Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 30/01/2016
Post n°7403 pubblicato il 30 Gennaio 2016 da nina.monamour
Freddissima, triste ed inquinata, Norilsk oggi deve la sua ricchezza alle miniere. Siamo in Siberia, solo a pronunciarla mi prende il freddo, Norilsk fa parte di questa Nazione, la città piu' a nord del mondo. E voi vi state chiedendo....e allora? E' anche tra le piu' fredde, piu' inospitali città inquinate della Terra. Quì, a 400 chilometri dal circolo polare artico, decisamente estremo per la sopravvivenza umana, la temperatura media arriva a sottozero; il periodo freddo dura 280 giorni che porta forti tempeste di neve, ricoprendo il paesaggio di una coltre bianca nella maggiore parte dell'anno. Per due mesi, sempre in Inverno, sulla città cala la notte polare e la temperatura minima va sotto lo zero e come se non bastasse, Norilsk è una delle città piu' ventose del mondo, tanto che la temperatura percepita arriva a 10/15 gradi in media a quella reale. Nel lunghissimo Inverno i bambini possono uscire raramente e a volte sono costretti a rimanere chiusi in casa per mesi interi; durante le ondate di freddo, gli autobus circolano in convoglio a gruppi di 15 o 20 automezzi, con una frequenza al giorno, in tal modo, se un bus si blocca, i passeggeri possono essere trasportati in altri bus.
Tutta la vita sociale ovviamente si svolge al coperto, nei centri commerciali o nei centri sportivi, dimensionati in modo da permettere agli abitanti di praticare attività che normalmente si svolgerebbero all'aria aperta. Norilsk non è solo una delle città piu' fredde del pianeta, ma è anche uno dei piu' isolati che esista al mondo; persa nella tundra al nord del Circolo Polare non è raggiungibile via terra, l'unico modo per arrivare in questa città è per via mare. Ai tempi di Stalin, la strada per Norlisk, sede del gulag norillag, era conosciuta come "via della morte". E quì arriviamo alla domanda che molti si saranno posti, ossia perchè mai questa città è abitata? La risposta sta nelle sue ricchezze minerarie celate nel sottosuolo, si produce il 35% del palladio, il 25 del platino, il 20% del cobalto, tutti utilizzati nel mondo. Norilsk è stata colonizzata nel 1900 dopo la scoperta dei giacimenti, l'Unione Sovietica ha costruito un complesso metallurgico per estrarre le ricchezze minerarie ed ha fatto confluire quì centinaia di migliaia di prigioneri condannati ai lavori e ad una lenta morte nel deserto artico. Il progetto della città risale al 1940 ed è stato disegnato da un gruppo di prigionieri del gulag Norillag; la loro idea era che la città dovesse avere una pianta semplice e logica. Gli edifici piu' vecchi sono in stile architettonico stalinista, mente nella seconda fase di espansione di Norilsk, gli edifici vennero costruiti come si usava in Unione Sovietica a quei tempi. Dopo la caduta del Berlino e dell'Unione Sovietica nel '91, la città ha continuato a vivere e a prosperare ed oggi fornisce il 2% del pil russo; tutto questo ha un prezzo, e molto caro, Norilsk è tra le 10 città piu' inquinate del mondo. Quì ogni anno, piu' di due milioni di tonnellate di gas nocivi, con zolfo, ossido di azoto, carbonio e fenoli vengono espulsi nell'atmosfera. Basti pensare che quì si va in pensione anticipata a 45anni e non si lavora per 90 giorni, un ritmo di tre giorni lavorativi intervallati da uno di riposo e l'aspettativa di vita rimane di 10anni inferiore al resto della Russia e il rischio di cancro è elevatissimo per non parlare del disagio psichico e la diffusione di malattie respiratorie. |
Post n°7402 pubblicato il 30 Gennaio 2016 da nina.monamour
Quando in una famiglia non si è invadenti e si chiede “permesso”, quando in una famiglia non si è egoisti e si impara a dire “grazie”, e quando in una famiglia uno si accorge che ha fatto una cosa brutta e sa chiedere “scusa”, in quella famiglia c’è pace e c’è gioia. Ricordiamo queste tre parole: "permesso, grazie, scusa."
Buon fine settimana
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