Creato da Rochelle_Smith il 03/08/2007
Luci sul mare e mondi sommersi...
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Mare & moda


Paul Horst,su Vogue-15/05/1941
 

Under The Sea



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La Normandie

Post n°410 pubblicato il 30 Aprile 2008 da Rochelle_Smith
 


"I Francesi hanno creato un grande albergo
e vi hanno costruito una nave intorno.
Gli Inglesi hanno creato una grande nave
e ci hanno costruito un albergo all'interno."
Renè Chambre,
ponendo a confronto la Normandie e la Queen Mary,1936


 
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Partire da Ellis Island

Superati i controlli medici e legali
allo sbarco negli Stati Uniti,
gli immigranti dovevano attendere in fila
il traghetto che li trasferiva da Ellis island a New York.

This is the building where immigrants went to register.

Ellis Island, NYC

 
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Lampade di sicurezza in mare


Nell'Ottocento,per ovviare al rischio di incendi
nel settore di terza classe,
il fabbricante di candele Price
 inventò una lampada di sicurezza che racchiudeva perfettamente la candela al suo interno.

 
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I movimenti della nave in mare


La nave in mare è soggetta a ben sei movimenti:
beccheggio,
rollio,
imbardata,
abbrivo,
scarroccio
e sollevamento.
Il rollio,in cui la nave oscilla lateralmente
 prima a destra e poi a sinistra,
è il più evidente,
ma è il sollevamento,
ovvero lo spostamento verso l'alto
 e poi verso il basso
 sull'asse verticale,
quello che causa il maggior malessere
 e che i progettisti faticano ad aliminare.

 
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Il mal di mare


Nell'Ottocento
 il mal di mare divenne un problema serio per vari motivi.

Le navi a vapore erano più soggette al rollio.
Non godevano della stabilità data dalla vela.
Senza contare che,navigando spesso controvento,nel mare agitato,le navi subivano giocoforza anche un forte beccheggio.

In questo secolo aumentò considerevolmente il numero di coloro che viaggiavano,per passione o perchè emigranti.
Ovviamente la rapidità del tragitto,seppur relativa,non consentiva di abituarsi alle condizioni.
Anche i disegnatori dell'epoca fecero del mal di mare uno dei loro soggetti preferiti.


 
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Un mare di pergamena

Post n°405 pubblicato il 09 Marzo 2008 da Rochelle_Smith
 


Navigare con la fantasia,scrivendo di lidi lontani su una superficie rugosa di pergamena.
Mi piace scrivere.
Su qualunque pezzo di carta,
anche sul retro del conto del supermercato,
sulla scatola dei fiammiferi,
sulla salviettina del croissant,
su un angolo di rivista...
Poi,affido i pensieri al loro destino.
Chissà chi li raccoglierà,
qualche altro naufrago,
probabilmente.

Nessun uomo è un'isola...


 
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Senza esclusione alcuna

Post n°404 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da Rochelle_Smith
 

Tutti
i fiumi vanno al mare

 
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Scelta obbligata

Post n°403 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da Rochelle_Smith
 

Chi
naviga a quel mare il pesce deve pigliare

 
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Glu glu

Post n°402 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da Rochelle_Smith
 


Chi
non sa nuotare in fondo se ne va

 
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Occhi aperti

Post n°401 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da Rochelle_Smith
 

Chi
dorme non piglia pesci

 
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Dalla Cina a Portorico

Post n°400 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da Rochelle_Smith

 
 BELLA NAVE
 

- Bella nave che vai sul mare,


quante cose puoi portare?


 - Posso portare mille persone,


 cento sacchi di carbone,


tre scialuppe ed una lancia,


 e un capitano con la pancia.


Corro in men che non si dica


dalla Cina a Portorico,


la tempesta ed il tifone


mi fanno il solletico al timone.


Ma se un giorno del domani


di bombe e cannoni mi caricheranno,


sai che faccio per ripicco?


Colo a picco!


                     
G. Rodari

 



 
 

 
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Il mare gioca

Post n°399 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da Rochelle_Smith
 


SULLA
SPIAGGIA DEI MONDI INFINITI


 


Sulla spiaggia dei mondi infiniti


i bambini si incontrano chiassosamente


e danzano.


Essi costruiscono le case con la sabbia


e giocano con le conchiglie vuote.


Con le foglie appassite, intessute insieme,


formano le loro barche


e sorridendo le varano nel vaso oceano.


Innumerevoli onde morte cantano ai bimbi


canzoni senza senso


come la mamma canta la sera dondolando


la culla del suo piccino.


Il mare gioca con i ragazzi


e pallido riluce il sorriso della sua superficie.


La tempesta corre nel cielo


le barche nelle acque senza traccia.


La morte è al di fuori e i bimbi giocano.


Sulla spiaggia dei mondi infiniti


è il grande incontro di tutti i
bambini.



R. Tagore (Poeta
indiano)

 


 
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Il cimitero marino

Post n°398 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da Rochelle_Smith
 


PAUL VALERY


 

Quel tetto quieto, sparso di colombe,


 

Fra i pini palpita, e pur fra
le tombe;


 

In fuoco il giusto Meriggio
combina


 

Il mare, il mare, sempre
rinnovato!


 

Quale compenso a un pensier
passato


 

Un lungo sguardo alla calma
divina.


 
 

Che fine ordito di lampi
consuma


 

Tanti diamanti di sottile
spuma,


 

E quale pace si fa prevedere!


 

Se sull’abisso d’un sol c’θ
una pausa,


 

Opere pure di una eterna
causa,


 

Scintilla il Tempo e il Sogno
θ sapere.


 
 

Tesoro certo, sobria ara a
Minerva,


 

Massa calma e visibile
riserva,


 

Acqua severa, Occhio che
tieni stretto


 

Sμ tanto sonno sotto un vel
di fiamma,


 

O mio silenzio!...Edificio
dell’alma,


 

Terrazza d’oro in mille
embrici, Tetto!


 
 

Tempio del Tempio, che un
sospir riassume,


 

La purezza cui salgo or m’θ
costume,


 

Avvolto dentro al mio sguardo
di mare;


 

E quale agli dei offerta mia
piω grande,


 

Lo scintillio sereno intorno
spande


 

Su per l’altezza un sovran
disdegnare.


 
 

Come in piacere si trasforma
un frutto,


 

Come in delizia viene esso
distrutto


 

In una bocca ove la forma
muore,


 

Io qui respiro il mio futuro
fumo


 

E il cielo canta all’anima in
consumo


 

Le rive dissolventisi in
rumore.


  
 

Oh, sol per me, a me solo, in
me soltanto,


 

Appresso a un cuore, alle
fonti del canto,


 

Fra il vuoto niente e
l’accadere puro,

 

Sonante incavo in me, sempre
futuro!


 
 

Tu delle fronde prigionier
non vero,


 

Golfo, che rodi il graticcio
leggero,


 

Sui miei occhi chiusi,
segreti splendenti,

 

Una scintilla qui pensa ai
miei assenti.


 
 

D’un fuoco incorporeo sacro
orto pieno,


 

Teso alla luce frammento
terreno,


 

Mi piace questo luogo di
candele,


 

Composto d’oro, pietra e
oscure piante,

Tieni lontane le prudenti
colombe,

 

I sogni vani, gli angeli
curiosi.

 

Meriggio in alto senza
movimento


 

In sι si pensa e di se stesso
θ tema...


 

Completa testa e perfetto
diadema,


 

Io sono in te il segreto
mutamento.


 
 

In me soltanto stanno i tuoi
timori!


 

I miei rimorsi, dubbi e
rigori


 

Sono il difetto del tuo gran
diamante...

 

Ah! Questo sole...Ombra di
tartaruga

 

Spezza, o mio corpo, la forma
pensiva!


 

Bevi, mio petto, la nascita
dei venti!


 

Una freschezza, dal mare
esalata,


 

Rincuora l’anima...O forza
salata!


 

All’onda presto, a
riemergerne viventi!


 
 

Si! Grande mar ai deliri
votato,


 

Pelle di pardo e mantello
forato,


 

Da mille e ancor mille idoli
solari,


 

Idra assoluta, carne blu
inebriante


 

Che ti mordi la coda
scintillante,


 

In un tumulto che al silenzio
θ pari,


 
 

Si leva il vento! Su, alla
vita, presto!


 

Immensa l’aria apre e chiude
il mio testo.


 

Polvere d’onda sprizza alle
scogliere!


 

Volate via pagine abbacinate!


 

Spezzate, onde! Spezzate,
acque inebriate,


 

Quel tetto quieto al
beccheggiar di vele.






E' una delle più note poesie di Valèry, compresa nella raccolta Charmes (Incantesimi), pubblicata nel 1922.
Venne scritta nel 1920.

 
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Da vedere

Post n°397 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da Rochelle_Smith
 


http://www.rassegna.unibo.it/geogr.html
Atlanti interattivi,mappe,ricca bibliografia e quant'altro
possa interessare chi ama il mare e la storia.

 
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A ritroso nel tempo

Post n°395 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da Rochelle_Smith
 




L'espressione mappa mundi è spiegabile con il fatto che, qualche centinaio di anni fa, le carte geografiche venivano realizzate anche su stoffa ,cioè su mappa.

 
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In to the sky

Post n°394 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da Rochelle_Smith
 


Navigare tra le nubi

 
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Yellow submarine

Post n°393 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da Rochelle_Smith
 

Yellow Submarine




In the town where i was born, lived a man who sailed to sea
And he told us of his life, in the land of submarine
So we sailed up to the sun til we found the sea of green
And we lived beneath the waves in on yellow submarine.
We all live in a yellow submarine
Yellow submarine, yellow submarine
We all live in a yellow submarine
Yellow submarine, yellow submarine
And our friends are all on board
Many more of them live nex door
And the band begins to play
We all live in a yellow submarine
Yellow submarine, yellow submarine
We all live in a yellow submarine
Yellow submarine, yellow submarine
As we live a life of easy
Every one of us has all we need
Sky of blue and sea of green
In our yellow submarine
We all live in a yellow submarine
Yellow submarine, yellow submarine
We all live in a yellow submarine
Yellow submarine, yellow submarine
We all live in a yellow submarine
Yellow submarine, yellow submarine
We all live in a yellow submarine
Yellow submarine, yellow submarine

The Beatles

 
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Nautilus

Post n°391 pubblicato il 30 Dicembre 2007 da Rochelle_Smith
 

 
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Sea Time

 

 
 

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