Da una recente ricerca pubblicata dal Journal of
Sexual Medicine risulta che la durata media dell’amplesso maschile va
dai 3 ai 13 minuti
a cura di Matteo De Rose
Il Journal of Sexual Medicine ha pubblicato gli esiti di un nuovo
studio, ossia la durata media di un amplesso. A
fine febbraio la rivista di divulgazione scientifica era salita alla
ribalta per aver pubblicato una ricerca che testimoniava
l’esistenza della tanto dibattuta zona del piacere femminile,
il punto G.
Grazie al lavoro svolto da uno studioso dell'università de
L'Aquila, Emmanuele Jannini, docente di sessuologia medica, si
è giunti, tramite l’ecografia
transvaginale e all’individuazione tra le donne
prese a campione di quelle con orgasmi vaginali, al riscontro di un
certo inspessimento della parete tra uretra e vagina.
Ora
sulle pagine della prestigiosa rivista medica, si potranno leggere i
risultati dello studio: "Percezioni della normale e anormale
latenza eiaculatoria secondo i sessuologi canadesi e americani: quanto
dovrebbe durare l'amplesso?" di Eric W. Corty e Jenay M.
Guardiani, due ricercatori statunitensi del Behrend College di Erie in
Pennsylvania.
Partendo dalla divaricazione temporale che esiste tra percezione comune
della durata dell’amplesso e relativo tempo reale, lo studio
si è poi basato sul parere di 33 sessuologi, rappresentanti
della Società di sessuologia e ricerca degli Stati Uniti e
del Canada. secondo i quali, appunto, per essere appagante e
di qualità un intercorso sessuale non deve durare troppo a
lungo.
Gli standard di tempo stabiliti si basano su quattro tipologie che sono
“adeguato”, “auspicabile”,
“troppo breve” e “troppo
lungo”.
Da qui i risultati: il rapporto ottimale, diciamo
desiderabile, è quello che dura dai 7 ai 13 minuti.
Preliminari e coccole finali escluse dal conteggio. Troppo breve,
invece, un incontro intimo che dura meno di 3 minuti, mentre da 3 a 7
è adeguato. Oltre i 13 minuti, poi, diviene stancante, e
mezz'ora è decisamente troppo.
Ma è bene chiarirlo subito, gli esperti in questione
sottolineano che queste sono indicazioni di massima
e che la cosa migliore è di non farsi influenzare dalle
lancette dell’orologio, dato che ogni individuo ha le sue
peculiarità ed ogni coppia è a sé
stante.
Lo studio vorrebbe semplicemente dimostrare che i tempi da
maratona sono spesso pura fantasia e non rispecchiano la vita
reale della maggior parte delle coppie. Insomma, l'intento è
di ridimensionare le aspettative poco realistiche di chi è
convinto che se un rapporto sessuale dura poco, o se l'uomo interessato
non riesce a reggere per ore e ore tra le lenzuola, allora
c'è qualcosa che non va.
Queste nello specifico le parole di Eric Corty, uno dei due titolari
della ricerca. “Non vorremmo che questi dati venissero presi
troppo alla lettera, né che l'atto sessuale si banalizzasse
ad una performance a tempo, l'intento della nostra ricerca è
proprio quello di tranquillizzare le coppie e molti uomini che
vivono in maniera
stressante la loro vita sessuale. Bisogna ricordare che la
durata di un rapporto sessuale cambia notevolmente da coppia a coppia e
dipende dall'interazione dei singoli individui. Il modello sessuale
ideale per l'uomo è quello dalle dimensioni enormi,
dall'erezione facile e capace di sostenere un'intera notte di
attività sessuale. Sembra che molti uomini e donne vivano di
questa fantasia. I risultati del mio studio forniscono dei dati reali,
non un modello ideale".
"Tutte le generalizzazioni riguardanti l'adeguata durata dell'amplesso
dovrebbero essere prese con cautela – ricorda Alex McKay,
ricercatore del Consiglio Canadese di educazione ed informazione
sessuale - non è il tempo che definisce un
rapporto ma la sua qualità".
E’ tanto vero che le generalizzazioni spesso non reggono e
che regole in merito non esistono, che da un sondaggio condotto tra la
popolazione americana è emerso che per molte donne
un rapporto di 7 minuti è troppo breve, ma vi sono
anche quelle per le quali è più che sufficiente.
Per gli uomini invece è quasi sempre auspicabile la maggiore
durata possibile. “In realtà” - sostiene
Sandra Byers, sessuologa e presidente del dipartimento di psicologia
presso l'Università di New Brunswick –
“la durata ideale è quella che permette a entrambi
i partner di divertirsi. Non si può prescindere dal
contesto, dal momento, dall'intesa e dalla comunicazione tra i
componenti della coppia: non è la durata che conta, ma la
qualità del rapporto.”
http://www.giovani.it/sesso/eros/ricerca_durata_rapporto.php
E ora cosa diranno le donne esigentissime? Continueranno a dire che "gli uomini sono un disastro a letto" perchè durano meno delle loro aspettative?
Inviato da: Clark_Kent80
il 03/04/2008 alle 14:45
Inviato da: AcquaLeggera
il 02/04/2008 alle 22:31
Inviato da: Clark_Kent80
il 01/04/2008 alle 21:34
Inviato da: back2thecommunity
il 01/04/2008 alle 17:12
Inviato da: back2thecommunity
il 15/11/2007 alle 05:39