potrei essere così...(o anche no..)
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cosa sarà questo coso?
Post n°196 pubblicato il 26 Gennaio 2010 da utauf
L’impresa più difficile oggi sarà quella di cercare di ricongiungere i due capi rotti del pensiero. Mentre fuori scoppiano bombe e scivolano schegge sui vetri, mi chiedo a quando succederà ancora che una di queste buchi con violenza il guscio che mi sono fatto; buchi per ammazzare. O almeno cercare di uccidere quello che ancora di vivo c’è in me. E per vivo ovviamente intendo tutto quello che fino ad oggi di buono ho fatto.
Mi è arrivata la tua cartolina. Stai bene sulla spiaggia caraibica, con le signorine con il culo da fuori! Oddio scusa…! Non abbiamo mai saputo se eri maschio o femmina….io magari ti idealizzo (istinto maschilista lo chiamano!). Grazie di cuore per avere fatto capolino nella nostra vita in una mattina qualsiasi di Dicembre. Si può dire che da allora tutto è cambiato? Forse no, ma sono sicuro che ci hai visto, ed hai visto che ci abbiamo messo il meglio che potevamo. Si, lo so,lo so; dovevi andare, avevi già il biglietto. Non ti preoccupare, sono contento che stai bene e che ti sei preso ancora un po di tempo per scendere definitivamente su questo pazzo pazzo pazzo mondo.
E’ passato molto tempo dall’ultima volta che ti ho scritto su questo blog. Cosa è successo? Se i capi rotti del pensiero resteranno insieme ancora abbastanza ti parlerò del Tenente Bidello, del legamento crociato anteriore, della vita e della morte, di altre mille sciocchezze a cui da sempre cerchiamo di dare un nome, cerchiamo di metterle in versi o in prosa.
Noi stiamo qui, ormai lo sai. Io sto qui.
Tuo padre. |
Post n°195 pubblicato il 15 Gennaio 2010 da utauf
me lo ha detto mia nonna. |
Post n°194 pubblicato il 17 Ottobre 2009 da utauf
La linea d'ombra la nebbia che io vedo a me davanti per la prima volta nella vita mia mi trovo a saper quello che lascio e a non saper immaginar quello che trovo mi offrono un incarico di responsabilità portare questa nave verso una rotta che nessuno sa è la mia età a mezz'aria in questa condizione di stabilità precaria ipnotizzato dalle pale di un ventilatore sul soffitto mi giro e mi rigiro sul mio letto mi muovo col passo pesante in questa stanza umida di un porto che non ricordo il nome il fondo del caffè confonde il dove e il come e per la prima volta so cos'è la nostalgia la commozione nel mio bagaglio panni sporchi di navigazione per ogni strappo un porto per ogni porto in testa una canzone è dolce stare in mare quando son gli altri a far la direzione senza preoccupazione soltanto fare ciò che c'è da fare e cullati dall'onda notturna sognare la mamma... il mare. |
Post n°193 pubblicato il 15 Agosto 2009 da utauf
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Post n°192 pubblicato il 07 Agosto 2009 da utauf
scrivete quel che volete |
Inviato da: cassetta2
il 03/09/2020 alle 15:12
Inviato da: maraciccia
il 03/05/2010 alle 01:51
Inviato da: maraciccia
il 26/01/2010 alle 11:53
Inviato da: maraciccia
il 15/01/2010 alle 16:32
Inviato da: unica_perla
il 30/12/2009 alle 11:51