Vergogna

Stipendi parlamentari: Sig.ra Mussolini i proiettili per suicidarsi li offro io

Stipendi parlamentari: Sig.ra Mussolini i proiettili per suicidarsi li offro ioAdeguamento stipendi dei parlamentari, c'è chi dice che li ridurranno alla fame, chi vuole suicidarsi, ma se i soldi dei contribuenti fanno così schifo, non fanno prima a dimettersi o a suicidarsi veramente ? Lieto di dargli una mano

L’ assurda, irreale disgusta vicenda, legata alla riduzione dei vitalizi, al Taglio stipendi dei Parlamentari, fà si che ancora una volta dobbiamo occuparci più di educazione che di economia, sinceramente se ne farebbe volentieri a meno, purtroppo non è possibile.

Non è possibile per u n semplice motivo, non è questo e non deve mai esserlo neppure in futuro, il momento di abbassare la guardia e non denunciare atti di irresponsabile idiozia, mafiosa omertà, da parte di chi dovrebbe rappresentarci.

Ma veniamo al dunque, Il presupposto parte dalla norma contenuta nella manovra economica Monti in cui si ritiene opportuno parificare gli stipendi dei nostri parlamentari alla media dell’ Unione Europea.

Siamo molto contenti, di aver notato come in elementi, in cui a fatica riconoscevamo un essere umano, visto la loro letargia perenne, una notevole vitalità subito dopo che hanno compreso il rischio che correvano.

In particolare, vogliamo porre l’ attenzione del lettore sulle affermazioni rilasciate dall’ onorevole Mussolini, in alcune interviste e riportate da alcune testate giornalistiche :

Riportiamo come esemplificazione stralci ci un articolo apparso su Libero.it :

“Toglierci il vitalizio? E’ come mandarci in giro nudi per strada”

“Poi è ovvio che uno si ammala, prende l’influenza, si aggrava, arriva la polmonite e quindi…”

“Questa non è una riforma, è un’istigazione al suicidio”.

Ora voi direte, la solita ignoranza, meglio lasciare perdere, vivono in un mondo tutto loro, ecc ecc ecc, ebbene io credo che il loro mondo debba finire e debba finire subito non quando sapranno scrivere una legge o un decreto.

Questa è l’ ultima panzana che si sono inventati per non far passare il taglio degli stipendi e dei vitalizi, sino a data da destinarsi, smentita dai presidenti di Camera e Senato, ma chi gli crede più ?

Il perché lo leggiamo sotto, sono solo due esempi catturati anche loro da una testata giornalistica questa mattina, non sono neppure di una tragicità impressionante come altri, ma senza dubbio possono cominciare a farci rendere conto di cosa sta per succederci.

Due casi nello stesso giorno, a pochi chilometri l’uno dall’altro, di persone perbene costrette a rubare dalla fame.

Il primo è avvenuto a Piove di Sacco, nel Padovano, protagonista un pensionato di 77, sorpreso all’uscita del supermercato con una confezione da tre fettine di carne sotto il giaccone.

“Ho fame”, ha detto agli addetti alla sicurezza e alla polizia che lo hanno arrestato.

In lacrime, ha poi raccontato di essere in crisi, che la pensione non gli basta per vivere e mangiare.

Un caso molto simile è successo al Pam di Treviso, dove un’ addetta alla pulizie, ha tentato di portare a casa la spesa nascosta in un sacco nero dell’immondizia.

La donna, ha detto anche lei di averlo fatto per fame.

Il sacco conteneva, Surgelati, una fetta di grana, delle scatolette e due bottiglie di vino

Di fronte agli agenti è scoppiata a piangere: “La fine del mese è un incubo. Ho fame. Devo pur mangiare”.

Un ultimo Flash, è dovuto alla personale conoscenza di casi in cui persone anziane malate di patologie irreversibili, vengono abbandonate in stato di ignobile povertà dai servizi sociali, non per mala fede nel compire il loro lavoro, anzi a loro va un grazie di cuore per il servizio che prestano, ma per la mancanza di mezzi, di risorse.

Per cui queste persone, o nella maggior parte parenti e amici devono supportare con i propri risparmi, i costi “Notevoli” di un assistenza o anche solo dell’ acquisto di farmaci e di beni di prima necessità, necessari a chi perde la propria autonomia di vita.

Questo problema non si risolverà certo con la manovra “salva Italia” elaborata dal sig Monti, visto che anche lui come tutti i suoi predecessori ha ben pensato di applicare un taglio ai costi della sanità pubblica, un vero innovatore.

Visto che al contrario della signora Mussolini e dei suoi onorevoli colleghi, che queste situazioni di disagio sociale, dovute alla gestione dissennata delle risorse pubbliche, da loro effettuata, le conosciamo.

Vorrei che qualcuno avvertisse la signora Mussolini, che ha tutto il mio appoggio e se caso ne necessitasse il mio aiuto nel caso in cui volesse suicidarsi.

Anzi mio caro signor Onorevole, visto che si è distinta in questi anni, più che come rappresentante di cittadini, come fotografa di altarini, operazione di interesse nazionale.

Le sarei grato, se si dimettesse all’ istante dal suo incarico, chiedendo scusa per l’ ignobile servizio reso, sollevando il popolo italiano oltre che della sua sgradevole presenza, dal doverle pagare anche un ricco stipendio e un sontuoso vitalizio.

Non si preoccupi per noi, sono sicuro che troveremo qualcuno che sappia degnamente sostituirla e che sia pronto a non sputare sui soldi del contribuente come sta facendo lei.

Inoltre vorrei ricordarle, come sia suo diritto dimettersi dalla carica pubblica che svolge, nel caso in cui tutti i privilegi di cui gode le sembrino non adatti alla sua persona.

Sig. ra Mussolini nessuno l’ ha mai trattenuta e nessuno lo farà mai, anzi siamo in molti a pregare ogni sera per far si che lei ponga in atto tal gesto.

Per chiarirle quanto le sia devoto, vorrei rassicurarla e metterle anche fretta, nel suo proposito di suicidarsi.

Non solo spero che lei lo faccia e lo faccia al più presto, ma nel caso in cui avesse difficoltà economiche o logistiche, sarei ben lieto di poterle offrire gratuitamente tutto il necessario per mettere in atto il suo sano proposito.

Ancor di più, nel caso le tremasse la mano o si sentisse insicura, non si preoccupi, le assicuro che mi avrà al suo fianco, preoccupandomi di tenerle ben salda la mano in modo che il colpo vada correttamente a segno.

Questo per alcuni semplici ed innocui motivi, quello di sollevare i contribuenti italiani, da una spesa, il suo stipendio e i suoi privilegi, inutili e nocivi al paese.

Quello di non annoverare più tra i “nostri rappresentanti” una persona disgustosa, maleducata, iniqua, truffaldina, complottatrice.

Un ultima cosa, è chiaro che il mio appello non si riduce alla sua persona, ma va esteso a tutti i suoi colleghi, siano questi membri di parlamento o senato, che in queste ore la pensano come lei su chi deve pagare per risollevare il nostro paese dalla crisi economica.

Oltre che a tutti gli amministratori locali, che nel loro piccolo si stanno indignando per il taglio di alcune loro agevolazioni, dando la colpa dello sfascio del paese a voi che gestite il potere centrale.

A tutte queste persone, oltre a ricordare che in ogni momento, le loro dimissioni dai rispettivi incarichi, non solo non verrebbero respinte, ma salutate con ovazioni di gioia e tripudio.

Ricordo che il discorso di aiutarle nel momento del suicidio, come per la signora Mussolini, sarebbe gradevolmente esteso anche a loro.

Per ulteriori approfondimenti inenrenti el nefandezze della “casta” suggerisco :

Rating Italia, Spread Btp Bund, stime FMI e Borsa, la casta colpisce ancora.

Iva al 21%, La casta si nutre col sangue dei cittadini

Tagli stipendi parlamentari, la casta si ribella; Fini e Schifani rassicurano, si farà

Fonte: http://verdemoneta.investireoggi.it/stipendi-parlamentari-%E2%80%93-sig-ra-mussolini-i-proiettili-per-suicidarsi-li-offro-io-3895.html