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L'insostenibile leggerezza della Politica Italiana e delle condizioni poco umane di questo Pianta

Post n°530 pubblicato il 31 Maggio 2013 da scaraciccio

Le vicende legate a doppio filo al conflitto magistrati-politica-sistemaeconomicoproduttivo non fa che confermare, se c'erano ancora dubbi, l'assoluta inutilita' e pericolosita' dell'attuale classe dirigente nazionale, e l'indispensabile cambio che deve seguire.

Sono forse ossessionato dalla vicenda ILVA, lo ammetto, sono abbastanza noioso, ma lo considero discretamente emblematico perche' e' una rappresentazione concreta e spettrale di tutti i macro vizi della Nazione.
Una vicenda relegata da sempre a cronaca locale (un po' di inquinamento in fondo non ha mai fatto male a nessuno, sono tutti anticorpi, come direbbe mia madre....) e divenuta tragedia europea nel secondo stesso che qualcuno, la magistratura in questione, ha osato mettere un attimino in dubbio una serie di vicende.

Casualmente, dopo alcuni lustri di indagini, perizie, studi epidemiologici, appostamenti e intercettazioni ambientali, si scopre una sinistra subordinazione e costante genuflessione da parte della politica e del sindacato, locale e nazionale, nei confronti di un'azienda di Famiglia.
Perche' di questo si tratta: per quanto grossa, l'ILVA e' un'azienda a conduzione familiare.

Famiglia che ha fatto un po' di cazzi propri per un po' di anni, fregandosene altamente e sonoramente delle responsabilita' sociali del suo business e delle relative ricadute ed implicazioni.
Forse nessuno se lo ricorda, ma il Dottor Riva, il capo Famiglia, ha anche fornito piu' volte, dall'alto del suo trono e della sua omniscienza, giudizi estetici sulla citta' di Taranto rimarcando l'inadeguatezza della stessa a proporsi come ipotetica meta turistica e incapacita' nel creare alternative alla siderurgia, ignorando (essendo un ignorante e corruttore non ci si puo' aspettare diversamente) il tessuto economico e sociale locale, tradizioni e cultura, monumenti ed iniziative, paesaggi e predisposizione naturale del territorio ad accogliere avventure economiche anche diverse dalla monocultura siderurgica.

Piombato in citta'negli anni '60 per volonta' divina, il siderurgico non si puo' e non si deve toccare.
Tutti ci hanno mangiato per decenni, in tanti sono diventati grassi e felici, e hanno anche sviluppato qualita' straordinarie quali la cecita' (incapacita' di notare scandali e reati), cretinismo (incapacita' di leggere, pensare, avere un'opinione oggettiva propria, intendere e volere), apatia (un menefreghismo finissimo, accentuato e di altissimo livello), e un enorme pressappochismo.

Un magnifico sistema al servizio dello Stato sino alla meta' degli anni '90, e poi funzionale allo Stato sotto le mani della nuova Famiglia proprietaria, che da sempre olia il sistema politico e sindacale nazionale e locale.
Una tangentina di qua', un finanziamento pubblico a PD e PDL di la', un po' di soldi per Alitalia di qua', un po' di soldi ai sindacalisti per comprarsi il silenzio di la', un po' di soldi alla curia locale di qua', un po' di raccomandazioni per fare entrare i figli dei lavoratori in una realta' disperata di la', etc etc etc.

Un enorme magna magna che ha reso felicissimi migliaia di persone, per anni.
Una felicita' di colpo messa in pericolo da un Gip e da un clan di magistrati malvagi che hanno osato togliere i paraocchi ai cittadini un po' sonnolenti e molto rincoglioniti di un piccolo capoluogo meridionale che, da un giorno all'altro, si e' scoperto fulcro vitale dell'economia nazionale, ossia un luogo strategico di importanza fondamentale per la salvaguardia del PIL Europeo.

E la madonna!!!! E allora mambo!!
Finalmente anche i cittadini un po' coglioni di questa nuova miniera d'oro potranno avere una parte d'oro anche per loro!
Magari un po' di aria piu' fresca, un po' di mare piu' pulito, magari portare la squadra di calcio in Seria A, cosi' tutti sono felici e nessuno se ne freghera' piu' dei magistrati!!!

Macche'!
L'ingordigia della Famiglia ha portato decisioni un po' sbagliatine, una piccola deviazione di qualche miliardo di euro dalle casse dell'azienda alle casse della Famiglia, secondo la piu' sana e nobile tradizione italiana.
Il tutto sempre benedetto dal clero e approvato dalla sempre prona e genuflessa classe dirigente locale e nazionale, incapace di reagire, di avere idee e ideali e di rispettarli, di seguirli con coerenza e senza compromessi.

Nulla, solo veleni (ai cittadini onesti di Taranto, citta' piu' inquinata d'Europa) e scandali che tra qualche settimana saranno solo un'eco lontano, un'impronta lasciata per sbaglio, una foto un po' sbiadita che nessuno ricordera' piu'.
Siamo un popolo bravissimo nel dimenticare in fretta.
Un'altra tangentina di qua', una raccomandazioncina di la' e via, amici piu' di prima.

La Famiglia Riva non si preoccupi, tanto lo so che non vi state preoccupando, lo so che ve ne fottete.
In fondo tutti se ne fottono, il motto fascista qua' non e' mai morto.
Me ne frego e' quello che tutti dicono e pensano.
Un quadro idilliaco di questa Italia che spero possa estinguersi al piu' presto.

Perche' anche io me ne frego: si, me ne frego del PIL e dell'economia nazionale ed europea, me ne frego delle ragioni dell'industria e del lavoro, me ne frego delle preghiere dei vescovi e delle mille ragioni che stanno dietro alla legge Salva-ILVA.

Me ne frego perche' davanti ai miei occhi, da sempre, c'e' una porcata di dimensioni mondiali, e tutti stanno bene perche' tutti se ne fregano...

E' come quando un palazzo con dentro un po' di lavoratori dell'industria tessile a Doha crolla, causando qualche migliaio di morti. Solo allora un po' di aziende chiedono scusa e promettono, falsamente, di impegnarsi a migliorare le condizioni di vita e di lavoro nel paesi in via di sviluppo.
Bella boiata! E io sono il primo a fregarsene, perche' anche io regolarmente compro i miei vestiti a causa della mia endemica crisi di contante da Primark, la quale col cacchio che paghera' di piu' e si impegnera' a migliorare le condizioni delle fabbriche da dove compra, perche' ne va del suo vantaggio competitivo, baby!

Beh, stessa cosa con l'ILVA: nessuno smettera' di comprare auto o elettrodomestici fatti con acciaio creato in seguito a reati vergognosi, in sfregio a tutte le leggi possibili.
Chi se ne frega! Tutti abbiamo famiglia e tutti dobbiamo mangiare.

Dulcis in fundo, non rimane che dire una verita' stupida, una bella scoperta dell'acqua calda: la politica e' lo specchio di quello che la gente vuole, e se stringi e vai ai bisogni fondamentali, la gente vuole  solo mangiare, scopare e fregarsene degli altri.
Altro che rispetto per l'ambiente e le condizioni dei lavoratori, chi se ne frega!

Abbiamo creato un sistema in questo mondo che da una parte ci sostenta e dall'altro ci strozza, siamo come un cane al guinzaglio corto, che ha fame ma la ciotola e' un po' lontana...

 
 
 
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