attimi in foto, video e poesie, per realizzare che il conto alla rovescia si può fare in qualunque momento, incominciando da qualsiasi numero ( mica sempre da 100)
raggiungo il binario n° 7 in partenza per il Baikal. Giorni di viaggi, di carrrozze e di voci, di cento altre vite accanto, da non chiedersi, da non comprendere. Sono lo straniero, in una vita che nemmeno conosco, in parole che non comprendo,
Accetto del pane e una zuppa di non so cosa riscaldata sul bollitore in cima al vagone. Io passo, sorrido, che il sorriso è un bene sincero, non artefatti, non lasciapassare in libretti e in custodie di pelle. gli odori son forti sudore e profumi a coprirne dieci altri. come sogni a coprirne 100 altri.
il treno corre veloce, passa tra pianure e foreste, dal finestrino altre vite, e noi soppesi in questo non tempo, di canzoni e parole.
si consuma il chiaro e la notte, appese stanno sacche dove riporre piccole cose come la vita di noi, e le sue tasche strette, e i suoi lamenti stridenti.
piogge e soli improvvisi, fiumi e ponti di ferro, il viaggio mi porta nel più dentro del mondo, verso il mio arrivo nel corpo felice felice di sentirmi in quel suo tempo.