« Precedenti | Successivi » |
fluiditą
Come foglia nel maggiodi carpino betuloti scende il torrentee ti canta sua neniaora gaia ora tristementre lucida acrobatapiroetti sul filo dell’acquache t’adorna e contornae ti veste dei veli di cieloe dei veli e dei sogni di zingaraT’avrà il vortice e il saltoed infine l’abbraccionel fuori del gorgotra perle di ghiaiaNelle mani l’Amoreconterà le tue piegheraccontandoti…
albatro
T’ho vista passareed eri un seme piumatoarmonioso equilibrio gravitazionalenel riverbero dei tuoi pensierifoglia di carpine betulosull’acquietato fluidonel fuori d’un gorghetto T’ho seguita appena d’appressoed eri già brezza di mare nella sera d’estateimpalpabile e pur tutt’intornoavvolgente Nel pelo d’acquadi una conchiglia controsoleghiaia con ghiaiain un attimo ho intravisto per un attimol’abbaglio d’un sorriso …
l'odore del fieno
Svegliati Otziraccontami le emozionidimmi del freddo tuoscongela i tuoi sogni per meCome la bufera di neve la risaccaconfonde l’orma e la ghiaia deridenel suo rotolare sinesire
cesti d'asino
Come le albicoccheprimi frutti del giugno fruttottosoi frutti d’autunnoEssi a confortar l’inverno sine
Mongolfiere slegate
Me ne andròcome fieno raccolto di frettaché minaccia che piovee né poi pioveràCartone consunto uno scrigno d’appunti confusi acquerelli di pioggialascerò sulla spiaggia di un giorno d’autunno …
otto rovescio
Ho rubato una mimosanon l’amoreCome il seno l’ho chiestocome seno l’ho datoAl campo ho preso fiorie fiori al pesco di sua primavera sinesire
Chiaroscuro
E lanterne e lucernel’odor dell’olio arsoe il disegno sul murodi luce fioca sparsoproiezione oscillanteombre cinesi astrusemia fantasia andante La fiamma del camino attizza vaghi pensierimemorie che il caloreabbaglia e consola.Nella strada è tempestache gelido un ventoconficca nei muri rifattisu antichi portali di pietragraffiati dal gelo e dal tempo. Nella cenere scrivo una storiacon parole inusata.
Scrivendo le aste
Ho un orologio da taschino, di quelli a cipolla (forse si dice cosi per la catenella…? Bho), con il treno sul retro della cassa [… della Ferrovia ! , si diceva una volta, per esaltarne la precisione e l’ottima meccanica ; … una volta, quando ‘sto Paese cresceva con il suo bel “made in Italy”…],…
Libeccio
un fiume scorre silenzioso e non ha girini né sorgente né la pioggia sul monterugiada di storie nella nottee parole persecome il fiato di un lamentocome si perde il giorno e la memoria …
grotta e grottesco
Nascondete i poveriogni povertà sia nascostaviene Natale ... non s'addice.La fila festante che passa alla grottapotrebbe subire disturbo al sorrisoCiò che non può essere nascostosia ammantato con lucie con fili d'argentoC'è il Natale che vienee la grotta da scendere " Tu scendi dalle stelle ... Tu... che non ci sei più risalito
« Precedenti | Successivi » |