubblico. Ancora a 90 anni di età, e oltre, è stato nel direttivo Spi-Cgil, nella Commissione per la cultura, revisore dei conti del Centro anziani, presidente dei garanti Pd, presidente dell’Anpi e della Commissione comunale per le celebrazioni civili. Nel 2004 fu insignito, con Marco Vacchi (Ima), del premio “Torre d’oro”, simbolo municipale, dal sindaco Valter Conti; e nel 2010 dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, del titolo di Cavaliere della Repubblica. Integerrimo, rigoroso con se stesso più che con altri, lo ricordo, non molti anni fa, in giacca e cravatta pedalare su una classica Bianchi, nera, con i freni a bacchetta. Saluti Tonino ovunque tu vada.

 
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Il BNB di giugno è ancora in edicola

Post n°931 pubblicato il 24 Giugno 2016 da fabbri.giancarlo
 

BNB Giugno2016 01

Bologna

Secondo alcuni antropologi il marcare, colorare e disegnare il corpo a scopi sciamanici, scaramantici, religiosi, tribali, etnici o estetici, nelle sue varie forme: tatuaggi, cicatrizzazioni, scarnificazioni, piercings, branding, burning, ha origini precedenti al linguaggio e alla scrittura. Nell’Ottocento ne era testimonianza lo scoprire popolazioni ancora all’età della pietra vistosamente coperti di segni: di potere e ,gerarchia, di guerra e di comando, eccetera, con un linguaggio rudimentale e privi di una qualsiasi scrittura, anche se ideografica o pittografica.

Il tema del tatuaggio è l’argomento delle quattro pagine centrali, un inserto staccabile, del mensile “Buone Notizie Bologna” di giugno, ancora in edicola a un euro la copia, con interessanti articoli di Pier Paolo Vettori (“Storia, diffusione e significati”), Serenella Gatti Linares (“Draw – Riccardo Raviola figlio del mitico Magnus – e Attila Mezzini”) e Valentina Trebbi (“Moda, salute e business”).

Per chi non lo conosce, purtroppo sono tanti, “Buone Notizie Bologna”, è un periodico edito dalla cooperativa sociale Virtual Coop che ha come soci, dirigenti, soci lavoratori, redattori e collaboratori per la gran parte portatori di handicap, anche gravi. Persone che tramite la Virtual Coop hanno trovato sostegno, lavoro reddito e anche emancipazione dalla croce (fisica, mentale, sociale) che li affligge. Sostenere il periodico con l’acquisto in edicola, con abbonamenti per sé e da regalare, o con bonifici si mantengono tali posti di lavoro.

Per fare una rapida carrellata sul contenuto di questo numero di BNB, acquistabile ancora per pochi giorni, a pagina 2 un articolo di Annalisa Paltrinieri su Agriverde, a seguire Sebastiano Curci con l’anniversario del Comune di Bologna, Rita Rambelli con la storia del bikini dall’antichità a oggi, poi la pagina dei libri, quella di Impronta Etica, Annalisa Bolognesi sulla scuola e l’integrazione, Rosalba Solimena sul “feng shui”, Valentina Trebbi sui fiori in medicina, e il vostro ignobile cronista con un articolo a ricordo del sanlazzarese Arnaldo Vannelli (“Un combattente senza etichette”) e uno sulla sconfitta, ma con onore, all’elezione per il vertice di Confindustria di Alberto Vacchi (“Parlano tanto di lui”) amministratore delegato di Ima.

Passata la boa del centro pagina Alessandro Legnani scrive del confronto disabilità e lavoro, Olwer Stagni del problema dei parcheggi in città, Valentina Ametta sulla sanità per gli stranieri in Italia, Paolo Menzani sul campionato europeo di calcio, Andrea Vecchi sul cinema e Jack Nicholson, Ugo De Santis su Umberto Boccioni e il futurismo, poi lo sport, la cucina, le offerte e ricerche di lavoro, la poesia del volontariato Auser e la consueta pagina dei giochi. Un periodico che piacerà a chi ama la cultura generale, l’arte, la solidarietà umana e sociale e non il rimescolare nelle tragedie umane e nella cronaca nera.

 
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“Valli Savena Idice” notizie e approfondimenti per sei comuni

Post n°930 pubblicato il 22 Giugno 2016 da fabbri.giancarlo
 

Valli Natale

Da sinistra Gabriele Minghetti, Chiara Boschieri, Maurizio Marchesini e Alberto Monti

Distretto di San Lazzaro (Bologna)

Nel Distretto sanlazzarese (che comprende i comuni di Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Ozzano, Pianoro e San Lazzaro) è già stata distribuita la versione cartacea del numero di giugno 2016 del mensile “Valli Savena Idice” in ristoranti, bar, edicole e negozi del territorio. Una rivista piena di colore con notizie proposte Comune per Comune oltre ad altre dalla Regione e dalla Città metropolitana di Bologna. Se poi i lettori interessati non trovano la versione cartacea – che con grande soddisfazione dell’editore-direttore Bruno Di Bernardo va a ruba e sparisce subito dalla circolazione – possono sfogliare il mensile in modo virtuale, oppure anche scaricarlo e stamparlo, collegandosi al sito web: http://hemingwayeditore.wordpress.com. Sarà quindi anche l’occasione per conoscere le altre pubblicazioni della casa editrice.

Nel numero di giugno si può leggere dei problemi relativi al gioco d’azzardo, del travagliato 4° lotto della Lungosavena, del deludente risultato elettorale dei grillini a Bologna nonostante i sondaggi, dei mutui stipulati on line, e della situazione dei migranti in regione. Poi, da monte verso valle, con gli articoli di Sarah Buono, su Monghidoro la vittoria di Barbara Panzacchi alle elezioni comunali e il convegno su Armonia e Salute. Sulla pagina di Loiano si può leggere del rischio che scompaia la sua storica pineta dopo i danni delle ultime nevicate e la morte di 500 pini neri. Mentre su Monterenzio vengono descritte le novità dell’Acquapark, al Villaggio della Salute Più, e ricordato il primo anniversario della realizzazione del Parco di Monte Bibele dove fu rinvenuto un villaggio coabitato da famiglie etrusche e celtiche.

Per gli altri tre comuni potete leggere gli articoli redatti dal vostro immodesto cronista. Nelle pagine di Pianoro la cronaca del disinnesco di due bombe d’aereo, la descrizione delle tecniche utilizzate e i dati delle attività del genio militare fornitici dallo Stato Maggiore dell’Esercito. Poi la cronaca del convegno sulla castanicoltura e quella sull’incontro tra i pianoresi Gabriele Minghetti (sindaco), Maurizio Marchesini (imprenditore) e Alberto Monti (sindacalista Fiom).

Su San Lazzaro la storia del parco di “Villa Cicogna”, la rinascita del centro sociale “Malpensa”, il Festival di teatro delle scuole, il “Museo Buton” di Valerio Neri e i 27 anni dell’associazione Juvenilia Club. Infine, su Ozzano, si legge della Complanare Nord che ha trovato i finanziamenti grazie al Passante di Mezzo, di Ozzano promossa “Città d’Arte”, e del lavoro di volontariato in Tanzania sostenuto da tecnici, studenti e veterinari della Facoltà ozzanese durante le vacanze.

“Valli Savena Idice” è un notiziario gratuito grazie alle aziende che hanno colto l’opportunità di farsi conoscere, e ricordare, in ambito più vasto e di sostenere la stampa e l’informazione locale.

 
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Già riaperta la Bocciofila Pianorese Arci “XXV Aprile”

Post n°929 pubblicato il 04 Giugno 2016 da fabbri.giancarlo
 

Taglio 03 Nastro

Da sinistra il presidente della Bocciofila Franco Dini, il sindaco Gabriele Minghetti e il consigliere della Bocciofila Giancarlo Minarini

Pianoro (Bologna)

Come da tradizione lo scorso 2 giugno, a Pianoro Nuovo, con la Festa della Repubblica c’è stata anche quella della Bocciofila Pianorese Arci “XXV Aprile”, presieduta da Franco Dini, per la riapertura della stagione agonistica, ricreativa e gastronomica che proseguirà tutte le sere fino all’autunno. Per l’occasione s’è svolto un torneo di bocce ed è stato offerto a tutti un rinfresco gratuito e la possibilità di partecipare a una ricca sottoscrizione a premi per contribuire all’attività, sostenuta dal volontariato, e alla manutenzione della struttura e dei campi.

L’attività della bocciofila, con due campi scoperti illuminati a giorno e dotati di tribuna, è infatti stagionale con inizio i primi di giugno e termine alla fine di settembre. Periodo con l’impianto preso d’assalto, anche da chi non gioca a bocce, per gustare fragranti crescentine tutte le sere della settimana e, quando ci sono forze sufficienti, anche primi piatti nel weekend. Piatti e posate di plastica, tovaglioli e tovaglie di carta, ma le portate hanno il sapore dell’amicizia e della solidarietà. Il lavoro in cucina, tra i tavoli e al bar è tutto volontario e le speranze del presidente Dini sono che la squadra dei volontari attivi resti unita e che vengano a dare una mano altri volenterosi; magari giovani.

 
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