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Notizia datata 14/8/2008, riportata da www.repubblica.it Prelevate da embrioni di ratto e coltivate in laboratorio
Il cervello di Gordon, è composto dalle 50mila alle 100mila cellule nervose prelevate da embrioni di ratto. Coltivate in vitro, sono state riprogrammate per essere adattate al robot e disposte all'interno di una matrice con 60 elettrodi in grado di registrare i segnali elettrici delle cellule. Ogni volta che l'automa si avvicina a un oggetto, partono dei segnali inviati per mezzo degli elettrodi. In risposta, il cervello guida le ruote del robot in modo da fargli schivare l'oggetto.
"E' un risultato davvero eccitante perché per la prima volta un cervello biologico controlla i movimenti del robot nel quale è installato", racconta Kevin Warwick, uno degli autori dell'esperimento. "Questa ricerca ci farà fare un passo in avanti nella comprensione del modo in cui il cervello lavora e potrà avere conseguenze importanti in molte aree della scienza e della medicina". L'attenzione degli esperti è concentrata sui meccanismi legati alla memoria; la speranza è di arrivare a studiare le malattie umane che ne provocano il deterioramento.
Il prossimo obiettivo dei ricercatori è ottenere un prototipo in grado di apprendere sulla base di segnali di tipo diverso. In modo da potere osservare, con la progressione dell'apprendimento, la maniera in cui la memoria si manifesta nel cervello ogni volta che il robot rivisita territori e situazioni che gli sono familiari.
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