Ricordi romantici

Post N° 164

...ecco, anche settembre ormai è arrivato, l'estate pian paino ci lascia per far posto all'autunno, le città si sono ripopolate, la gente è tornata tutta a lavoro e tre poco con l'apertura delle scuole sarà tutto come pochi mesi fa. Tutti di corsa, tutti che fanno le gare contro il tempo!

Dopo tanto torno nel mio Blog per scrivere e ancora non vi racconto nulla delle mia vacanza a Londra. Sono partita e per due ore e mezzo di volo sono stata in ansia, non vedevo l'ora di abbracciare il mio amore, finalmente una volta essere arrivata a Londra e dopo aver passato tutti i controlli e ritirato i bagagli, prendo il treno che mi porta al centro della città, il cuore mi batteva forte perchè sapevo che ormai ero ad un passo da lui. Non potete capire che emozione quando tra la gente che era in stazione ho visto il suo dolcissimo viso che mi sorrideva, i suoi occhi brillavano di una luce mai vista prima e lì ci siamo abbracciati, stretti e baciati e mi sono resa conto di amarlo con tutta me stessa. Non riuscirò mai a descrivere l'emozione. Questa vacanza è stata davvero un' esperienza  incredibile, in tutti i sensi, la città è fantastica, bella davisitare e da girare, lì tutto funziona alla perfezione, nulla è fuori posto, strade ordinate e pulite, mezzi di trasporto che passano in orario, metropolitana (per me che ho la fobia) ottima. C'è così tanto da vedere, si può spaziare dalla giornata in giro tra Piccadilly Circus, Oxford Street, Regent Street, Covent Garden, Trafalgar Square, London Eye  alla giornata in giro per vedere il famosissimo cambio della guardia, al Museo delle cere, abbazia di Westminster, Cattedrale di Sant Paul, Tower Bridge ecc.. e quante altre cose non ho visto. Insomma per farvela breve, sono rimasta incantata e poi la cosa più bella di tutte è stata che tutto questo l'ho vissuto insieme al mio fidanzato, è stato meraviglioso stare insieme una settimana, notte e giorno (quando non era impegnato per lavoro), ci siamo scoperti molto e siamo ancora più vicini di prima. Tutto così bello fino al giorno delle partenza 10/08/2006 (vi ricorda qualcosa?) eh si, il giorno del famoso attacco terroristico sventato. Ancora ho in mente e davanti agli occhi  le immagini e le notizie che riportava la BBC in TV (accesa così, quasi per caso), aeroporti  fermi, tutto bloccato, tutto congestionato, non ci capiva quello che stava succedendo, tranne che avevano arrestato oltre 20 persone che avevano in programma di far saltare 10 aerei che partivano da Londra ed erano diretti in America. Da quì inizia tutto, corri, scappa in aeroporto, prendi di corsa tutte le borse, valige e quanto altro, prendi la metro e poi il treno che ci portava in aeroporto, un numero assurdo di polzia in giro per le strade, nella metro, c'era polizia dappertutto. Finalmente arriviamo in aeroporto, lì era l'apoteosi, quanta gente ma tanta veramente, tutti con gli occhi puntati sui cartelloni dei voli. Fortunatamente il nostro volo non era stato cancellato, ok si torna in Italia, via al Check In, s'imbarca tutto, tra un pò imbarcano anche noi con le valigie, controlli a tutto spiano, perquisizioni a tavoletta, che brutta sensazione sentire della mani che ti toccano quasi dappertutto e sono anche incazzati mentre lo fanno, insomma dopo tutto ciò il nostro volo viene cancellato, credo di essere rimasta semiparalizzata per 5 min. quando ho letto che il volo era stato cancellato. Altra odissea per il ritiro dei bagagli , dopo circa 3 ore ne siamo tornati in possesso, assurdo. Ragazzi è stato davvero un disastro, tel. a casa avvisa che torni il giorno dopo (se tutto va bene), dopo aver passato altro tempo in comunicazione con l'agenzia di viaggio per farti trovare il volo. Dopo tutto questo che si fa? Dove si và? Si torna indietro, tutto al contrario. Oh no e pensa che il giorno dopo tutto di nuovo da capo......! Durante il viaggio di ritorno, quando ormai era tutto già lontano ed avendo un di tempo a disposizione, mi sono fermata a pensare e mi sono resa conto di non aver avuto paura....di essere stata abbastanza sicura e tranquilla. Ormai cosa diavolo sarebbe potuto più succedere, l'unica preoccupazione era quella di tornare in Italia.....!