Onorevole Presidente del Consiglio, gentile sig. Prodi,
questa volta le stringo la mano, virtualmente, con piacere.
Le stringo la mano a nome di tutti coloro che, come me, pensano che tutte le categorie di lavoratori debbano avere pari diritti e pari doveri. Non mi risulta, ma forse a causa della mia ignoranza, che esistano numeri vincolati per i negozi, siano di vestiti, siano di frutta; che il numero di dipendenti e di possibili "concorrenti" all'interno delle aziende sia stabilito per legge e così via.
E, come consumatore, preferisco sapere che di taxi ne posso trovare uno in più, magari anche a 2 euro in meno.
Mi piacerebbe soprattutto sapere che oggi, nel 2006, qualunque cittadino laureato in legge possa farsi riconoscere come notaio e che questo non sia un numero chiuso; che questa casta non abbia, come oggi, soldi da buttare a fronte di una professionalità pari a quella di tante altre persone istruite.
Mi piacerebbe ancor di più che, essendo quello del notaio un lavoro a nome e per conto dello Stato, questo non comportasse guadagni per il singolo, ma risparmio per tutti gli individui.
Che gli avvocati, bravissimi a protestare per innata e coltivata professione, ricordassero che quando i loro clienti scioperano, ne ricevono in contropartita una detrazione dallo stipendio... e che invece il loro sciopero ad oltranza porta danno solo alle tasche dei clienti che rappresentano.
Per farla breve, Onorevole: si, grazie.
E non torni indietro...
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 05:16
Inviato da: ti.compro
il 18/02/2009 alle 11:27
Inviato da: ti.compro
il 18/02/2009 alle 11:25
Inviato da: gianniguida
il 17/02/2009 alle 22:37
Inviato da: gianniguida
il 17/02/2009 alle 22:32