
Il nostro problema più serio credo sia quello di cambiare interiormente. Una sorta di rivoluzione interiore, e di conseguenza esteriore. Ma è possibile ? La cosa certa è che non possimao continuare con le nostre vecchie abitudini, le nostre vechie tradizioni, soprattutto, il nostro vecchio pensiero. La struttura stessa del pensiero deve cambiare; le cellule del nostro cervello, devono subire una trasformazione per generare l'ordine, non solo dentro di noi ma anche fuori.
Non c'è alcun dubbio che la nostra mente si è sviluppata nel tempo. Le nostre cellule si sono evolute nei millenni; secolo dopo secolo hanno acquisito una straordinaria conoscenza ed esperienza, hanno accumulato un enorme sapere scientifico e oggettivo. E sono proprio le cellule del cervello che sono il risultato del tempo, hanno prodotto questo mondo mostruoso, dove imperversano guerre in ogni angolo, ingiustizie, povertà, miserie spaventose e ricchezze vergognose. Non solo, ma divisioni tra uomo e uomo per ideologie religiose, culturali. E tutto questo, non è forse il risultato di quella macchina perfetta che teniamo, e che si chiama intelletto, pensiero ? Ditemi, lo notate pure voi ?
Il pensiero. Ecco. L'imputato numero uno di questo caos che fabbrica continuamente e senza controllo alcuno, ruggini e conflitti tra persona e persona. Eppure diciamo che il pensiero è una cosa semplice. Vero, dico io. Appunto perchè semplice, non complicato, lo tralasciamo, ma se osserviamo con attenzione vediamo chiaramente da noi stessi, che l'intelletto è la causa prima di questo dissennato anarchico meccanismo sociale, in quanto con l'abilità della sua ragione oggettiva e non, ci ha intrappolati nel nostro modo di pensare e in quello di qualcun altro. Siamo condizionati dal passato e pensiamo secondo questo modello. Il guaio è che il nostro pensiero stesso cerca dei varchi per uscire da questo caos, ma il caos, ahimè , non è forse creato dal nostro pensiero ? E questo non lo sto dicendo io per il piacere di dirlo. Sono certo che voi lo sapete meglio di me, in quando lo avete sperimentato similmente a come l'ho sperimentato io.
Io dico. Se non avessimo la memoria, chiaramente non potremmo pensare. La memoria è conoscenza, esprienza accumulata, e il pensiero è la risposta del passato. Quindi, non stiamo facendo altro, oggi, in questo nostro tempo, di risolvere i problemi nei termini del passato. Per favore, non annuite. Non si tratta di concordare o dissentire, si tratta di percepire, di vedere davvero cosa sta succedendo.
In conclusione, voglio significare, che il nostro pensiero, mostra serie contraddizioni.