Creato da fabbri.giancarlo il 08/08/2012
Giancarlo Fabbri giornalista freelance

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Messaggi di Marzo 2017

Il 2 aprile la via Emilia sarà in festa e, molto, “Vivace”

Post n°1004 pubblicato il 28 Marzo 2017 da fabbri.giancarlo
 

Via Emilia Vivace

San Lazzaro (Bologna)

Fateci caso. In molte città, cittadine, borgate attraversate dalla strada consolare Emilia la storica via fatta costruire da Marco Emilio Lepido ha molti nomi o appendici (Levante, Ponente, Est, Ovest, eccetera). Nel territorio di San Lazzaro, invece, è semplicemente via Emilia dal ponte sul Savena, fino al confine ozzanese, come oltre 2.200 anni fa. Una via costruita come opera militare, diventata importante direttrice dello sviluppo economico, produttivo e sociale del nostro Paese, che il prossimo due aprile sarà chiusa al traffico per tutto il giorno, dalle 10 alle 20, nel tratto tra le vie Fornace e Caselle. Il motivo non è dato da lavori in corso ma da una grande festa di strada, la prima “Via Emilia (vivace) in festa” per una giornata di gastronomia, musica, mercatini, antichi mestieri, giochi e allegria a scopo di beneficenza.

Infatti i commercianti della via Emilia, nel tratto dal Savena a Piazza Bracci e non soltanto, si sono mobilitati nell’organizzazione di una festa con ricavato che sarà consegnato all’associazione onlus “La Via del Sale” che ha in progetto la costruzione di una casetta per Aurora. Aurora è una bimba dolcissima di 14 anni, alta un metro con patologie di varia natura. Viveva a Colleposta, una delle frazioni di Accumuli distrutte dal terremoto d’agosto, e ora vive a Castiglione di Monreale, a 1.200 metri di altitudine, all’interno di una roulotte. Aurora ha quindi passato un inverno freddo, gelido, e ha bisogno di una casetta. La si può aiutare partecipando al grande pranzo comunitario che si terrà dalle 12.30 alle 16, sui tavoli apparecchiati al centro della via Emilia, oppure prenotando i piatti per l’asporto dalle 11.30 alle 12.30.

Dalle 10 alle 20, nella via Emilia pedonalizzata, ci saranno stand gastronomici per accontentare tutti i gusti con prelibatezze, borlenghi, fritti, porchetta, dolcetti, eccetera. Non mancheranno spettacoli di artisti di strada, musica con la partecipazione anche di Beppe Maniglia e divertimento per tutti. Nelle varie bancarelle sarà infine possibile acquistare prodotti della terra a chilometri zero: frutta, verdura, miele, vino, formaggi e tanto altro, oltre a oggetti artistici e artigianali.

Aurora è seguita da 12 anni dall’assistente domiciliare, che conosce l’esigenze della bambina come fosse la sua mamma. La soluzione dell’albergo proposta a questa famiglia, implicherebbe che la bimba rinunci all’assistenza di cui ha bisogno. Una scelta assurda, alla quale si potrebbe rimediare portando una casetta che abbia le comodità di una casa normale, senza barriere architettoniche. Il terreno edificabile della famiglia non è raggiungibile con un prefabbricato, quindi si dovrà costruire da zero la casetta in legno lavorando con pezzi assemblabili. Per info: laviadelsaleonlus@gmail.com. Via Provinciale 25, 02010, Cittareale (RI). IBAN: IT47o0100503240000000002838.

 
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“Valli Savena Idice” notizie dalla Città al confine toscano

Post n°1003 pubblicato il 10 Marzo 2017 da fabbri.giancarlo
 

Valli 03 2017

La stazione ferroviaria Sfm di Ozzano

Distretto di San Lazzaro (Bologna)

Il notiziario mensile “Valli Savena Idice”, edito dalla Hemingway Editore di Bruno Di Bernardo, è già sul web dove è gratuitamente possibile sfogliarla, leggerla, scaricarla e stamparla, collegandosi al sito internet: http://hemingwayeditore.wordpress.com. Un notiziario colorato, originale e inconfondibile, al momento in stampa, che tra qualche giorno sarà distribuito anche nella versione cartacea, sempre gratuitamente, nei territori dei comuni del Distretto sanlazzarese: Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Ozzano, Pianoro e San Lazzaro. Lo si trova in ristoranti, bar, edicole e negozi con approfondimenti e notizie dalla Regione, dalla Città metropolitana, dall’Unione comunale Valli Savena Idice e da ognuno dei sei comuni. Se poi i lettori non trovano la versione cartacea, che va a ruba, possono sempre leggerla in modo virtuale sullo schermo del loro pc, notebook o tablet.

Nel numero di marzo 2017 a partire dalla prima pagina si leggono, tre editoriali di Bruno Di Bernardo sulla Flaminia militare, sul dramma degli sbarchi e sul bando da 50 milioni di euro per ospitare 2.350  migranti. All’interno articoli sugli investimenti della Regione per nuovi treni e bus, e sul Centro Meteo che sorgerà al Tecnopolo.

Poi le pagine locali sui comuni montani con articoli di Sarah Buono. Per Monghidoro la notizia dell’arrivo di nuovi migranti, e della proposta di Ima e Marchesini per salvare la Stampi Group. Per Loiano le preoccupazioni sul destino dell’ospedale “Simiani” e per l’arrivo di 14 nuovi immigrati da ospitare. Infine per Monterenzio ancora arrivi di richiedenti asilo e lezioni scolastiche sull’utilizzo dei droni.

Più a valle i pezzi del vostro reporter. Su Pianoro l’annuncio di una mostra di antichi erbari, della nascita di un’associazione di esperantisti presieduta dall’imprenditore Guglielmo Martelli, la consegna di sei “Medaglie della Liberazione” a oltre settant’anni dal 25 aprile 1945. Per San Lazzaro in arrivo un nuovo look per le piazze Osca ed Esedra, le perplessità sulla grafica per la campagna “Work in progress” rivolta ai giovani che richiama un po’ troppo la propaganda sovietica sul lavoro intensivo, il congresso dell’Auser nella “Sala ‘77” dell’Arci, il problema dei campi abusivi degli zingari sinti ancora da risolvere.

Infine per Ozzano le idee e le proposte per valorizzare la stazione dei treni, un breve ricordo dell’ex sindaco Valter Conti, le conferenze dell’associazione Il Ponte su “Elettromagnetismo e salute” e l’apertura alla Noce del ristorante “Da Ezio” di Ezio Rossi che si era già fatto apprezzare negli stand gastronomici delle feste nazionali dell’Unità “Osteria Friulana” poi nella più sofisticata “Hostaria de li Gaudenti”.

Il mensile “Valli Savena Idice”, nato nel 2013, è gratuito grazie alle aziende che hanno colto l’opportunità di farsi conoscere, e ricordare, in ambito vasto e di sostenere la stampa e l’informazione locale. Per contattare la redazione: 392-4431264; per la pubblicità: 339-4233609.

 
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Nodo di Rastignano, assemblea con Donini e Monesi

Post n°1002 pubblicato il 07 Marzo 2017 da fabbri.giancarlo
 

A Sottopasso 04 ex Dazio

Il sottopasso ferroviario aperto a San Ruffillo nell’area ex Dazio

Pianoro (Bologna)

Dopo alcuni rinvii l’attesa assemblea per fare il punto sul “Nodo di Rastignano” di terrà alle 18 di martedì 14 marzo nell’auditorium delle scuole medie di Rastignano, frazione di Pianoro, in via del Casello 3. Assemblea pubblica con all’ordine del giorno la presentazione del cronoprogramma definitivo per il completamento del primo stralcio dell’opera – il tratto detto del “Mezzo Nodo” dalla rotatoria Mafalda di Savoia, di Bologna, a via Madre Teresa di Calcutta al Trappolone di San Lazzaro – e gli auspici al finanziamento con previsione dell’avvio dei lavori per la realizzazione del secondo e definitivo stralcio.

Un’opera da una quarantina di milioni di euro che dalla rotatoria del Trappolone, ancora da realizzare, con un lungo viadotto scavalcherà la ferrovia “Direttissima” Bologna-Prato, la via Andrea Costa (Sp 65 “della Futa”) e il torrente Savena per congiungersi alla strada di Fondovalle Savena (via De Gasperi) e alle vie Torriane e del Paleotto. Opera stradale che a quarant’anni dai primi progetti dovrà finalmente allontanare il traffico dal centro di Rastignano bay-passando la strozzatura esistente dal ponte del Paleotto al ponte di San Ruffillo.

All’assemblea saranno presenti amministratori comunali di Pianoro, e consiglieri della consulta di frazione, l’assessore regionale ai trasporti e alle infrastrutture Raffaele Donini, il consigliere delegato alla mobilità e viabilità della Città metropolitana di Bologna Marco Monesi e tecnici e dirigenti di Rete ferroviaria italiana (Rfi del gruppo Ferrovie dello Stato) soggetto attuatore del primo stralcio. Sono stati invitati gli amministratori dei comuni della vallata, del Quartiere Savena di Bologna, e rappresentanti delle associazioni di categoria.

A detta di tutti, soprattutto dei residenti di Rastignano, occorre infatti ridurre il più possibile il tempo intercorrente tra il completamento del primo stralcio e l’avvio del secondo. Infatti il primo stralcio dell’opera toglierà indubbiamente traffico dalle bolognesi vie Toscana, del Pozzo, Filippini, Ponchielli e Foscherara ma non certamente dal cuore di Rastignano sia esso a est o a ovest della vecchia linea ferroviaria.

Anni fa si fecero varie manifestazioni sulla strada dalla Pedagna, al confine con i comuni di Bologna e San Lazzaro, fino alla chiesa di Rastignano. Iniziative di popolo organizzate dai membri del consiglio di frazione con in testa insieme, e alleati, due avversari politici come Alberto Monti (Pci) e Paolo Bagnoli (Dc). Oggi c’è invece quasi un clima di rassegnazione di cittadini che purtroppo sono forse diventati un po’ individualisti, inerti e silenti nei confronti delle istituzioni.

 
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